LA VOLPE A GUARDIA DEL POLLAIO - L'EX BANCHIERE DELLA UBS MARK BRANSON (BANCA ACCUSATA DI AVERE MANIPOLATO I TASSI DI INTERESSE) ALLA GUIDA DELL'AUTORITA' SVIZZERA CHE REGOLA LE BANCHE...

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Andrea Giacobino per il blog ‘andreagiacobino.wordpress.com'

Si può mettere una volpe a guardia del pollaio? Gli svizzeri pensano di sì. Ieri nella nostra vicina Confederazione si è registrato un evento importante che guarda caso non trova spazio nemmeno per una riga nei nostri giornali. Si tratta della nomina di Mark Branson a capo della FINMA, la massima autorità elvetica che regola i mercati finanziari e gli operatori, banche anzitutto. La notizia è ghiotta per alcuni motivi: anzitutto perché Branson è il primo non-svizzero chiamato a questa importante carica, visto che è un cittadino britannico.

Ma poi, soprattutto, Branson, che succede a Patrick Raflaaub, è un ex top banker di UBS, la più importante (assieme a Credit Suisse) banca svizzera. Laureato al Trinity College di Cambridge, Branson ha cominciato la sua carie lavorando da Coopers & Lybrand, la importante società di consulenza, per entrare poi quasi subito nel mondo del banking e appunto in Credit Suisse, dove curava l'assistenza alla clientela. Nel 1997 si sposta alla banca d'affari Sbc Warburg e si trasferisce a Zurigo, dove fa una brillante carriera diventando responsabile del marketing dell'istituto.

Nel 2006 entra nel modo UBS con la nomina a ceo di UBS Securities Japan dove è responsabile dell'investment banking, delle operazioni in titoli così come dell'asset management e del wealth management. Nel febbraio 2008 è stato, infine, nominato chief financial officer della divisione wealth management & Swiss bank di UBS a Zurigo assumendo la responsabilità degli ambiti finanza, controllo del rischio, compliance, sviluppo della strategia e gestione della tesoreria. A inizio 2010 l'inglese Branson entra in FINMA come responsabile della divisione banche: ieri la salita al vertice del regulator svizzero.

Tutto bene? Non proprio. Nel periodo in cui Branson è stato capo del business UBS in Giappone, infatti, la banca elvetica ha visto alcuni dei suoi trader "impegnati" a manipolare i contratti sul tasso interbancario Libor. Ma la banca delle tre croci nel 2012, per tacitare il tutto, pagò una multa di 1,6 miliardi di dollari ai vari regulator: e tra questi c'era proprio la FINMA dove Branson lavorava. E oggi la volpe è diventata capo del pollaio.

 

 

mark branson UBS MARK BRANSON s reutersmedia net jpegUBS MARK BRANSON index