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L’UNIONE EUROPEA SI ARRENDE A TRUMP – IL TYCOON COMMENTA I NEGOZIATI CON L’UE CON SODDISFAZIONE: “STIAMO ANDANDO BENE”. E FA BENE A ESSERE CONTENTO: A MENO DI UN IMPROBABILE SUSSULTO D’ORGOGLIO, L’EUROPA È PRONTA ALLA RESA SUI DAZI AL 15% - QUANDO URSULA VON DER LEYEN DICE CHE “TUTTI GLI STRUMENTI SONO SUL TAVOLO E RIMARRANNO COSÌ FINCHÉ NON OTTERREMO UN RISULTATO SODDISFACENTE”, È UN BLUFF: LA LISTA DI PRODOTTI USA DA COLPIRE VALE 93 MILIARDI. IL VOLUME DEI PRODOTTI EUROPEI GIÀ COLPITI DALLE TARIFFE USA È DI OLTRE 380 MILIARDI…

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DAZI USA-UE, SI TRATTA A OLTRANZA TRUMP: STIAMO ANDANDO BENE

Estratto dell’articolo di Francesca Basso per il “Corriere della Sera”

 

MEME SUI DAZI DI TRUMP

Un accordo con gli Stati Uniti sui dazi è «a portata di mano», ha spiegato ieri la Commissione europea nel briefing quotidiano con la stampa, ma questo non vuol dire che sia già chiuso. Il punto di caduta potrebbe essere un dazio base del 15% con alcune esenzioni. Sarà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ad avere l’ultima parola e le trattative continuano.

 

«Stiamo andando bene con l’Ue», ha detto ieri sera il presidente Usa.

 

Da Pechino la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, che lì si trovava con il presidente del Consiglio europeo António Costa per il vertice Ue-Cina, ha spiegato che con gli Usa «al momento abbiamo contatti e discussioni tecniche e politiche molto intense» e ha ribadito che per l’Ue «l’obiettivo principale è raggiungere una soluzione negoziata».

 

antonio costa - xi jinping - ursula von der leyen

Tuttavia, ha puntualizzato von der Leyen, «tutti gli altri strumenti sono sul tavolo e rimarranno così finché non otterremo un risultato soddisfacente». Ieri la lista di prodotti Usa per un valore di 93 miliardi, da colpire con controdazi in caso di mancato accordo, è stata votata e approvata dagli Stati membri: tutti a favore tranne l’Ungheria.

 

È stata quindi adottata dalla Commissione e pubblicata nella Gazzetta ufficiale: entrerà in vigore, se necessario, a partire dal 7 agosto. Tra le merci Usa colpite ci sono prodotti iconici come le moto Harley-Davidson e i jeans Levi’s ma anche aerei Boeing, pollo e soia.

LETTERA DI DONALD TRUMP A URSULA VON DER LEYEN CHE ANNUNCIA DAZI AL 30% ALL UE

 

Bruxelles punta a colpire gli interessi degli Stati Usa a guida repubblicana. La Commissione ha fatto anche sapere che non intende avanzare altre contromisure prima del primo agosto, quando scade l’ultimatum di Trump che farebbe scattare dazi al 30% sulla maggior parte delle esportazioni europee negli Stati Uniti.

 

Questo però non vuol dire che la Commissione non stia lavorando agli strumenti di ribilanciamento, tanto più che tra gli Stati membri ormai si è formata la maggioranza qualificata — 15 Paesi rappresentanti il 65% della popolazione europea — necessaria per attivare, qualora necessario, lo strumento anti-coercizione, il cosiddetto «bazooka».

 

[…]  Ue e Usa continuano a negoziare sulla scia dell’accordo raggiunto tra Tokyo e Washington. Sul tavolo c’è un dazio base del 15%, comprensivo però del 4,8% che deriva dalla clausola della nazione più favorita, base del libero commercio.

 

Questo verrebbe applicato, secondo l’Unione europea, anche alle auto e ai componenti che ora sono gravati da tariffe pari al 27,5%. Si negozia inoltre per esenzioni su alcuni prodotti tra cui aerei, alcolici, dispositivi medici e medicinali generici più, secondo Bloomberg , una serie specifica di attrezzature di produzione di cui gli Usa hanno bisogno.

 

LE ENTRATE TARIFFARIE NEGLI STATI UNITI

Sul tavolo ci sono anche quote per acciaio e alluminio al di sopra delle quali resterebbe il dazio del 50%. Il segretario al Commercio Lutnick, interlocutore del commissario al Trade Šefcovic, ha sottolineato ridendo, in diretta su Cnbc , «how badly», cioè quanto «maledettamente» l’Ue vuole fare «un accordo» con gli Usa. Resta, comunque, l’incognita Trump. […]

 

DAZI, LA RISPOSTA DELL’UNIONE EUROPEA È UN BAZOOKA A SALVE E NON SPAVENTA TRUMP

Estratto dell'articolo di Marco Bresolin per “La Stampa”

 

[…] I primi dazi entrerebbero in vigore il 7 agosto, una seconda tranche a settembre e una terza a gennaio. Ma la guerra commerciale non sarebbe giocata ad armi pari. Le contromisure Ue rischiano infatti di mantenere un evidente squilibrio, basti pensare che il volume dei prodotti europei attualmente colpiti dai dazi americani è di oltre 380 miliardi di euro contro i 93 approvati ieri: quattro volte tanto.

 

DONALD TRUMP CON HOWARD LUTNICK ANNUNCIA I DAZI RECIPROCI A TUTTO IL MONDO

La Casa Bianca sta già applicando tariffe aggiuntive del 50% su 26 miliardi di acciaio e alluminio, del 25% su 67 miliardi di beni nel settore automotive e del 10% su 290 miliardi di prodotti europei (destinati a salire al 30% dal 1° agosto in caso di non accordo). Attualmente il 70% dell’export Ue è soggetto alle extra-tariffe introdotte da Trump.

 

[…] L’Unione europea non è stata sin qui in grado di individuare un volume di beni americani di pari valore. L’import di beni dagli Usa vale 335 miliardi l’anno, dunque i dazi Ue colpirebbero poco più di un quarto del totale.

 

[…] Per compensare il divario con i dazi statunitensi, a Bruxelles si è discusso della possibilità di attivare lo strumento anti-coercizione. Dopo la riunione di mercoledì tra gli ambasciatori, diverse fonti diplomatiche hanno fatto filtrare che la maggioranza degli Stati sarebbe a favore, ma ieri il portavoce della Commissione è sembrato tirare il freno: «Anche se continuiamo a prepararci per tutti gli scenari, non abbiamo intenzione di presentare ulteriori potenziali contromisure da qui al 1° agosto», quando scatterebbero i dazi al 30% di Trump in caso di mancato accordo. Fino a quel momento, il bazooka non verrà messo sul tavolo ma resterà nel cassetto. [….]

LA BILANCIA COMMERCIALE EUROPEA CON GLI STATI UNITI L INSTABILITA ECONOMICA BY TRUMP - ILLUSTRAZIONE DEL FINANCIAL TIMES TELECINESI - MEME BY EMILIANO CARLI