DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
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Il ministero dell’Economia guarda con un pizzico di preoccupazione quel che avviene dalle parti di Generali. Motivo? Il Leone di Trieste ha in portafoglio quasi 60 miliardi di titoli pubblici italiani: vale a dire il 20% dei Btp in mano alle assicurazioni.
Ed è per questi motivi, che da Via Veneto oggi sono partite una serie di telefonate ai protagonisti della vicenda. Dalla segreteria di Padoan hanno parlato un po’ con tutti gli attori, tranne che con le Generali. Da Jean Pierre Mustier, per esempio, si sono sentiti dire che lui è il primo a voler proteggere l’italianità delle Generali. E che è contrario all’ingresso di Axa nel Leone.
L’amministratore delegato di Unicredit, oltre a garantire il successo dell’aumento di capitale della propria banca, si è espresso con parole di fuoco contro l’operazione di Banca Intesa. E di fronte all’ipotesi di una Ops, scambio di titoli, fra Generali ed Intesa ha detto al ministero che una soluzione del genere complicherebbe la governance di Trieste.
In più, secondo Mustier, il piano di Messina potrebbe prevedere la cessione di pezzi di Generali ai tedceschi di Allianz: soluzione che per l’ad di Unicredit sarebbe l’anticamera di uno spezzatino assicurativo.
Alberto Nagel, consultato dal ministero, si è impegnato ad ostacolare con ogni suo muscolo l’operazione di Carlo Messina. E, come se fosse stato necessario, ha fatto intendere di essere legato a doppio filo con Vincent Bollorè. L’amministratore delegato di Mediobanca avrebbe riferito agli uomini di Padoan che sarebbe stato proprio il bretone ad ispirare la smentita di un interessamento a Generali, fatta dai francesi di Axa
philippe donnet gabriele galateri di genola alberto minali
Da ultimo, da Via Venti Settembre è partita una telefonata proprio agli uomini di Banca Intesa. I diretti collaboratori di Messina avrebbero riferito ai tecnici del Mef che la loro operazione è destinata a migliorare le performance di Generali, in quanto il portafoglio dell’assicurazione non è remunerativo: non a caso è la quarta banca europea, dietro Allianz, Axa e Munich.
Al contrario – hanno aggiunto – con la nostra operazione Generali diventa non più scalabile; ed avrebbero illustrato le possibili sinergie fra banca ed assicurazione. Gli uomini di Intesa avrebbero anche riferito che la presenza di Allianz nell’operazione è una fantasia giornalistica. Mentre non lo è affatto il sostegno ottenuto da Intesa da parte del fondo americano BlackRock.
Hanno confermato che la decisione finale verrà presa da Messina entro domenica. E che potrebbe profilarsi un’offerta in cash ed in azioni. “Eppoi, deciderà il mercato”…
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