LA MELA PRESA A MORSI DALLA SAMSUNG: RISCHIO-CADUTA PER APPLE

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Maria Teresa Cometto per "CorrierEconomia - Corriere della Sera"

La strada del successo di Apple non è più senza ostacoli: il titolo ha perso il 38%, le quote di mercato di iPhone e iPad arretrano e per far fronte alla micidiale concorrenza degli avversari Tim Cook pianifica un maggiore impegno in Cina, un ricambio dei modelli ancora più veloce e un nuovo sistema operativo. Ma anche in casa Samsung, la rivale più temibile, le acque non sono tranquille. I coreani stanno pensando al lancio di modelli smartphone senza Android, una mossa che metterebbe in forte discussione il sodalizio con Google.

Con nuovi prodotti, nuovi mercati, soprattutto quello cinese, e un passo più veloce Tim Cook si prepara a rispondere all'offensiva montante dei concorrenti di Apple. Questo trimestre inizia la produzione del nuovo modello dell'iPhone, che uscirà probabilmente questa estate, in anticipo rispetto ai tempi usuali.

Nella stessa estate dovrebbe debuttare il primo sistema operativo elaborato sotto la guida del guru del design Jony Ive. E già in questo mese di aprile potrebbe essere lanciato un nuovo iPad, secondo le voci raccolte dai blogger specializzati sull'universo di Cupertino. Basteranno queste mosse per tenere alto il prestigio - e le vendite - dell'icona high-tech fondata da Steve Jobs e mettere a tacere i suoi critici?

SOTTO ASSEDIO
Attaccare Apple, dichiarandola in declino irreversibile, sembra diventata ormai una moda. «Qualsiasi prodotto lancerà quest'anno sarà perdente», ha sentenziato la settimana scorsa il commentatore della tv Cnbc Jim Cramer. L'analista Peter Misek della banca d'affari Jefferies ha paragonato Apple a BlackBerry pronosticando una sua rapida caduta nei favori dei consumatori. E a peggiorare l'umore di Wall Street nei confronti di Apple è venuta anche la notizia che Goldman Sachs l'ha tolta dall'elenco delle azioni da comprare «con convinzione».

Il saggio di Omaha Warren Buffett ha consigliato a Cook di non considerare l'opinione di Wall Street - dove le sue quotazioni sono crollate a 432 dollari dai massimi di 702 di settembre 2012 - e di concentrarsi invece sul futuro a cinque-dieci anni. Ma ha ammesso che forse hanno ragione gli azionisti a lamentarsi dell'enorme massa di liquidità - vicina ai 150 miliardi di dollari - lasciata inoperosa nelle casseforti aziendali.

Però i tempi dell'industria «mobile» sono molto più frenetici di quelli a cui Buffett è abituato. E la prima scadenza minacciosa per Apple è il debutto nelle prossime settimane di Galaxy S4, l'ultimo modello di smartphone della coreana Samsung, che sta facendo di tutto per toglierle il primato di marchio più cool (di moda) e innovativo.

Alcune caratteristiche tecnologiche del Galaxy S4 sono davvero più avanzate delle funzioni offerte dall'iPhone, come la possibilità di interagire con lo schermo senza toccarlo o di mettere in pausa un video solo guardando altrove. E la campagna pubblicitaria è molto aggressiva. Così il responsabile marketing di Apple Phil Shiller si è sentito in dovere di parlarne pubblicamente male, in una rara intervista concessa al Wall Street Journal, sostenendo che Android - il sistema operativo aperto e gratuito di Google con cui funziona la maggioranza degli smartphone, compresi quelli di Samsung - è inferiore all'iOS perché offre al consumatore un'esperienza meno fluida, non essendo concepito come un tutt'uno con l'apparecchio meccanico. Per questo, secondo Shiller, nel quarto trimestre 2012 il numero di consumatori passati da un Android all'iPhone è stato il quadruplo di chi ha fatto la scelta opposta.

È vero che nell'ultimo trimestre dell'anno scorso l'iPhone 5 è stato ancora il modello più venduto al mondo. Ma nel complesso gli Android hanno continuato a guadagnare quote di mercato - in particolare quelli di Samsung cresciuti dall'8% nel 2010 all'attuale 29% - e quest'anno per la prima volta anche le vendite dei tablet basati sul software di Google supereranno quelle dell'iPad, secondo la società di ricerche Idc.

La difesa dell'eleganza dei propri prodotti insomma non basta e Apple deve passare al contrattacco. Ma come? Il primo cambiamento è l'aggiornamento più frequente dei modelli, per non far passare troppo tempo fra un annuncio e l'altro e non lasciare che il «vuoto» sia riempito dai rivali.

Ed ecco che da Cupertino trapelano le indiscrezioni su un possibile evento già in aprile per presentare un iPad con un design nuovo; e sul lancio non a settembre ma in estate - forse in occasione della Worldwide developers conference, la conferenza mondiale degli sviluppatori di applicazioni su Apple, di solito in giugno a San Francisco - di un nuovo iPhone (5S?), la cui produzione dovrebbe cominciare questo trimestre e potrebbe prevedere l'installazione anche di un nuovo sistema operativo. Sarebbe il debutto di Ive, l'uomo-prodotto considerato più vicino allo spirito di Jobs, come designer anche dell'interfaccia dell'iOS con l'utente, che potrebbe quindi essere molto diverso.

DIVERSIFICARE DI PIÙ
Il secondo cambiamento è la decisione di diversificare l'iPhone con un modello a prezzo ridotto per conquistare più consumatori sui mercati emergenti, a partire dalla Cina, il primo mercato al mondo per gli smartphone e per Apple la seconda fonte d'affari, destinata presto a superare gli Usa sia come dimensioni sia come ritmo di crescita. Cook non ha mai ammesso ufficialmente l'intenzione di produrre un iPhone low cost, ma secondo il WSJ i suoi fornitori ci stanno già lavorando e potrebbe vedere la luce entro il 2013.

La centralità della Cina per il futuro della Apple spiega perché la settimana scorsa Cook si è piegato a chiedere pubblicamente scusa per certe clausole contrattuali applicate ai consumatori di quel Paese, considerate ingiuste dal governo e dai media comunisti.

Ma i fan e il mercato si aspettano di più, qualcosa come l'orologio o la televisione «intelligente» - l'iWatch o l'iTV - capace di rivoluzionare un intero settore come ha fatto l'iPhone o di inventarne uno nuovo come l'iPad. Anche su questo circolano voci su progetti segreti in via di sviluppo, su cui Cook e i suoi uomini sono impegnati nella speranza di emulare il tocco magico di Jobs; ma non è chiaro se e quando si concretizzeranno.

 

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