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MERZ HA L’AUTO IN PANNE – IL CANCELLIERE TEDESCO VUOLE SALVARE LA PRODUZIONE DI VETTURE CON MOTORE A SCOPPIO, RIMANDANDO IL BANDO EUROPEO PREVISTO PER IL 2035, PER DARE UNA MANO AI COLOSSI DELL’AUTOMOTIVE IN PIENA CRISI. MA GLI ALLEATI DI GOVERNO DELL’SPD LO FRENANO – 200 TOP MANAGER DI AZIENDE TEDESCHE DELLA MOBILITÀ ELETTRICA LANCIANO UN APPELLO AL GOVERNO PER NON BLOCCARE LA “TRANSIZIONE “
VERDE” DELL’UE – INTANTO I NAZISTELLI DELL’AFD MACINANO CONSENSI ANCHE GRAZIE ALLA CAMPAGNA CONTRO IL GREEN DEAL…
Estratto dell’articolo di Tonia Mastrobuoni e Diego Longhin per "la Repubblica"
friedrich merz ursula von der leyen
L'epicentro della crisi di una fiera potenza industriale e manifatturiera come la Germania è l'auto. Ma al governo della prima economia europea ci sono attualmente due partiti che la pensano diversamente sull'obiettivo Ue di bandire la produzione di motori a scoppio dal 2035.
Il cancelliere e leader della Cdu Friedrich Merz ha segnalato da tempo che punterebbe a sospendere quella scadenza. All'emittente Ntv Merz ha ribadito di ritenerlo «un divieto sbagliato».
transizione ecologica - auto elettrica
Il suo partner di governo, la Spd, è invece spaccato tra chi vorrebbe assecondarlo, come Carsten Schneider, governatore della Bassa Sassonia (il land del colosso Vw) e una fetta del gruppo parlamentare, che vorrebbe invece mantenere l'impegno ad accelerare il passaggio all'elettrico e alla neutralità climatica. Il leader della Spd, Lars Klingbeil, non ha ancora preso ufficialmente posizione.
[…] Merz e Klingbeil hanno convocato i big del settore, i sindacati e alcuni governatori per capire come rendere il più indolore possibile l'addio al motore a combustione. In quella sede il cancelliere cercherà di trovare la quadra anzitutto nella sua maggioranza, e secondo l'Handelsblatt l'accordo che Merz potrebbe ottenere dai socialdemocratici e portare a Bruxelles potrebbe essere quello di chiedere di escludere dal bando del motore a scoppio una parte dei modelli ibridi, i cosiddetti "plug-in", che hanno sia la batteria sia il motore termico.
URSULA VON DER LEYEN - FRIEDRICH MERZ
Punto di partenza da cui poi, eventualmente, allargare ad altri tipi di propulsori, sempre a basso impatto ambientale, o a combustibili alternativi.
Ma intanto da duecento top manager di aziende della mobilità elettrica è arrivato un appello al cancelliere del Paese che indubbiamente pesa di più nella trattativa europea sulla scadenza del 2035.
Gli amministratori delegati di colossi come Volvo, ma anche di aziende legate allo sviluppo dell'elettrico come le italiane A2A ed Erg o le spagnole Iberdrola ed Eda o al gigante americano Uber, hanno scritto a Merz chiedendogli di «non fare marcia indietro sul blocco europeo della vendita di nuove auto a combustione dal 2035».
Ma è difficile che Merz li ascolti: l'emorragia ormai è enorme non soltanto nei grandi marchi, ma anche nell'indotto. E l'Afd, da sempre contraria alla fine del motore a scoppio, ci marcia. Nei sondaggi è ormai due punti avanti alla Cdu/Csu, al 26%.
Sul punto Germania e Italia hanno deciso di portare avanti una battaglia comune, mettendo nero su bianco la richiesta di rivedere il percorso al 2035. Lettera inviata a Bruxelles. In Italia la situazione continua ad essere critica secondo i dati elaborati dalla Fim-Cisl sulla produzione negli stabilimenti Stellantis.
friedrich merz ursula von der leyen
Nei primi 9 mesi sono uscite dalle fabbriche soltanto 265.490 unità tra auto e veicoli commerciali, con un calo del 31,5% sullo stesso periodo del 2024. Perdite in tutte le fabbriche e il 2025 chiuderà con una riduzione di un terzo della produzione. […]
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