MILANO CREDE NEL VERTICE UE: +3,4% - LO SPREAD RISCENDE A 421 - ANCHE WALL ST. IN CRESCITA SULLA SCIA DEI TRATTATI EUROPEI - PASSERA: “LA TAV TORINO LIONE SI FARÀ” - BARCLAYS: NELLE PIEGHE DEL VERTICE UE CI SONO I FONDI PER SALVARE ITALIA E SPAGNA - LIGRESTI DI NUOVO IN PERDITA DOPO IL CROLLO DI IERI, MEDIOBANCA IN AZIONE - DIASORIN IN DIFFICOLTÀ, SI MUOVONO INTESA E CASSA DEPOSITI E PRESTITI - GOLDMAN SACHS CAMBIA FACILMENTE IDEA: ORA LE BANCHE EUROPEE SONO “NEUTRAL”…

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1 - BORSA, LA GIORNATA: MILANO SALE DOPO VERTICE UE, BRILLANO BANCHE...
(LaPresse) -
Il vertice Ue si è chiuso con l'accordo tra 26 dei 27 Paesi membri per un patto di bilancio che porti verso un'unione fiscale. Dal trattato intergovernativo rimarrà fuori, ad oggi, solo la Gran Bretagna. La firma sul trattato potrebbe arrivare già entro marzo dell'anno prossimo, come spiegato dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel.

Inoltre la Bce avrà un ruolo di supporto tecnico per il fondo salva-Stati Efsf. Alcuni Paesi chiederanno ai parlamenti nazionali approvare il percorso verso il patto di bilancio. I mercati rispondono bene. Piazza Affari chiude in forte rialzo, con l'indice Ftse Mib che balza del 3,37% a 15.483,91 punti e il Ftse All-Share che mostra un incremento del 2,96% a 16.229,46 punti. Nel resto d'Europa, il Ftse 100 di Londra sale dello 0,83% a 5.529,21 punti, il Dax di Francoforte sale dell'1,91% a 5.986,71 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un incremento del 2,48% a 3.172,35 punti. Tiene anche Madrid: l'indice Ibex guadagna lo 0,06% a 8.649,7 punti.

Il comparto bancario reagisce dopo le perdite di ieri. Per gli istituti italiani l'Autorità bancaria europea (Eba) ha calcolato un fabbisogno di ulteriore capitale pari a 15,4 miliardi contro i 14,7 miliardi rilevati a ottobre. Agli istituti interessati riesce il rimbalzo: salgono Banco Popolare (+2,67% a 0,98 euro), Banca Montepaschi (+7,25% a 0,2842 euro), Intesa Sanpaolo (+7,86% a 1,277 euro), Ubi Banca (+5,68% a 3,31 euro) e Unicredit (+7,1% a 0,8 euro). Rispetto ai precedenti test Eba, c'è stato uno 'sconto' per Ubi e Banco Popolare, mentre è stata individuata la necessità di più capitale per Unicredit (+600 milioni di euro) e Mps (+200 milioni). Giudicato adeguato invece il patrimonio di Intesa Sanpaolo.

Nel listino principale in rosso ci sono soltanto Diasorin (-5,76% a 19,15 euro), Lottomatica (-1,7%), Campari (-0,29%) e Stm (-0,09%). Vandite anche su Fondiaria-Sai (), a cui Mediobanca ha chiesto non direttamente, ma come auspicio, di provvedere a un aumento di capitale nell'ordine di 500-600 milioni di euro, un'iniezione di liquidità superiore a quella effettuata la scorsa estate pari a 450 milioni.

Piazzetta Cuccia sarebbe pronta a sostenere l'operazione. Con la performance di oggi FonSai ha aggiornato il minimo storico del valore del titolo dopo quello alla chiusura di ieri. La compagnia assicurativa uscirà dalle blue chips dal prossimo 16 dicembre. Tra gli altri titoli, bene la galassia Agnelli, con Fiat (+4,67%), Fiat Industrial (+5,55%) e la holding Exor (+2,88%). Acquisti anche su Eni (+2,42%), Finmeccanica (+2,06%), Atlantia (+2,61%), Saipem (+2,58%), Mediaset (+3,51%), Generali (+4,01%), Impregilo (+2,42%) e Pirelli (+1,04%).

2 - BORSA, SPREAD BTP-BUND CHIUDE A 421 PUNTI: TASSO BUONI ITALIA 6,36%...
(LaPresse) -
Chiusura in calo per lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund al minimo intraday di 421 punti base. Il differenziale si è mosso infatti oggi in un intervallo compreso tra 421 e 469 punti. Ieri lo spread aveva chiuso a 444 punti base. Il rendimento dei Btp a 10 anni sul mercato secondario si attesta al 6,36%.

3 - BORSA USA IN RIALZO DOPO ACCORDO UE,DATI FIDUCIA CONSUMATORI USA...
Reuters -
Gli indici di Wall Street sono in rialzo di oltre un punto percentuale dopo che i leader dell'Unione europea hanno trovato un accordo su alcune misure parziali per contrastare la crisi del debito della regione e dopo che i dati di dicembre sulla fiducia dei consumatori Usa si sono rivelati migliori delle attese.

Nel summit europeo di questa notte si è deciso di adottare regole di bilancio più severe per la zona euro, ma non si è trovata una convergenza tra tutti i paesi membri sulla modifica del trattato UE.

Gli investitori sembrano comunque aver salutato positivamente l'accordo e l'indice benchmark europeo FTSEurofirst è in rialzo di circa l'1,1%. "Alcuni speravano in un accordo più ampio, ma noi vediamo molta più sostanza nello sforzo che ha portato a queste misure" spiega Dennis Wassung, portfolio manager di Cabot Money Management.

"Dovremmo aspettarci maggiore volatilità in relazione all'evoluzione di questo tema, ma è un passo avanti nella giusta direzione", aggiunge. La fiducia dei consumatori Usa è inoltre cresciuta a dicembre, oltre le attese degli economisti, secondo quanto emerso dalla lettura preliminare dell'indice curato da Thomson Reuters e dell'Università del Michigan.

I bancari, che erano stati sotto pressione a causa dell'incertezza, sono in deciso rialzo sulla scia delle notizie provenienti dall'Europa. Bank of America Corp sale del 3,9%, JPMorgan Chase & Co del 2,8%, Citigroup Inc del 4,6%. L'indice Financial Select Sector SPDR sale del 2,1%. Intorno alle 17,05 il Dow Jones industrial average sale dell'1,28%, lo Standard & Poor's 500 guadagna l'1,34% e il Nasdaq Composite avanza dell'1,37%.

Segnali di cautela arrivano invece dal fronte societario.DuPont and Co cede il 5% a 44,42 dollari dopo che il colosso Usa ha tagliato le previsioni sull'utile 2011, giustificandola con la debole crescita di alcune sue attività. Sotto i riflettori anche i produttori di Chip dopo che ieri Texas Instruments Inc (-1,6%) ha rivisto al ribasso le previsioni sui ricavi per il trimestre in corso, a causa della minore domanda. Anche Altera Corp (-0,8%) ha tagliato le preoprie previsioni sui ricavi per il quarto trimestre ieri sera tardi.

4 - BORSA: I MERCATI CREDONO ALL'EUROPA, IN ATTESA DI CONFERME...
Radiocor -
Le Borse europee scelgono di vedere il bicchiere mezzo pieno e festeggiano l'accordo europeo raggiunto a Bruxelles rimbalzando dopo gli scivoloni della vigilia con indici in rialzo di oltre il 2%, con Milano in testa con un balzo del 3,4%. Nonostante i pareri discordanti degli osservatori e la mancanza di annunci decisivi per ristabilire la fiducia dei mercati, gli operatori al momento scelgono di concentrarsi sugli aspetti positivi dell'esito del summit.

Primo fra tutti, il passo verso la possibile creazione di un'unione fiscale, che secondo gli analisti di Barclays Capital, 'prepara la strada affinche' i paesi dell'Eurozona si impegnino a collettivizzare il proprio debito' attraverso gli Eurobond. Lo stesso presidente del Consiglio italiano, Mario Monti, ha infatti sottolineato che il lavoro per arrivare all'emissione di titoli di debito dell'Eurozona 'va avanti' notando che ci sono 'Paesi notoriamente contrari (come la Germania, ndr) che speravano che l'idea degli Eurobond fo sse soppressa nella culla', ma che invece 'e' prevalsa l'idea che sarebbe stato incoerente per un insieme di Paesi, una zona integrata, che dichiara voler fare passi verso la 'fiscal union', dire oggi che non si dotera' mai' di Eurobond.

La messa a fattor comune del debito, secondo Barclays, sarebbe 'fondamentale per costruire un'unione monetaria permanentemente sostenibile'. A piacere e' poi l'aumento delle linee di credito dei Paesi Ue al Fondo monetario internazionale, che potrebbe innescare decisioni analoghe anche da parte di altri stati del G20, e i nuovi meccanismi di funzionamento previsti per l'European stability mechanism (Esm), che non prevedono piu' come prerequisito la partecipazione del settore privato. Anche il passo indietro della Gran Bretagna non viene visto necessariamente come un fatto negativo, dato che per molti osservatori un'Unione a due velocita' (in particolare tra i paesi dell'Eurozona e gli altri) sara' inevitabile.

5 - TAV: PASSERA, TORINO-LIONE DEVE ANDARE AVANTI, TEMPI SARANNO RISPETTATI...
Radiocor -
Sulla Tav Torino-Lione sara' 'rispettato il crono programma'. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, in a udizione alla Camera. L'opera, ha aggiunto, 'deve andare avanti, ma e' anche un capitolo da cui imparare cose per gestire casi simili'.

6 - BARCLAYS, NELLE PIEGHE DEL VERTICE UE CI SONO I FONDI PER ITALIA E SPAGNA...
Milano Finanza -
Ci sono i fondi per salvare Italia e Spagna. Lo sostiene l'analisi di Barclays Capital sull'esito del vertice Ue appena concluso. La banca britannica ha calcolato che per l'anno prossimo i due Paesi avranno bisogno tra i 500 e gli 800 miliardi di euro per coprire le loro necessità finanziarie.

L'attivazione anticipata del Fondo salva-Stati permanente e le nuove risorse che i Paesi membri dell'Ue stanno pensando di dare all'Fmi sotto forma di linee di credito bilaterale per 200 miliardi (la decisione definitiva sarà presa entro 10 giorni) porteranno la somma a disposizione per i salvataggi a 550-700 miliardi. Una copertura quasi totale è insomma assicurata.

Se a questo si aggiunge il fatto che, grazie all'accordo Ue sul patto fiscale, che verrà approvato nei dettagli entro il mese di marzo, la Bce dovrebbe, secondo varie fonti aumentare il suo programma di acquisti di titoli di Stato dei Paesi a rischio la rete di sicurezza dovrebbe essere totale. Barclays Capital ha calcolato che nel terzo trimestre gli acquisti sono ammontati in media a 10 miliardi di euro alla settimana, mentre nel quarto trimestre la media è scesa a 5 miliardi.

Ma, secondo varie fonti, con il patto fiscale in dirittura d'arrivo ora la Bce sarebbe pronta a impegnarsi di più, portando gli acquisti settimanali fino a 20 miliardi di euro. Una cifra che in un anno porta a un totale di 1.000 miliardi. Con l'impegno combinato dell'Esm e dell'Fmi insieme a quello della Bce la rete di sicurezza per Italia e Spagna non avrebbe più smagliature.

7 - FONSAI SCENDE ANCORA. GLI ANALISTI PREDICANO CAUTELA...
Trend Online -
Anche la seduta odierna non ha riservato nulla di buono per Fondiaria-Sai che dopo aver archiviato la giornata di ieri con un ribasso di quasi il 10%, ha continuato a perdere terreno anche oggi. Il titolo si è mosso in un range di oltre sei punti percentuali e dopo aver tentato invano un recupero, è ricaduto nelle mani dei ribassisti. La giornata si è conclusa a poca distanza dai minimi intraday, a quota 0,9375 euro, con una flessione del 2,85% e oltre 6,2 milioni di azioni passate di mano.

Quest'oggi il mercato ha continuato a guardare alle indiscrezioni di stampa già circolate ieri, in base alle quali si è appreso che Mediobanca, uno dei principali creditori di Fondiaria-Sai, starebbe facendo pressione sui vertici di quest'ultima perchè si proceda ad un rafforzamento del capitale con un ulteriore aumento di circa 600 milioni di euro. In questa direzione si guarderà alle riunioni del Cda del 12 e del 20 dicembre prossimi, in occasione dei quali si potrebbe determinare l'ammontare e la tempistica della ricapitalizzazione che appare sempre più probabile e che si profila come un'operazione altamente diluitiva.

In attesa di novità Equita SIM ha confermato la raccomandazione "hold" sul titolo, con un prezzo obiettivo a 1,82 euro. Negativo il giudizio di Cheuvreux secondo cui Fondiaria-Sai è destinata a sottoperformare il mercato, con un target price a 1,2 euro. Ancora più bassa la valutazione indicata da Kepler che ha ribadio il rating "reduce", con un fair value a 1 euro. Gli analisti hanno espresso preoccupazione per l'ipotesi di un nuovo aumento di capitale che sembra più probabile. L'unico catalizzatore positivo sarebbe l'eventualità in cui Fondiaria-Sai dovesse diventare contendibile, ma per Kepler questo step è ancora incerto e potrebbe richiedere più tempo.

8 - DIASORIN IN CADUTA LIBERA. INTESA E CDP STUDIANO IL DOSSIER...
Trend Online -
Ancora una seduta decisamente no per Diasorin che si muove in netta controtendenza rispetto all'indice delle blue chips. Il titolo si avvia a concludere gli scambi odierni a poca distanza dai massimi intraday, con un ribasso del 5,66% a 19,17 euro, con poco più di 1 milione di azioni passate di mano fino ad ora. Un ribasso che si va ad aggiungere a quello della vigilia quando la giornata si era conclusa con un affondo di ben cinque punti percentuali.

Ieri il titolo era stato penalizzato oltre che dalla negatività del mercato, anche dal profit warning lanciato dalla concorrente francese BioMerieux. A condizionare gli scambi quest'oggi sono state invece alcune indiscrezioni di stampa, vsto che secondo il settimanale Il Mondo, la merchant banking di Intesa Sanpaolo e il Fondo Strategico italianoa, promosso dalla Cassa Depositi e Prestiti, starebbero studiando il dossier Sorin per un'eventuale offerta di acquisto.

Il nodo resterebbe quello del prezzo bisto che gli attuali azionisti, Mittel, Equinox, Monte Paschi e Unipol, non accetterebbero meno di 2 euro per azione. Gli analisti di Equita SIM ribadiscono il loro giudizio fondamentale sul titolo a prescindere dall'appeal speculativo e consigliano di acquistare Diasorin con un prezzo obiettivo a 2,4 euro.

9 - GOLDMAN CAMBIA FACILMENTE IDEA, BANCHE UE NON PIÙ DA SOTTO PESARE...
Milano Finanza -
Il giorno dopo le richieste dell'Eba alle banche europee, Goldman Sachs cambia la raccomandazione sul comparto da underweight a neutral. Una decisione alquanto inaspettata visto che solo lo scorso 30 novembre, come da sua stessa ammissione, la banca Usa aveva spostato il settore in posizione di sottopeso nel portafoglio in scia alla convinzione che il contesto economico si stesse deteriorando.

La crescita più debole e la necessità di puntellare i bilanci sono stati venti contrari significativi insieme alla riduzione della domanda di prestiti alle imprese e all'aumento dei prestiti in sofferenza. Inoltre, il settore sta diventando sempre più domestico con le banche che vendono quegli asset che sono al di fuori dei loro mercati principali.

Mentre tutti questi problemi rimangono, osservano gli analisti di Goldman Sachs, le nuove modalità di finanziamento concordate dalla Bce e dalle altre Banche centrali dovrebbero contribuire sensibilmente a compensare le pressioni della crisi economica sulle banche europee.

L'azione coordinata delle Banche centrali la scorsa settimana ha portato a una riduzione sia del tasso overnight (fino a 50 bp per l'OIS, l'overnight index swap; precedentemente OIS +100 bp) sia del margine (in calo al 12%, in precedenza era al 20%). Come ulteriore sorpresa positiva, la Bce ha offerto alle banche 3 anni di liquidità e questo "ha superato le nostre aspettative".

Nel pacchetto, varato ieri dalla Banca centrale europea, ci sono due aste a 36 mesi a tasso fisso; la possibilità per le banche di fornire alla Bce, come garanzia per la liquidità, titoli Abs garantiti da attivi bancari come i mutui con rating più bassi di quelli attuali e prestiti commerciali, questi ultimi a carico delle banche nazionali. Si dimezza poi all'1% la riserva obbligatoria (come quota dei depositi) che le banche devono trattenere.

"La portata di queste misure risponde direttamente alle preoccupazioni sul funding delle banche", spiega ancora Goldman Sachs secondo cui la struttura del tasso di interesse consente alle banche di staccare il loro costo di finanziamento da quello del sovrano, che è stato uno dei fattori chiave che ha mantenuto elevato il premio al rischio sulle banche.

Ora "ci aspettiamo un positivo impatto sui margini, sui prezzi dei depositi e sulla disponibilità di prestiti", affermano in conclusione gli analisti di Goldman Sachs secondo i quali queste facility contribuiscono a ridurre in qualche misura il premio al rischio di alcuni gradini e dovrebbero essere viste come un deterrente contro l'attuale deterioramento dei fondamentali in modo che "la nostra posizione neutral sul settore appare adeguata".

 

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