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1.BORSA: BANCARI AFFOSSANO MILANO (-2,65%), MAGLIA NERA IN EUROPA
luigi abete fabrizio viola (2)
Radiocor - Piazza Affari la peggiore d'Europa, travolta dal settore delle banche con Mps che e' andata a picco, scivolando del 14,7%. Da inizio anno l'istituto senese ha ormai lasciato sul parterre il 38% circa, in modo tale che la capitalizzazione si e' spinta a 2,2 miliardi. Livello ben distante dai 3 miliardi di aumento di capitale realizzato solamente lo scorso giugno.
Sulla scia del Monte hanno chiuso in forte ribasso altri bancari come Ubi (-7,2%) e Banco Popolare (-6,7%). Ma non se la sono passata bene neppure i due big del settore: Intesa Sp (-5%) e Unicredit (-5,3%). Il Ftse Mib ha chiuso le contrattazioni in ribasso del 2,65%, facendo nettamente peggio del resto d'Europa. Sono pero' andate in controtendenza le Moncler (+3,5%), festeggiando le indicazioni positive sul 2015 e anche sul 2016 del presidente Remo Ruffini.
Del comparto lusso hanno ridotto i danni anche le Tod's (-0,5%) e le Ferragam o (-0,96%), mentre le Luxottica sono andate su dello 0,62%. Sono inoltre state gettonate le Telecom, anche se hanno chiuso invariate. I titoli hanno beneficiato della notizia che Vivendi ha comprato ancora azioni portandosi al 21,39% del capitale. Sul fronte dei cambi l'euro pasa di mano a 1,0883 dollari (venerdi' 1,0916) e 127,75 yen (127,68), mentre il dollaro-yen si attesta a 117,32 (116,96). Il petrolio continua a destare preoccupazione: il wti sta accusando una flessione dell'1,39%, attestandosi a 29 dollari al barile. Il Brent, che oggi si e' spinto sotto i 29 dollari al barile, vale 29,49 dollari in ribasso dell'1,5%.
2.BORSA: MPS AFFONDA (-14,76%), PANIC SELLING TRAVOLGE IL TITOLO
Radiocor - Banca Mps travolta dalle vendite, insieme al settore bancario. I titoli della banca senese, piu' volte entrati in asta di volatilita', hanno chiuso la seduta in picchiata del 14,7% a 0,76 euro. Da inizio anno le azioni hanno accusato un calo dietro l'altro, per un totale del 38%. Ormai il valore di Borsa dell'istituto e' solo di 2,2 miliardi, livello ben distante dall'aumento di capitale di 3 miliardi realizzato solo lo scorso giugno. I volumi sono stati imponenti: sono passate di mano oltre 121 milioni di azioni, pari al 4% del capitale.
'E' una fuga dal titolo, anche da parte di grossi investitori', ha commentato un trader. La Consob e' di nuovo scesa in campo vietando le vendite allo scoperto sul titolo. Secondo i trader l'istituto senese e' sotto attacco della speculazione e ormai e' 'panic selling'. Gli investitori si interrogano anche sui conti dell'istituto senese relativi al 2015. Numeri che il consiglio di ammi nistrazione di Rocca Salimbeni sara' chiamato ad esaminare il prossimo 5 febbraio.
La performance di Mps ha scatenato le vendite su tutto il sistema bancario italiano: cosi' Banco Poolare ha lasciato sul parterre il 6,7%, Bper l'8,7% e Bpm il 5,5%. Se Intesa Sanpaolo ha registrato un ribasso del 5%, Ubi e' andata giu' del 7,28% e Unicredit del 5,37%. Gli investitori, ha commentato un operatore, stanno mettendo sotto la lente l'intero comparto bancario, soprattutto dopo che la Banca d'Italia di recente ha diffuso i dati sulle sofferenze, che a novembre hanno sfondato quota 200 miliardi di euro portandosi a 201 miliardi. Gli operatori, citano tra i motivi di nervosimo che fanno da background a questa pioggia di vendite in Borsa, il litigio tra il premier Renzi e il presidente della Commissione Junker sulle politiche Ue, litigio che ha preso una piega virulenta totalmente inaspettata fino a qualche giorno fa.
3.MPS: VEGAS, SUL TITOLO MANI ITALIANE ED ESTERE
Radiocor - La Consob sta facendo un 'monitoraggio su Mps e le altre banche', afferma il presidente della Commissione, Giuseppe Vegas, che commenta la decisione dell'Autorita' di sospendere per domani le vendite allo scoperto sul titolo. A chi gli chiede se ci siano sul titolo mani estere risponde: 'Ci sono mani italiane ed estere, vedremo a fine giornata chi avra' venduto'.
4.MPS: VIOLA, CALO INGIUSTIFICATO, SU NPL PUNTIAMO A RISULTATI MIGLIORI DEL PIANO
Radiocor - 'In merito al recente andamento negativo dei titoli di tutto il comparto bancario, ed in particolare del titolo Mps, confermiamo la stabilita' economica e finanziaria della banca, evidenziata dai risultati degli Srep, e il miglioramento della gestione operativa come da risultati raggiunti nei primi nove mesi del 2015'. Lo afferma in una nota l'amministratore delegato dell'Istituto senese, Fabrizio Viola che sottolinea: 'La flessione del titolo e' avvenuta in assenza di eventi gestionali idonei a giustificare tale andamento. Infatti, il nostro piano industriale e' confermato e lo stiamo portando avanti in linea con quanto presentato agli investitori e alle autorita' di vigilanza, anche con riferimento alla gestione e cessione degli Npl dove ci stiamo in particolare - evidenzia ancora Viola - concentrando per ottenere risultati anche migliori rispetto al piano'.
5.UE: COMMISSIONE LAMENTA ASSENZA DIALOGO POLITICO COSTANTE CON ITALIA
Radiocor - Dopo lo scambio di critiche e accuse fra Roma e Bruxelles e ritorno, la Commissione europea oggi ha sentito il bisogno di chiarire alcuni punti facendo filtrare che non solo l'esecutivo europeo deve essere considerato uno dei migliori sostenitori dell'attuale governo italiano, ma che uno dei problemi da risolvere con l'Italia - dal punto di vista dei vertici comunitari - e' quello della comunicazione.
Tranne che nel caso dell'economia, Bruxelles lamenta tuttavia il fatto che manca perlopiu' un dialogo politico permanente che permetta di progredire sui dossier fondamentali, un dialogo che eviterebbe oltretutto la diffusione di ricostruzioni e notizie che secondo la Commissione non rispondono al vero. Sarebbe successo sia sul caso delle quattro banche ora sotto risoluzione sia sul caso della flessibilita' sui conti pubblici. Una 'tes situra' comune, in sostanza, permetterebbe di evitare quelli che a Bruxelles vengono chiamati malintesi.
6.PETROLIO: OPEC, 'IL MERCATO COMINCERA' A RIEQUILIBRARSI NEL 2016'
Radiocor - Nel 2016 il mercato del petrolio comincera' a riequilibrarsi grazie al dazio che i produttori non-Opec dovranno pagare alla discesa dei prezzi. Lo prevede il cartello dei paesi produttori nel report mensile. 'Dopo sette anni di fenomenale crescita dell'offerta non-Opec, spesso superiore ai due milioni di barili al giorno, il 2016 dovrebbe vedere un calo dell'offerta perche' i tagli degli investimenti cominceranno a farsi sentire', si legge nel rapporto.
Sebbene l'Opec sappia bene che per il 2016 e' previsto lo sviluppo di nuovi progetti per oltre 2 milioni di barili al giorno, l'organizzazione dei paesi produttori conferma la previsione di un calo della produzione non-Opec di 700 mila barili al giorno nell'anno in corso.
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