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HORROR ISIS - NUOVA BRUTALE ESECUZIONE DEI JIHADISTI: NELLA PROVINCIA DI AL FURAT UN RAGAZZO ACCUSATO DI OMOSESSUALITÀ VIENE GETTATO GIÙ DA UN PALAZZO DAVANTI A UNA PLATEA DI SPETTATORI (VIDEO)

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VIDEO - MESSAGGIO DELL’ISIS PER DAVID CAMERON

 

Da http://www.ilmessaggero.it

 

vittima non identificatavittima non identificata

Ancora orrore e morte nello Stato Islamico: questa volta nel mirino del gruppo terroristico è finito un omosessuale, ucciso dai jihadisti che lo hanno lanciato da un palazzo facendolo sfracellare al suolo nella provincia di al-Furat, in Iraq.

 

L'omosessualità è inaccettabile tra i terroristi, che continuano ad affermare di essere gli unici ad applicare in maniera autentica la vera Sharia: per queste ragioni la vittima è stata arrestata ed è stata giudicata colpevole di essere gay nel corso di un finto processo che si è svolto in un tribunale islamico.

 

pubblico davanti esecuzionepubblico davanti esecuzione

L'uomo è stato successivamente bendato e, con le mani legate, è stato guidato sulle scale fino al tetto del palazzo: una volta lì, i jihadisti hanno messo in atto il loro progetto di morte. Hanno spinto giù il condannato che, dopo un volo di qualche metro, si è schiantato a terra. Come nella peggiore tradizione di queste esecuzioni, ad assistere alla morte in diretta in strada c'erano un manipolo di combattenti e un gruppo di civili che si sono aggiudicati un posto in prima fila. L'uccisione è stata immortalata dai jihadisti che, successivamente, hanno pubblicato le immagini online.

vittima condotta sul tettovittima condotta sul tettoesecuzione pubblica 2esecuzione pubblica 2esecuzione pubblicaesecuzione pubblicanuova esecuzionenuova esecuzionefoto della vittimafoto della vittima

 

Isis giustizia un ragazzo accusato di essere gayIsis giustizia un ragazzo accusato di essere gaylanciato dal palazzolanciato dal palazzoultima esecuzione isisultima esecuzione isis

L'Isis è ben noto per la mancanza di diritti umani, con le conseguenti esecuzioni pubbliche per apostasia o per violazione delle norme del “codice penale” imposto dai jihadisti sui territori da loro occupati. Le violenze, tuttavia, si sono inasprite in seguito agli attacchi aerei statunitensi iniziati il 30 settembre 2015: da quel momento lo Stato islamico, diventato sempre più paranoico per paura di infiltrati che potessero far trapelare informazioni, ha intensificato le esecuzioni.

 

Recentemente l'Isis ha pubblicato online un video che mostra l'uccisione di cinque combattenti accusati di spionaggio: come nella tradizione dei messaggi del terrore, prima che i prigionieri venissero ammazzati, un jihadista in primo piano ha minacciato l'Occidente.