DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
alberica brivio sforza claudio costamagna 665082
Dagonota
Sono sempre più stretti i rapporti tra Vittorio Grilli e Claudio Costamagna, presidente di Cassa depositi e prestiti. A rafforzarli, sembra, abbia contribuito in modo non banale l'assunzione di Alberica Brivio Sforza, sposa di Costamagna, a Jp Morgan, con posizioni di rilievo. Grilli è il vice presidente per l'Italia della banca americana.
Proprio un paio di settimane fa, Costamagna ha accompagnato Jamie Dimon, Ceo di Jp Morgan all'incontro riservato con Matteo Renzi. Presente, ovviamente, il vispo Grilli (che trova la banca straniera troppo stretta per lui e sogna di volare a Siena).
In quell'occasione il manager Usa avrebbe confermato al premier di essere pronto a partecipare al salvataggio del Monte Paschi; ma a condizione di poter "coprire" solo le obbligazioni senior. Le uniche che non devono partecipare al salvataggio delle banche, come previsto dalla direttiva Ue sul "bail in".
VITTORIO GRILLI E LA SUA FIDANZATA ALESSANDRA FERRUCCIO
Così, il buon Costamagna - pur di difendere l'operazione Jp Morgan - è andato da Giuseppe Guzzetti (in teoria suo azionista) per consultarlo su una partecipazione di Cdp nel salvataggio del Monte Paschi. Il vecchio saggio lo avrebbe però sconsigliato.
Da quel rifiuto sarebbe nata la compartecipazione delle casse di previdenza all'operazione Atlante con 500 milioni. Capo guida della cordata, la cassa previdenziale dei medici, che fa sempre da pesce pilota per le altre Casse.
PATUELLI PADOAN GUZZETTI VISCO
A proposito di Atlante, sembra che non ci sia concordia sulla valutazione dei "npl", crediti deteriorati, in pancia al Monte Paschi. Le casse di previdenza la vorrebbero limitata al 17-22%; Atlante preferirebbe al 28-30%, così da non appesantire troppo il bilancio di Siena.
donella bossi pucci e panfilo tarantelli
Comunque, il Fondo Atlante ha un nuovo consulente. Si tratta di Panfilo Tarantelli, un manager specializzato nella gestione dei crediti difficilmente esigibili; tant'è che l'Ubi gli ha ceduto tutti gli hedge fund che aveva in pancia. Un bel conflitto di interessi.
Sarà forse per ruggine del passato, ma Vittorio Grilli non sopporta più Massimo Tononi, presidente di Mps. I due hanno lavorato insieme al Tesoro: il primo come direttore generale, il secondo come sottosegretario.
Ufficialmente, Grilli dice che Tononi si lava le mani delle sorti della banca. In realtà, sembra che - proprio durante la convivenza al Tesoro - i due abbiano avuto modo di contendersi le grazie di una funzionaria. E sembra che la tenzone sia stata vinta da Tononi. Almeno così si dice...
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