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Stefania Tamburello per il “Corriere della Sera”
La svolta voluta dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è arrivata. La Cassa Depositi e Prestiti ha un nuovo presidente, un nuovo amministratore delegato, un nuovo consiglio e una nuova governance. Lo ha deciso l’assemblea della società, che ieri si è riunita prima in sede straordinaria e dopo in sede ordinaria. Non è stata però una cosa rapida: i tempi dell’assemblea si sono prolungati fino a sera, perché il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, referente dell’azionista pubblico, ha voluto informare il Consiglio dei ministri dei cambiamenti.
Del resto, come si è detto, si tratta di una svolta. E non solo perché cambiano i vertici con Claudio Costamagna che sostituisce alla presidenza Franco Bassanini e Fabio Gallia che prende il posto di amministratore delegato Giovanni Gorno Tempini. Ma soprattutto perché cambieranno i profili della gestione. Non per nulla la parte più impegnativa dell’assemblea è stata la configurazione statutaria delle garanzie anti-rischio chieste dalle 64 Fondazioni bancarie, azioniste di minoranza con il 18,4% del capitale.
Preoccupate per la redditività del loro investimento le Fondazioni hanno voluto mettere paletti alla possibilità per il nuovo vertice di alzare il tasso di rischio, attualmente moderato, dell’attività della Cassa nel timore di vedersi tagliati i dividendi. Così saranno costituiti due comitati per la governance di Cdp, un comitato rischi e un comitato strategico, entrambi guidati dal vicepresidente indicato dalle Fondazioni, Mario Nuzzo.
Ma è stato anche introdotto il voto con maggioranza qualificata per le delibere sulla destinazione a riserva degli utili e per quelle che alzano il tasso di rischio delle operazioni di investimento.
Un’altra modifica statutaria ha riguardato l’attenuazione della clausola etica, con la previsione dell’ineleggibilità negli organi di gestione solo nel caso di condanna di primo grado e non più anche solo per il rinvio a giudizio. In tal modo l’assemblea, in sede ordinaria, ha potuto nominare nel consiglio Fabio Gallia che da amministratore della Bnl è stato coinvolto nel procedimento di Trani sui derivati e al quale lunedì il nuovo consiglio della Cassa attribuirà le deleghe di amministratore delegato della società.
Giuseppe Guzzetti Presidente Acri
«Lascio in buone mani il governo di Cdp» ha detto in un tweet Bassanini prima dell’inizio dell’assemblea che ha nominato nuovi vertici. Claudio Costamagna guiderà dunque un consiglio composto dal vicepresidente Mario Nuzzo (indicato dalle Fondazioni) dall’amministratore delegato Gallia e da altri 6 consiglieri tra i quali Maria Cannata (Responsabile del Debito, indicata dal Tesoro), Alessandro Rivera, Stefano Micossi e Isabella Seragnoli, indicati dal Tesoro, Carla Ferrari e Alessandra Ruzzu, indicati dalle Fondazioni. Ad essi si aggiungeranno i componenti di diritto tra i quali il direttore generale del Tesoro, Vincenzo La Via. Il ministro Padoan ha ringraziato Bassanini e Gorno Tempini per il lavoro svolto.
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