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DAGONEWS
gian maria gros pietro carlo messina giovanni bazoli
Dopo l’insuccesso della “campagna di Trieste”, non passa giorno che il management di primo livello di Banca Intesa si lamenti (più o meno pubblicamente) di Carlo Messina e di come abbia gestito l’operazione Generali.
Gli “arzilli vecchietti” di Guzzetti e Bazoli, pertanto, stanno accarezzando l’idea di puntellare l’amministratore delegato con l’inserimento di qualcuno in grado davvero di prendere le redini della prima banca italiana. E stanno guardando all’esterno dell’istituto.
Ciò che i due Grandi Vecchi hanno mal digerito sono le informazioni che sono loro piovute addosso dopo il ritiro di Banca Intesa dall’operazione Generali. Hanno infatti saputo che “il romano” (ormai lo chiamano così, in senso di disprezzo) Messina aveva negoziato segretamente l’ingresso nel Leone con Matteo Renzi. E che tutte le voci sull’interesse francese di Axa nei confronti delle assicurazioni di Trieste era un’opera di depistaggio, messa in piedi per innescare un'emotiva difesa dell’”italianità”.
Nei conciliaboli milanesi, poi, sembra che Guzzetti e Bazoli abbiano preso a lamentarsi anche del presidente Gianmaria Gross Pietro. In giro si racconta che lo giudichino “debole, molto debole”…
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