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DUE OPS, DUE MISURE – NELLA LETTERA CON CUI LA COMMISSIONE EUROPEA HA BOCCIATO IL GOLDEN POWER DEL GOVERNO SU UNICREDIT-BPM, VIENE RILEVATO COME I POTERI SPECIALI NON SIANO STATI ATTIVATI PER ANALOGHE OPERAZIONI DI CONCENTRAZIONE BANCARIA, COME L’OFFERTA DI MPS SU MEDIOBANCA. E RICORDA COME NEI CASI PRECEDENTI, IL GOLDEN POWER NON SIA MAI STATO ATTIVATO SULLA BASE DI UN POTENZIALE PREGIUDIZIO PER LA SICUREZZA NAZIONALE, COME PRETESO (SENZA MOTIVAZIONI SUFFICIENTI) DALL’ESECUTIVO MELONI – L’ITALIA HA 20 GIORNI DI TEMPO PER ADEGUARSI, O IL DECRETO SARÀ REVOCATO…
Estratto dell’articolo di Federico De Rosa per il “Corriere della Sera”
ursula von der leyen giorgia meloni conferenza sulla ricostruzione dell ucraina. foto lapresse
La risposta inviata dal governo alle richieste di chiarimenti inviata da Bruxelles «non individua e spiega adeguatamente il modo in cui l’Operazione comporta un rischio per la sicurezza pubblica, né dimostra la compatibilità delle Prescrizioni con il diritto dell’Unione».
Benché si tratti di un parere preliminare, la DgComp della Commissione europea è piuttosto netta nel censurare l’utilizzo del Golden power [...] sull’offerta di Unicredit per Banco Bpm.
Nella lettera inviata lunedì da Bruxelles a Palazzo Chigi, firmata da Teresa Ribera, vicepresidente esecutiva della Commissione europea e commissaria per la Concorrenza, vengono mossi diversi rilievi al Dpcm del governo.
Innanzitutto «l’Italia - si legge - avrebbe dovuto notificare preventivamente il Decreto alla Commissione e astenersi dall’imporre gli obblighi prima dell’approvazione della Commissione».
Esistono casi in cui non è necessario passare dal via libera della Ue, ma non questo, secondo i funzionari della DgComp, i quali ravvisano la mancanza di una potenziale «grave minaccia per la sicurezza pubblica» dall’integrazione tra Unicredit e Banco Bpm, alla base dell’intervento del Golden power, censurando anche sotto questo profilo i vincoli imposti alla banca guidata da Andrea Orcel sul mantenimento dell’attuale livello tra depositi e impieghi, sul portafoglio di project finance, sugli investimenti di Anima in titoli di emittenti italiani e sull’uscita dal mercato russo.
Giuseppe Castagna - PRIMA DELLA SCALA 2024
Misure che secondo Bruxelles violano le normative europee sulla libera circolazione dei capitali, le prerogative esclusive della Banca centrale europea e la legislazione sui servizi finanziari.
Per i primi due vincoli, la Ue ricorda che Unicredit ha già preso in tal senso impegni con la Commissione per ottenere il via libera all’operazione, e che un’eventuale riduzione degli impieghi o del portafoglio di project finance verrebbero assorbiti facilmente, potendo i clienti rivolgersi ad altre banche. Lo stesso per i titoli in portafoglio ad Anima, che possono essere collocati presso altri soggetti.
Quanto all’uscita dalla Russia, la questione è stata già affrontata da Unicredit con la Bce, che ha competenza esclusiva, ricorda la DgComp.
I tecnici di Bruxelles sono giunti alle conclusioni preliminari dopo aver chiesto chiarimenti al governo. «La risposta dell’Italia alla richiesta di informazioni non fornisce la maggior parte dei chiarimenti richiesti» sottolinea la Ue, «di conseguenza, permangono delle incertezze sulle modalità di applicazione delle Prescrizioni — nota Bruxelles —. In particolare, la risposta non individua e spiega adeguatamente il modo in cui l’Operazione comporta un rischio per la sicurezza pubblica, né dimostra la compatibilità delle Prescrizioni con il diritto dell’Unione».
Nel parere viene rilevato che per analoghe operazioni di concentrazione bancaria non è stato attivato il Golden power, citando l’offerta di Mps su Mediobanca, inoltre ricorda che pur essendoci già stati casi in cui governi nazionali hanno esercitato il Golden power in occasione di operazioni bancarie, non è mai stato fatto sulla base di un potenziale pregiudizio per la sicurezza nazionale.
«Non vi è alcuna ragione apparente, alla luce degli elementi attualmente a disposizione della Commissione, per cui l’acquisizione di Bpm da parte di UniCredit costituirebbe una minaccia reale e sufficientemente grave per un interesse fondamentale della società», scrive la Ue […]
Palazzo Chigi ha 20 giorni di tempo per rispondere. Nel frattempo anche Unicredit sta facendo le sue valutazioni alla luce del parere Ue e della sentenza del Tar, che sabato ha accolto parzialmente il ricorso della banca contro il Golden power. L’opas su Banco Bpm si chiude mercoledì prossimo. A breve, tra oggi e domani secondo alcuni, Orcel riunirà il board per decidere come procedere.
GOLDEN POWER
lettera della commissione ue sul golden power unicredit bpm 1
andrea orcel
ANDREA ORCEL
URSULA VON DER LEYEN E GIORGIA MELONI - VERTICE SUL PIANO MATTEI PER L AFRICA - FOTO LAPRESSE
LETTERA DEL MEF A UNICREDIT SUL GOLDEN POWER - 30 MAGGIO 2025
ursula von der leyen giorgia meloni conferenza sulla ricostruzione dell ucraina foto lapresse
lettera della commissione ue sul golden power unicredit bpm 4
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