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DAGONOTA
Orcel è sempre più blu. Unicredit tira dritto e aumenta la sua posizione nella banca tedesca Commerzbank, arrivando al 21%.
L'istituto milanese ha chiesto di arrivare al 29,9%. Sul dossier pesa il no formale del Governo tedesco, che è apparso freddo di fronte alla possibilità di vendere la propria quota (il 12,5%) della seconda banca di Germania.
Andrea Orcel aveva raggiunto un accordo con il ministro dell’Economia, Christian Lindner. Poi però è arrivato l’allarme rosso dei sindacati, e Scholz e compagni hanno deciso di rinculare. Le sigle danno per certo che il “Cristiano Ronaldo della finanza”, come è soprannominato Orcel, procederà a un piano lacrime e sangue di esuberi.
E hanno ragione: la Germania è sotto “recessione tecnica” e Commerzbank, dopo i fasti degli anni scorsi, ha bisogno di una forte cura dimagrante. L’arrivo di Unicredit preannuncia, come ogni sinergia e fusione, licenziamenti (del resto, il gigante Volkswagen ha appena annunciato 30mila esuberi).
Il governo può bloccare la sua quota, ma non può impedire per sempre la vendita, sulla quale anche l’opinione pubblica è convinta. Non è passato inosservato l’editoriale di Handelsblatt, principale quotidiano economico tedesco: “Unicredit sarebbe un buon partner, il governo non dovrebbe ostacolare l’acquisizione…”
UNICREDIT: AUMENTA POSIZIONE SU COMMERZBANK AL 21%, CHIESTO OK PER 29,9%
(LaPresse) - Coerentemente con quanto annunciato in data 11 settembre 2024, UniCredit ha presentato istanza regolamentare per l'acquisizione di una partecipazione superiore al 10% e fino al 29.9% in Commerzbank. E' quanto si legge in un comunicato. Nel frattempo, UniCredit ha sottoscritto in data odierna strumenti finanziari aventi ad oggetto una partecipazione pari a circa l'11,5% del capitale sociale di Commerzbank. Il relativo regolamento in azioni (physical settlement) può avvenire solo subordinatamente all'ottenimento delle relative autorizzazioni. La posizione complessiva di UniCredit, unitamente alla partecipazione del 9% circa comunicata in precedenza, pertanto ha raggiunto circa il 21%.
HANDELSBLATT DALLA PARTE DI UNICREDIT, 'SAREBBE UN BUON PARTNER'
(ANSA) - Unicredit "sarebbe un buon partner" e "proteggersi da un'acquisizione di Commerzbank fa più male che bene". E' 'tombale' il giudizio dell'Handelsblatt, affidato a un editoriale del suo corrispondente, Frank Wiebe, sulla partita. Il mercato tedesco è frammentato e "può prosperare solo nella dimensione europea".
"Chi sogna campioni bancari nazionali può solo dire: "Dream on!" Il governo tedesco non dovrebbe quindi ostacolare l'acquisizione della Commerzbank" aggiunge. "Le preoccupazioni tra la forza lavoro di Commerzbank sono comprensibili" non manca di sottolineare, "esiste anche il rischio di sovrapposizioni regionali e aziendali. Ma il punto è che i vantaggi superano gli svantaggi. Perché Commerzbank avrà una base economica più forte".
COMMERZBANK ALZA LA TESTA IN BORSA, +3%
(ANSA) - Unicredit prosegue la sua scalata, nonostante la levata di scudi del governo tedesco e Commerzbank in Borsa reagisce alzando la testa e passando da un calo del 2% a un guadagno del 3% a 15,76 euro. Intanto a Piazza Affari Unicredit cede l'1,87% a 37,28 euro.
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