PALLOTTA DIETRO LA ROMA BEFFATA DALLO ‘’SCEICCO’’ COI BUFFI?

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1. ROMA, SCEICCO ADDIO: QADDUMI NON VERSA I 50 MILIONI
Rosario Dimito per "Il Messaggero"

È ufficiale: Adnan Adel Aref Qaddumi non entra nella Roma calcio. Ma nessuna sorpresa, il copione era già scritto da tempo. As Roma SVP LLC «informa che il partner non ha consumato l'investimento, non c'è un accordo in atto per prorogare il termine per la chiusura della transazione, l'accordo preliminare deve essere considerato risolto».

Questa la nota diffusa ieri sera, alla scadenza del termine-ultimatum fissato il 24 febbraio scorso, entro il quale il personaggio della Giordania che dice di essere uno sceicco, avrebbe dovuto perfezionare l'operazione. Piuttosto per lui ora la situazione potrebbe farsi più pesante, visto che la procura di Roma l'ha iscritto nel registro degli indagati per il reato di aggiotaggio.

I PALETTI DELLA BANCA
Il bluff era scontato. Unicredit, partner degli americani nel club, ne era convinto sin da subito e lo ha detto abbastanza chiaramente Paolo Fiorentino nell'intervista al Messaggero. D'altro canto la verifica sulle quattro società riconducibili a Qaddumi (tre inattive e una in perdita di 797 euro con attività per 9 mila) e l'esame della Centrale rischi di Bankitalia che evidenzia una sofferenza di 4 mila euro per un debito non pagato alla Popolare di Spoleto, lasciavano presagire l'epilogo.

Ora ci dovrà essere un chiarimento tra Pallotta, socio assieme ai suoi alleati, con il 60% di Neep e Unicredit (40%) sul futuro immediato della As Roma. E questo confronto dovrebbe tenersi a breve, nei primi giorni della prossima settimana. Perchè da qui a giugno, c'è una necessità di cassa da colmare a tutti i costi.

Finora americani e banca hanno accordato finanziamenti-soci per 65 milioni che saranno assorbiti dall'aumento di capitale da 80 milioni. Ne restano, quindi da versare 15. Ma non bastano. Unicredit farà rapidamente i conti per stabilire se altri 50 milioni sono sufficienti per tenere in piedi una società che nei sei mesi finiti il 31 dicembre scorso, ha perso 26,1 milioni portando il patrimonio netto in rosso per 78,5 milioni.

Unicredit si è stancata di donare sangue. Finora ha sostenuto il club per evidenti considerazioni sociali e temendo conseguenze reputazionali. Ma i tempi sono quelli che sono, la stretta del credito costringe le banche a razionalizzare i soldi. Ecco perchè Fiorentino si siederà al tavolo con Pallotta mettendo bene in chiaro le condizioni: la banca potrebbe fare un ulteriore sforzo, ma a certe condizioni tassative, tra le quali l'impegno degli americani a fare gli azionisti di maggioranza.

Cioè a mettere i soldi che servono, anche perchè sin dall'inizio, come è scritto nel patto, Unicredit ha dichiarato di volersi diluire al 10%. E il patto gli consentiva di farlo già entro marzo 2012. Il tempo dunque è scaduto. Se gli americani non hanno le risorse dovranno trovare rinforzi seri nell'azionariato che mettano soldi veri. Non lo sceicco di Perugia.

2. LA NOTA UFFICIALE DELL'AS ROMA
"Facendo seguito al comunicato stampa pubblicato il 24 febbraio 2013 da AS Roma LLC SPV, come azionista di maggioranza di NEEP Roma Holding SpA con riferimento al contratto preliminare sottoscritto con lo sceicco Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi (il ‘Partner prospettico') per il suo coinvolgimento, diretto o indiretto, con il gruppo azionario che detiene la quota di controllo di NEEP Roma Holding SpA, e la scadenza fissata al 14 marzo 2013 per presentare l'intera somma utile al suo acquisto, AS Roma LLC SPV - anche sentita la Consob - informa che il potenziale partner non ha effettuato alcun investimento, non c'è accordo in atto per prorogare il termine per la chiusura della transazione e l'accordo preliminare con il partner potenziale deve essere considerato risolto."

 

AL QADDUMI FELPA AS ROMA lo sceicco e padovano foto mezzelani gmt QADDUMI