DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ…
ENEL, ESPOSTO ALLA CONSOB PER ANOMALIE INFORMATIVE
Acque agitate in vista dell’assemblea degli azionisti Enel, convocata per il prossimo 10 maggio. Ieri Andrea Zoppini, noto giurista romano, ha preso carta e penna e ha scritto una lettera alla Consob per segnalare anomalie informative sulle decisioni prese dai proxy in vista dell’assemblea dei soci Enel. Oltre alle liste presentate dal Mef e da Assogestioni, in assemblea ci sarà anche una terza lista presentata dal fondo Covalis, che mette in discussione le scelte del Ministero.
In questo contesto arriva la lettera di segnalazione alla Consob presentata da Zoppini. In proposito il Mef, interpellato sull’iniziativa, «pur precisando che non ha partecipato alla stessa, accoglie con favore tutte le azioni volte alla chiarezza e trasparenza». Negli ultimi anni la partecipazione alle assemblee, che quest’anno potrebbe risultare superiore, è sempre stata intorno al 70% degli azionisti.
ENEL, CHI VOTERÀ SCARONI PRESIDENTE?
Gianluca Zappa per https://www.startmag.it/economia/enel-chi-votera-scaroni-presidente/
Per quale ragione Paolo Scaroni ha sentito il bisogno di interpellare Andrea Zoppini, il super-avvocato romano con addentellati anche nelle banche e nelle istituzioni, e richiedergli un parere sulla propria indipendenza?
Il tema non è secondario nella baraonda che precede l’assemblea Enel del 10 maggio.
Molti gestori non possono per statuto votare come presidente un presidente che non sia una figura indipendente. La cosa vale anche per Assogestioni, che si trova così in una imbarazzante situazione: se i suoi consiglieri fossero eletti in Enel, potrebbero votare per Scaroni presidente?
Un voto di questo tipo sarebbe compatibile con i regolamenti Assogestioni, ma ancora di più con lo spirito di chi si propone come “cane da guardia” per conto dei mercati?
Che la situazione sia priva di precedenti lo dimostrano i pareri dei proxy advisor: Iss si è schierata con Assogestioni, Glass Lewis ha suggerito di votare Marco Mazzucchelli della lista Covalis come presidente, mentre Frontis è stata più drastica e ha dato come indicazione di votare sia Covalis sia Mazzucchelli per presidente.
Per Scaroni, probabilmente, non è la passeggiata di salute che preventivava. A scompaginare le carte, e non poco, è stata l’improvvisa uscita di scena di Stefano Donnarumma per il vertice di Enel (Giorgia Meloni lo voleva come amministratore delegato al posto di Francesco Starace), con cui Scaroni era certo di potere fare asse. Certezza che non c’è con Flavio Cattaneo, molto più arcigno nel marcare il proprio territorio ed evitare sconfinamenti.
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