
DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA…
Carlotta Scozzari per Dagospia
Piazza Affari, nell'ultima seduta della settimana finanziaria, riesce a chiudere la prima seduta positiva del mese di dicembre, con il Ftse a 18.124,39 punti, di nuovo al di sopra della barriera dei 18mila, in rialzo dello 0,73 per cento. Determinanti per imprimere la direzione positiva al listino milanese i dati sul mercato del lavoro statunitense, leggermente superiori alle attese, arrivati nel pomeriggio. "Alla luce dei dati - commenta Vincenzo Longo, esperto di Ig Markets - riteniamo che la probabilità di vedere un tapering della Fed (ossia uno stop all'iniezione di liquidità sui mercati, ndr) nel meeting del 17-18 dicembre si avvicinano al 50%. L'unica cosa che potrebbe costituire un ostacolo a una simile decisione - aggiunge Longo - rimane in questo momento l'incertezza legata al tetto del debito e allo shutdown che riporterà a gennaio prossimo i repubblicani e i democratici a confrontarsi tra di loro".
All'interno del Ftse Mib, ancora una seduta di passione per Mps (-2,98%), mentre la Fondazione prima socia è disposta a votare a favore dell'aumento di capitale da 3 miliardi all'assemblea di fine mese a patto però che sia spostato più in là nel tempo (il presidente Alessandro Profumo e l'amministratore delegato Fabrizio Viola vogliono chiudere l'operazione a gennaio). Al contrario, sempre all'interno del settore bancario, acquisti sul Banco Popolare (+2,72%) e su Mediobanca (+2,02%), così come - restando nel comparto finanziario - su Fondiaria-Sai, che ha guadagnato il 2,17 per cento.
In deciso progresso, nel ramo industriale, Buzzi Unicem, che ha preso il 3,54%, Prysmian (+2,76%), che ha beneficiato del giudizio "overweight" di Morgan Stanley ("sovrappesare il titolo") e Pirelli (+2,29 per cento). Bene anche Parmalat (+1,38%), che ha dimostrato così di non dare troppo peso al taglio degli obiettivi sui margini reddituali per la fine dell'anno.
Anche Saipem (+0,38%) è stata abbastanza indifferente alla notizia della conclusione da parte di Consob del procedimento avviato in luglio sul bilancio di 2012, con riferimento all'ipotesi di non conformità ai principi contabili, mentre resta aperta la verifica sull'operato degli amministratori per i conti 2013. Tra le peggiori performance del listino principale, oltre a Mps, da segnalare anche Autogrill (-1,91%) e Tod's (-1,71 per cento).
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