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Carlotta Scozzari per Dagospia
Piazza Affari ha firmato la migliore performance europea cavalcando per il secondo giorno consecutivo l'onda di rialzo del settore bancario. E così, mentre altrove molti operatori hanno approfittato della giornata di oggi per vendere e prendere profitto dopo il recente buon andamento delle Borse, a Milano l'indice Ftse Mib è balzato dell'1,3% posizionandosi a 20.144,96 punti, al di sopra dell'importante barriera psicologica collocata a 20mila punti. Nel corso della giornata, Piazza Affari si è anche riportata su livelli che non vedeva dall'estate del 2011.
All'interno dell'indice Ftse Mib, dopo il balzo di oltre il 7% di ieri, continua il rally di Bper, che oggi ha preso un altro 5,04% mentre proseguono le indiscrezioni circa una possibile integrazione con Popolare Etruria e Lazio (-1,18%, fuori dal Ftse Mib). Denaro anche su Popolare di Milano (+2,87%) e su Unicredit (+2,16%), mentre il Banco Popolare, dopo il balzo di oltre il 7% della vigilia, ha frenato (-1,02 per cento).
Proprio oggi è emerso che Ubs ha incrementato la propria partecipazione nel capitale del gruppo guidato da Pier Francesco Saviotti portandola al 3,844% dal 2,657 per cento. La banca di investimento svizzera, tra l'altro, insieme con Mediobanca, guida il consorzio di garanzia sull'aumento di capitale da 1,5 miliardi che l'istituto con base a Verona conta di chiudere entro aprile.
Per restare nel comparto finanziario, acquisti anche sulla società del risparmio amministrato Azimut (+3%) e sul gruppo assicurativo del Leone Generali (+2,23 per cento). Nel settore industriale, Pirelli è salita del 3,83% beneficiando anche della buona intonazione di Michelin sul listino di Parigi. L'unico altro titolo del Ftse in ribasso di oltre l'1%, oltre al Banco, è stato Gtech, che ha lasciato sul terreno l'1,07 per cento.
Al di fuori del Ftse Mib, in volata Rcs (+7,24%), mentre il mercato si interroga sulle possibili mosse dell'azionista Diego Della Valle, il giorno dopo dell'ennesimo scontro a distanza a suon di frecciatine e piccole malignità con il primo socio (attraverso la Fiat) del gruppo editoriale, John Elkann.
Sempre fuori dal listino, bene Salini Impregilo, che ha terminato in rialzo dell'1,8% sgonfiandosi parecchio nel finale di seduta, nel giorno in cui è stato annunciato il raggiungimento di un accordo di massima tra l'Autorità del Canale di Panama e il consorzio di costruzioni, partecipato dall'azienda italiana, per la prosecuzione dei lavori per l'infrastruttura.
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