PIAZZA AFFARI VOLA CON LE BANCHE (+2,4%), POSITIVE LE BORSE EUROPEE - SPREAD CALA A 451, EURO IN RIALZO - UNICREDIT ZOMPA DEL 13%, MA LA LIBIA POST-GHEDDAFI NON CI CREDE PIÙ: “RIDURREMO L’INVESTIMENTO DAL 4,9% AL 2,8%”. ENTRA IL FONDO AMERICANO CAPITAL RESEARCH COL 2,5% - ENDEMOL: ACCORDO SUL DEBITO CON 2/3 DEI CREDITORI. MEDIASET: RESTEREMO UNICO SOCIO INDUSTRIALE - FARMACISTI IN GUERRA CONTRO LE LIBERALIZAZZIONI - MARCEGAGLIA ANTI-MERKEL - APPLE LANCIA IBOOK 2…

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1 - BORSA, SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN DISCESA A 451,2 PUNTI BASE
(LaPresse)
- Chiusura in calo per lo spread tra Btp e Bund a 10 anni a 451,2 punti base. Il differenziale ha terminato ieri gli scambi a 463 punti. Il rendimento dei Btp decennali sul mercato secondario è al 6,37%.

2 - BORSA, LA GIORNATA: MILANO BRILLANTE CON BANCHE, GIÙ SNAM...
(LaPresse)
- Piazza Affari chiude in netto rialzo, trainata dai bancari dopo il successo delle aste di debito di Spagna e Francia. L'indice Ftse Mib sale del 2,45% a 15.651,99 punti e il Ftse All-Share avanza del 2,67% a 16.534,73 punti. Bene anche lo spread tra Btp e Bund a 10 anni, sceso nettamente sotto quota 460 punti. Madrid ha raccolto 6,6 miliardi di euro nell'asta di bond di oggi, molto di più di quanto inizialmente programmato, ovvero una cifra compresa tra 3,5 e 4,5 miliardi. L'interesse di bond a dieci anni è sceso al 5,4%, rispetto al 5,54% dell'ultima asta simile a dicembre.

La Francia ha collocato con successo complessivi 9,5 miliardi di euro in obbligazioni nella prima asta di debito a lungo termine dal taglio delle tripla A da parte di Standard & Poor's. I rendimenti dei buoni del Tesoro francesi sono tutti in calo e la domanda oscilla a seconda del titolo tra due volte e oltre tre volte l'offerta. Inoltre il numero delle richieste per i sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è calato la settimana scorsa a 352mila, il livello più basso da aprile 2008.

In questo contesto, chiusura positiva per le principali Borse europee. L'indice Ftse 100 di Londra sale dello 0,68% a 5.741,15 punti, il Dax di Francoforte avanza dello 0,97% a 6.416,26 punti e il Cac 40 di Parigi che mostra un incremento dell'1,96% a 3.328,94 punti. A Madrid, l'indice Ibex cresce del 2,17% a 8.603,8 punti.

A Milano brilla Unicredit, che balza del 12,9% a 3,36 euro. L'amministratore delegato, Federico Ghizzoni, ha detto ieri che le Fondazioni rimarranno "strategiche" nella Piazza Cordusio post aumento. Continua anche il rally della Popolare di Milano (+17,63% a 0,377 euro), dopo la nomina nei giorni scorsi a consigliere delegato di Piero Montani, gradito anche a Bankitalia. Salgono anche Banco Popolare (+13,81% a 1,022 euro), Mediobanca (+9,4% a 4,796 euro), Intesa Sanpaolo (+6,17% a 1,36 euro) e Ubi Banca (+6,22% a 3,176 euro). Un po' più indietro Banca Montepaschi (+3,5% a 0,2128 euro).

In luce la galassia Agnelli, con Fiat (+2,21% a 4,358 euro), Fiat Industrial (+4,97% a 7,81 euro) e la holding Exor (+3% a 17,5 euro). Tra gli industriali sopra la parità anche Finmeccanica (+0,53%) e Pirelli (+0,21%). In cauto rialzo Impregilo (+0,55% a 2,542 euro), che ha annunciato EcoRodovias, operatore autostradale e della logistica del Brasile di cui Impregilo International Infrastructures esercita il co-controllo, si è aggiudicata la gara per una concessione autostradale della durata di 25 anni in Brasile.

Maglia nera del paniere principale è Snam (-2,19% a 3,31 euro). La società soffre l'ipotesi nella bozza del decreto del governo sulle liberalizzazioni, che dovrebbe dettare i tempi per una separazione da Eni (+3,06% a 17,2 euro) a nei prossimi mesi. Acquisti invece su Mediaset (+3,18% a 2,204 euro), dopo l'annuncio da parte della casa di produzione televisiva Endemol di un accordo raggiunto sulla ristrutturazione del debito con più di due terzi dei creditori.

3 - EURO SI RAFFORZA A 1,2888 DOLLARI...
(LaPresse)
- L'euro si rafforza sul dollaro. La moneta unica è scambiata a quota 1,2888 dollari, dopo aver chiuso ieri a 1,2853 dollari.

4 - UNICREDIT: BANCA CENTRALE, NON È IL MOMENTO DI INVESTIRE ALL'ESTERO...
Finanza.com
- "Una decisione del Consiglio dei Ministri prevede di non contribuire in investimenti esteri". Lo ha dichiarato nel corso di un'intervista all'agenzia Reuters il Governatore della Banca centrale libica Saddeq Omar Elkaber. "Non è il momento di investire all'estero", ha detto ElKaber a proposito dell'investimento in Unicredit. "Parliamo di una riduzione della percentuale della banca centrale dal 4,9% al 2,8% ", ha detto Elkaber.

5 - UNICREDIT: CAPITAL RESEARCH DETIENE 2,5% DEL CAPITALE (CONSOB)...
Radiocor
- Capital research and management company sale oltre la soglia rilevante in Unicredit. Con un'operazione datata 12 gennaio, il gestore e' diventato titolare del 2,547% dell'istituto di credito che ha avviato il 9 gennaio una ricapitalizzazione da 7,5 miliardi. La quota, come riportato dalle comunicazioni Consob sulle partecipazioni rilevanti, e' detenuta da Capital Research in gestione discrezionale del risparmio.

6 - LIBERALIZZAZIONI: FEDERFARMA, DA DOMANI IN ASSEMBLEA, PRONTI A MISURE ESTREME
(Adnkronos/Adnkronos Salute)
- "Le farmacie italiane sono riunite da domani in assemblea per valutare le misure varate dal Consiglio dei ministri e il loro impatto sulle farmacie stesse". Lo annuncia una nota di Federfarma, Federazione nazionale unitaria dei titolari di farmacia italiani.

"Sulle misure il Governo non ha voluto confrontarsi con Federfarma - continua la nota - e, qualora gli interventi si rivelassero insostenibili, l'assemblea dovra' valutare le iniziative da porre in atto a difesa dell'efficienza e della capillarita' del servizio farmaceutico, che dai sondaggi risulta essere il servizio piu' apprezzato dagli italiani".

"Speriamo - dichiara Annarosa Racca, presidente di Federfarma - di non dover ricorrere a iniziative estreme a tutela del servizio e di non dover arrivare a forme di protesta che possano creare disagi ai cittadini. Se dovessimo farlo sara' solo per fare in modo che i cittadini possano continuare a contare su un servizio farmaceutico di qualita'".

7 - ENDEMOL: RAGGIUNTO ACCORDO CON CREDITORI SU RISTRUTTURAZIONE DEBITO...
(LaPresse) -
Accordo tra più dei due terzi dei finanziatori di Endemol sulla ristrutturazione del debito del gruppo. Ad annunciarlo in una nota è la stessa società attiva nel settore dell'intrattenimento televisivo. Nelle prossime settimane, si legge nel comunicato, Endemol e i propri finanziatori continueranno le consultazioni e lavoreranno per mettere a punto i documenti legali necessari per realizzare con successo la ristrutturazione.

A nome del management board, Marco Bassetti, presidente di Endemol, e Just Spee, cfo, hanno detto di essere "lieti che la maggioranza dei nostri finanziatori abbia concesso, in linea di principio, il proprio assenso ai termini di ristrutturazione commerciale proposti e che possiamo quindi ora affrontare la parte finale dell'intero processo. E' imminente la soluzione che permetterà a Endemol di acquisire una solida posizione finanziaria".

Secondo i due manager, "senza i vincoli di un oneroso assetto finanziario, saremo in grado di perseguire con entusiasmo gli obiettivi di crescita e costruire su quanto di solido il Gruppo è riuscito ad ottenere nel 2011 concentrandoci per sviluppare ulteriormente la strategia creativa che costituisce il fondamento delle nostre attività".

8 - ENDEMOL, MEDIASET: CON ACCORDO RESTIAMO UNICO SOCIO INDUSTRIALE...
(LaPresse) -
"L'accordo raggiunto per la ristrutturazione del debito Endemol scongiura definitivamente ogni ipotesi negativa sul futuro della società". E' quanto si legge in una nota di Mediaset. La soluzione annunciata oggi, prosegue il comunicato, "oltre a garantire un ritrovato equilibrio dell'assetto finanziario, non prevede la cessione della società a terzi e mantiene quindi Mediaset, pur in assenza di ulteriori impegni finanziari, nel ruolo di unico socio industriale del settore media con aperte tutte le opzioni relative al proprio ruolo futuro". Mediaset è socio di Endemol insieme con Goldman Sachs e il fondatore John De Mol.

9 - CRISI: MARCEGAGLIA, PIANO LIBERALIZZAZIONI BUONO MA MIGLIORABILE...
Radiocor
- 'Confindustria e' stata sempre a favore del processo di liberalizzazione', perche' porta a una riduzione delle tariffe, a una maggiore cre scita 'ovviamente - ha affermato la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia - se e' un processo serio, fatto bene e senza una logica punitiva'. Il disegno di legge sulla liberalizzazione, ha ricordato, sara' approvato domani dal consiglio dei Ministri e sul suo contenuto ha aggiunto Marcegaglia 'ci sono alcuni punti da cambiare, in merito per esempio a quello che riguarda le autostrade, ma secondo noi e' un testo che aiuta il mercato e che puo' dare al nostro paese nuovi strumenti di crescita'.

10 - CRISI: MARCEGAGLIA, INSOPPORTABILE L'ATTEGGIAMENTO DELLA MERKEL...
Radiocor
- 'E' una resistenza ingiustificabile quella della cancelliera tedesca Angela Merkel'. Lo ha affermato nel corso del suo intervento al convegno degli imprenditori di Aosta la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, la quale ha colto l'occasione per sottolineare che 'dopo tutto cio' che abbiamo fatto con manovre per 80 miliardi di euro, non e' comprensibile l'atteggiamento'. L'Italia, ha aggiunto, 'ha fatto la sua parte ed e' insopportabile la posizione della Germania'. Marcegaglia ha affermato che un'Europa che non aiuta e' destinata a morire: 'Magari moriamo prima noi, ma poi muore anche la Germania'.

11 - APPLE/ LANCIA IBOOK 2 PER SEMPLIFICARE CREAZIONE E-BOOK...
(TMNews)
- L'ultima novità di Apple si chiama iBook 2 e servirà a portare definitivamente l'iPad nelle scuole, alleggerendo le cartelle di studenti e insegnanti. Il servizio, presentato questa mattina al museo Guggenheim di New York, promette di semplificare la pubblicazione di testi e libri in formato elettronico. E' il risultato della collaborazione tra l'azienda di Cupertino e gli editori Pearson PLC, McGraw-Hill e Houghton Muffin Harcourt.

Il nuovo servizio, disponibile da oggi come applicazione gratuita, punta a incoraggiare gli editori ad aumentare il numero di volumi disponibili per iPad. Non solo. L'azienda californiana si rivolge anche a studenti e insegnanti, offrendo la possibilità di creare testi e altro materiale didattico in formato elettronico per rendere più coinvolgenti le lezioni. "Ci sono già 1,5 milioni di iPad in uso nelle scuole", ha detto Phil Schiller, responsabile marketing di Apple. "I nuovi testi scolastici partiranno da 14,99 dollari e saranno disponibili per ogni materia e ogni livello". "Gli insegnanti hanno bisogno di aiuto", ha aggiunto Schiller, "e Apple è pronta a dare il suo contributo".

La rivoluzione nel mondo dell'educazione sempra dunque alle porte. Rimane soltanto un problema: il prezzo. Non tutte le scuole, infatti, possono permettersi di spendere 499 dollari per acquistare a ogni studente la versione base della tavoletta Apple. Per risolvere il problema - come spiega Bethlam Forsa, responsabile dello sviluppo per Houghton - "bisogna assicurare gli acquirenti che il risparmio dei libri elettronici su quelli cartacei giustifica l'investimento iniziale nel tablet". "E' ancora presto per stabilire se l'iPad ha favorito l'educazione", ha aggiunto Bill Rieders, vicepresidente esecutivo dell'editore scolastico Cengage Learning. "Il verdetto finale deve ancora arrivare".

 

FEDERICO GHIZZONI ENDEMOLMARCO BASSETTI E LUDOVICA ANDREONI MARCEGAGLIA REGINA ANGELA MERKEL IPADS