1. IL PRESIDENTE DELLA FERRARI CHE PRENDERÀ IL POSTO DI LUCA SI CHIAMA JOHN ELKANN 2. SI AVVERA IL PIANO “DIVIDI ET IMPERA” DI SERGIO MARCHIONNE: LA JUVENTUS NELLA MANI DI ANDREA AGNELLI E IL VOLANTE DEL CAVALLINO RAMPANTE AD ELKANN (E LAPO S’INCAZZA) 3. GLI AVVOCATI DI MONTEZEMOLO DA MESI STANNO TRATTANDO CON TORINO LA BUONUSCITA E L’INDISCREZIONE VUOLE CHE SIA UNA CIFRA MONSTRE, 500 MILIONI, SPARATA DA BELLICAPELLI NELLA CONVINZIONE DI AVERE AVUTO ACCESSO, NELLA SUA LUNGA ESPERIENZA AL SERVIZIO DEGLI AGNELLI, A CHISSÀ QUALI GRANDI E DELICATI SEGRETI E SCHELETRI 4. OLTRE I DISASTRI SPORTIVI, LA ROTTURA È MATURATA NEL CORSO DELL’ESTATE DURANTE TRE INCONTRI: MARPIONNE VUOLE FERRARI NEL GRUPPO FCA, IN USA E’ IL MARCHIO PIÙ CONOSCIUTO 5. MONTEZUMA INVECE SI È SEMPRE OPPOSTO RIPETENDO CHE FERRARI È FATTA DI ‘’EMOZIONI’’, NON È UNA QUALSIASI MACCHINA DI LUSSO, COME MASERATI O, PEGGIO, UN’ALFA ROMEO

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DAGOREPORT

 

MARCHIONNE MONTEZEMOLO YAKI ELKANN MARCHIONNE MONTEZEMOLO YAKI ELKANN

Nel disegni di Marchionne c’è una Ferrari parte integrante della Fiat e presieduta da John Elkann, mentre nei disegni di Luca Cordero di Montezemolo c’è beccarsi una buonuscita-monstre da 500 milioni. Quali di questi progetti si avvereranno è facile a dirsi: i primi.

 

Montezemolo e Marchionne zona rimozione da l\'UnitàMontezemolo e Marchionne zona rimozione da l\'Unità

La rottura ai vertici di Maranello che ieri Marpionne ha messo tranquillamente in piazza è maturata nel corso dell’estate durante tre incontri (uno a Torino) che il manager dal pulloverino inforforato ha avuto con Luchino di Monteprezzemolo.

 

L’ingegnere italo-canadese ha in mente da tempo una Ferrari più integrata nel gruppo Fiat, nella convinzione che negli Stati Uniti, il marchio con il Cavallino Rampante è il più conosciuto e celebrato.

 

MARCHIONNE MONTEZEMOLOMARCHIONNE MONTEZEMOLO

Montezuma invece si è sempre opposto a una maggiore integrazione, ripetendo come uno mantra che Ferrari è fatta di ‘’emozioni’’, non è una qualsiasi macchina di lusso, non può diventare il semplice segmento “alto” del gruppo come un’altra Maserati o, peggio, come un’Alfa Romeo.

 

Questa linea però è uscita sconfitta anche perché Montezemolo ha perso da tempo – più precisamente dal giorno che è scomparsa Suni Agnelli - la sponda della famiglia Agnelli-Elkann.

luca Cordero di Montezemolo con Susanna Agnell luca Cordero di Montezemolo con Susanna Agnell

 

Gli addetti ai livori della corte torinese, ad esser precisi, ricordano bene che fin dall’estate del 2007 Kaki Elkann mal sopporta di sentirsi dire dal Montepariolo: “spostati ragazzino”. Successe quell’estate che andò in scena la presentazione al Quirinale della nuova Cinquecento a Giorgio Napolitano, in cui l’allora presidente della Fiat, Montezemolo, trattò appunto con evidente sufficienza il vicepresidente John Elkann. Gli anni sono passati e “il ragazzino” è cresciuto parecchio, non solo di grado. E alla festa per i suoi 10 anni di matrimonio non ha manco invitato Montezemolo.

NAPOLITANO CON MONTEZEMOLO E MARCHIONNE FOTO REPUBBLICA jpegNAPOLITANO CON MONTEZEMOLO E MARCHIONNE FOTO REPUBBLICA jpeg

 

Il segno che la partita era finita è arrivato ai primi di agosto, quando si è visto che il nome di Montezemolo era stato cassato dal consiglio di amministrazione del nuovo gruppo Fca.

 

MARCHIONNE E CORDERO DI MONTEZEMOLOMARCHIONNE E CORDERO DI MONTEZEMOLO

C’era però una sorta di patto tra gentiluomini a non far fuori brutalmente il presidente della Ferrari, dandogli il tempo di incamerare la nuova poltrona in Alitalia e di dimettersi autonomamente da Maranello. Ma quell’annuncio (“Ho presentato al consiglio di amministrazione la mia disponibilità a rimanere per tre anni), è risuonato come una richiesta di buonuscita.

 

Marchionne John Elkann e Luca Cordero di Montezemolo Marchionne John Elkann e Luca Cordero di Montezemolo

E Marpionne s’è incazzato: “Ferrari è una controllata da Fiat. Noi abbiamo il 90 per cento, il restante 10 per cento è di Piero Ferrari”. Ergo: non sei tu a decidere.

 

Probabilmente all’accelerazione non è estranea la trattativa degli avvocati di Montezemolo con Torino per girare i tacchi. Si parla di una cifra monstre di buonuscita da 500 milioni, sparata da Montezemolo nella convinzione di avere avuto accesso, nella sua lunga esperienza al servizio degli Agnelli, a chissà quali grandi e delicati segreti.

Pieragaetano Marchetti e Luca Cordero di Montezemolo a colloquio Pieragaetano Marchetti e Luca Cordero di Montezemolo a colloquio

 

In ogni caso Montezemolo non andrà certo via con quattro spiccioli perché ha tre anni di contratto con Ferrari. Anche se negli ultimi tempi è sembrato più intento a far cassa, con la vendita delle ville in Costa Azzurra e a Capri.

 

Berlusconi Marchionne Montezemolo John ElkannBerlusconi Marchionne Montezemolo John Elkann

Al suo posto dunque Marchionne vuole che vada Kaki Elkann. in quella che gli sembra una rappresentazione anche logica delle passioni di famiglia. Avere il giovane Elkann alla Ferrari e Andrea Agnelli alla Juventus gli sembra la soluzione perfetta per comandare sul gruppo senza “ragazzini” intorno.

 

Montezemolo Marchionne e john Elkann lasciano palazzo chigiMontezemolo Marchionne e john Elkann lasciano palazzo chigi

L’idea non piace però a un altro ragazzino, Lapo Elkann, che da tempo sogna lo sbarco in Ferrari e anche nel corso dell’ultima festa di famiglia per i dieci anni di matrimonio di Elkann-Borromeo ha pressato un po’ di parenti utilizzando l’argomento secondo il quale “è meglio che John resti concentrato sulla presidenza di Fiat”.

 

Ma alla fine sono in molti a scommettere che andrà esattamente come vuole Marchionne