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Marco Mensurati per "la Repubblica"
Doveva essere una rivoluzione, è stata una disfatta. Ci avevano messo la faccia i giovani John Elkann e James Murdoch, ma alla fine l´unico a sorridere è stato il vecchio Ecclestone. Sempre lui. L´elogio funebre per la scalata alla Formula 1 della Sky-Exor, il progetto più ambizioso ed effimero della storia della Formula 1 - più ambizioso ed effimero persino della Fota (la recentemente defunta "Lega Calcio del Circus") - l´ha pronunciato Luca Montezemolo durante una cena natalizia: «Sì, quel progetto può dirsi definitivamente affossato», ha detto il numero uno della Ferrari, tagliando corto.
E pensare che nemmeno nove mesi fa, era stato proprio un entusiasta Montezemolo a cavalcare l´onda lunga dell´ingresso in scena di Sky-Exor, ipotizzando un futuro in stile Nba (più potere ai team, meno agli organizzatori) per la Formula 1. Come tutti sanno, il Concorde agreement, il contratto fulcro della F1, quello che lega i team a Ecclestone, è in scadenza proprio in questi mesi, e Montezemolo - secondo qualcuno addirittura ispiratore dell´iniziativa - cercò di sfruttare la buona volontà dei due rampolli per strappare condizioni migliori per il rinnovo e rovesciare finalmente il rapporto di forze nella F1.
Tentativo fallito, però: lo scaltro Bernie non credette nemmeno per un minuto che la cosa potesse davvero andare in porto. Poi, c´è stato lo scandalo News of the world che ha fatto il resto, travolgendo l´impero del magnate australiano e tutti i progetti ad esso collegati tra i quali - come confermato informalmente da fonti vicine ad Exor - quello relativo alla F1.
E così a Montezemolo non è restato altro da fare che arrendersi nuovamente all´evidenza che la Formula 1 è roba di Ecclestone e che gli altri non possono fare altro che raccogliere le briciole (per quanto grosse, nel caso della Ferrari). Avvantaggiata, da questo punto di vista, dall´aver abbandonato per tempo la zatterona traballante della Fota, da lei stessa voluta nel già lontanissimo 2009, la Ferrari si è così incontrata da sola, senza team zavorra al fianco, con Ecclestone per avviare una trattativa.
Che a questo punto sembra destinata a chiudersi nel giro di un paio di mesi. Con grande giovamento della Ferrari che essendo l´attore principale dello spettacolo si troverebbe riempita di soldi; e di Bernie Ecclestone che una volta chiuso con il team di Maranello sarebbe nella condizione di poter strangolare gli altri team.
A questo punto insomma è solo una questione di numeri: quanto costerà a Bernie l´accordo con la Ferrari? Stando alle indiscrezioni, il manager inglese avrebbe previsto un budget annuo da destinare ai team di sette-ottocento milioni di dollari. Di cui a Maranello finirebbe un po´ meno della metà . C´è addirittura chi sostiene che un accordo di massima sia già stato trovato. Ma le indiscrezioni che girano durante le trattative vanno sempre prese con cautela. Soprattutto in Formula 1.
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