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Dal "Corriere della Sera"
Nella scelta di Enrico Tommaso Cucchiani, a consigliere delegato di Intesa SanPaolo, non ci sono stati nè vincitori nè vinti e «non c'è stata resa da parte di qualcuno, ma la convergenza di tutti sul nome». A due giorni dalla fumata bianca per il nuovo amministratore delegato, il presidente del Consiglio di Sorveglianza di Ca' de' Sass, Giovanni Bazoli torna a parlare di come si è arrivati alla nomina del manager di Allianz che è andato a riempire la casella lasciata vuota dal Corrado Passera, approdato nel governo Monti come ministro allo Sviluppo.
Il professore, a margine di un incontro dell'Associazione degli Artigiani di Brescia, non fa accenni all'organizzazione della governance, dopo l'arrivo di Cucchiani (che dal 22 dicembre entrerà nel gruppo) e anzi precisa di non voler parlare di altro se non del fatto di aver passato «un brutto giorno, di profonda insoddisfazione per quanto letto sulla stampa» che ha fornito, a suo dire, «un'interpretazione sbagliata».
à un Bazoli contrariato che sottolinea, come il suo sfogo, sia da considerare «un dato psicologico e morale» perché «non è giusto» quel che è stato interpretato. Il banchiere ribadisce, quindi, che sulla scelta del nuovo amministratore delegato «si è concordata la soluzione migliore per la nostra banca, per la quale si cercava un manager di esperienza internazionale».
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