DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
1. BORSA: CHIUDE POSITIVA DOPO SEDUTA INCOLORE IN ATTESA FED, FTSE MIB +0,14%
Radiocor - Con un piccolo colpo di coda sul finale chiudono positive le Borse europee e Milano, in una giornata incolore in cui per buona parte della seduta hanno prevalso le prese di beneficio dopo i recenti rialzi e la cautela in vista della riunione della Fed della prossima settimana (17-18 settembre) in cui sara' presa l'attesa decisione sulla riduzione degli stimoli monetari. Cosi', a Milano il Ftse Mib chiude in rialzo dello 0,14% e il Ftse All Share dello 0,17%.
Il bilancio della settimana e' di +4% per il Ftse Mib e +3,7%% per il Ftse All Share. Segno piu' conquistato nelle ultime battute anche per il resto d'Europa, con Francoforte a +0,18%, Parigi a +0,2%. Si conferma in rialzo lo spread che in chiusura e' oltre i 260 punti base a 264 sui massimi da inizio agosto: i pericoli per l'Italia che derivano dall'instabilita' politica sono stati sottolineati oggi anche dal commissario Ue per gli affari economici Olli Rehn e il mercato mercoledi' prossimo g uardera' alla Giunta del Senato che dovra' votare sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore e alle minacce di crisi di Governo.
A Piazza Affari un altro balzo per Mediaset salita oggi del 3,73% a 3,392 euro, grazie al giudizio positivo di Nomura. Il titolo dall'inizio dell'anno ha quasi raddoppiato il suo valore (+97%) a fronte di un rialzo del Ftse Mib del 7,8%. In coda al listino Telecom Italia (-1,3%), altro titolo molto volatile in questo periodo in attesa del piano del 19 settembre e delle trattative tra Telefonica e gli altri soci Telco per il riassetto azionario. Nell'incertezza del momento, preoccupa la possibilita' di downgrade sul debito.
Male anche Fiat (-1,44%) che nel corso della seduta ha perso fino al 3% dopo che Marchionne ha raffreddato gli entusiasmi sull'accordo con Veba per l'acquisto delle minorities Chrysler. Ritraccia Camfin (-4,43% a 0,8305) dopo il balzo della vigilia seguito alla revisione dei termini dell'Opa da parte della Consob. Sul merca to valutario l'euro tratta a 1,3272 dollari (1,313 ieri) e 131,79 yen (da 132). Dollaro/yen a 99,29 (da 99,147). Il petrolio e' in calo dello 0,77% a 107,76 dollari al barile.
La settimana dunque si chiude all'insegna dell'attesa: da una parte l'attesa per la riunione della Fed e per le decision i in arrivo sul piano di sostegno all'economia (il 66% dei 47 economisti intervistati dal Wall Street Journal si aspetta una riduzione del piano di acquisto titoli, attualmente pari a 85 miliardi di dollari al mese). Dall'altra, per l'Italia, l'attesa che si esca da questa ormai costante situazione di emergenza politica, che alimenta l'instabilita' e fa temere la caduta dell'esecutivo.
Mercoledi' la riunione della Giunta del Senato decidera' sulla decadenza dalla carica di senatore di Silvio Berlusconi, dopodiche' si capira' quali sono le intenzioni del Pdl, attualmente al Governo insieme al Pd. A Milano ancora una giornata sugli scudi per Mediaset (+3,73% a 3,392 euro), che oggi trae spunto per salire dall'upgrade di Nomura, che ha alzato il giudizio da reduce a neutral e il target price da 2 a 3,3 euro.
Acquisti su A2a (+2,03%) dopo la notizia di un incontro a Roma in settimana tra il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato con i vertici delle ex municipalizzate, tra cui A2a, per analizzare le prospettive del settore. Realizzi invece sulla ex municipalizzata di Monza e Como Acsm-Agam (-5,02%) salita del 40% nell'ultimo mese sulle attese per aggregazioni con altre utility, in calo anche Hera (-0,86%).
Tra gli altri segni positivi nel listino principale, Enel Green Power (+0,97%) ed Enel (+0,29%) dopo che Ubs ha inserito il titolo nella lista delle migliori utility su cui puntare. Gtech invece (+0,05%) non approfitta dell'annuncio di un contratto tra la controllata Spielo International Uk con Hcl Technologies per la fornitura di servizi tecnici in precedenza gestiti internamente. Bene Pirelli (+1,12%), St (+0,66%) e Luxottica (+1,37%). In calo i bancari con l'eccezione di Mps che sale dell'1,07%. Perdono terreno Bper (-2,01%) titolo peggiore del Ftse Mib, Ubi Banca (-0,48%), Intesa Sanpaolo (-0,43%), Bpm (-0,98%), Mediobanca (-0,6%) e Banco Popolare (-0,18%).
Male Autogrill (-1,08%) che risente del giudizio degli analisti del Credit S uisse che hanno abbassato il giudizio a neutral, pur alzando il target price da 10,2 a 12 euro. Sono scattate le vendite su Fiat (-1,44%), che era gia' debole e che e' arrivata a perdere il 3%, dopo le parole di Sergio Marchionne che ha detto che un accordo con Veba per l'acquisto del 41,5% di Chrysler. Fuori dal listino principale, positiva Ti Media (+3,72%) dopo il perfezionamento della vendita del 51% di Mtv a Viacom che detiene ora il 100%.
2. DEFICIT: SACCOMANNI, FAREMO DI TUTTO PER RISPETTARE 3%, E BASTERA'
Radiocor - 'Non e' in discussione l'obiettivo di stare sotto il 3%, faremo di tutto per rispettare questo impegno, come dice un mio illustre amico: credetemi, sara' sufficiente'. Citando Mario Draghi il ministro dell'economia Fabrizio Saccomanni torna a ribadire che l'obiettivo di un deficit/pil sotto il 3% resta il faro della politica economica del governo.
3. DEFICIT: LETTA, CI SONO CONDIZIONI PERCHE' NON SI SFORI IL 3%
Radiocor - 'Ci sono tutte le condizioni perche' non si sfori il tetto del 3%' del rapporto tra deficit e Pil'. Lo ha detto il presidente del consiglio, Enrico Letta, a margine di una visita dei cantieri dell'Expo 2015. 'Terremo i conti sotto il 3%', ha ribadito Letta, che ha detto di 'non essere preoccupato' per la stabilita'' del Governo. 'Sono convinto che se siamo tutti all'altezza della sfida, questo non accadra'', facendo riferimento alla possibilita' di una crisi.
4. PARMALAT: LUNEDI' CDA SU OPERAZIONE LACTEOS IN BRASILE
Radiocor - Il dossier Lacteos arriva sul tavolo del cda di Parmalat. Lunedi' prossimo, secondo quanto risulta a Radiocor, si riunira' il board della soci eta' di Collecchio per fare il punto sull'operazione e valutare se esistano le condizioni per portare avanti una trattativa per l'acquisto della societa' brasiliana che, fra le altre cose, detiene ancora il marchio Parmalat nel Paese latinoamericano. Lacteos e' attualmente in forte difficolta' finanziaria e, a fine agosto, l'adunanza dei creditori aveva deciso di attendere fino al 30 settembre prima di prendere qualsiasi decisione riguardo il recupero dei crediti in vista di una possibile offerta che era attesa in Brasile entro meta' settembre.
5. FIAT, MARCHIONNE: MODELLI ALFA CI SONO, POSSIBILE IPO CHRYSLER IN 2014
(LaPresse) - "I modelli Alfa Romeo ci sono, li annunceremo al momento opportuno". Lo ha assicurato l'a.d. Fiat, Sergio Marchionne, rispondendo ai giornalisti, a margine di un evento al Comune di Torino in occasione della firma del protocollo d'intesa per il restauro del Faro della Vittoria, monumento donato alla città nel 1928 dalla famiglia Agnelli.
All'evento ha partecipato, oltre al sindaco di Torino, Piero Fassino, anche il presidente del Lingotto, John Elkann, che ha dichiarato che con l'investimento da 1 miliardo annunciato su Mirafiori "Fiat-Chrysler conferma l'impegno che abbiamo preso alcuni mesi fa con le persone che lavorano" nel sito torinese. Elkann ha confermato il suo appoggio al manager italo-canadese. "Stiamo andando nella direzione giusta", ha affermato, precisando che La strategia che Sergio Marchionne ha delineato puntando su segmenti ad alto valore aggiunto, sta dando i primi frutti".
Marchionne, rispondendo ai giornalisti a margine della cerimonia, ha confermato che l'accordo con il fondo Veba per rilevare il restante 41,5% di Chrysler è ancora lontano. "Le posizioni - ha spiegato - non si sono avvicinate, ma le trattative continuano". E ironizzando con i giornalisti ha detto: "Veba vuole 5 miliardi di dollari? Che comprino un biglietto della lotteria". Intanto si avvicina la data per la quotazione di Auburn Hills in Borsa. "Tecnicamente - ha spiegato Marchionne - l'Ipo di Chrysler è possibile entro fine anno, ma per i mercati sarebbe più probabile nel primo trimestre del 2014".
"L'iter Sec - ha aggiunto-. Non è ancora partito, stiamo finalizzando il documento da presentare entro la fine del mese". Nel frattempo il debutto di Cnh Industrial, il gruppo nato dalla fusione tra Fiat Industrial e Cnh, debutterà in borsa con tutta probabilità "l'ultimo lunedì del mese", ovvero il 30 settembre.
Sul mercato dell'auto l'a.d. del Lingotto, che ha confermato di non essere andato al Salone di Francoforte per "impegni di lavoro", rimane pessimista. "Il mercato dell'anno prossimo - ha aggiunto Marchionne - non lo vedo in grandissimo miglioramento a livello europeo, certamente quello italiano non sarà granché".
Prima della firma sul documento per la restaurazione del monumento torinese, Fassino si è incontrato per la prima volta con i vertici del Lingotto dall'annuncio dell'investimento su Mirafiori. Nel corso del suo intervento il sindaco ha espresso "soddisfazione" per l'impegno manifestato da Fiat, aggiungendo che "questa città non ha mai creduto ai profeti di sventura, ma ha creduto e crede nella presenza a Torino del suo principale attore economico".
6. TELECOM: CATANIA SI DIMETTE DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Radiocor - Telecom Italia comunica che Elio Cosimo Catania ha rassegnato in data odierna le proprie dimissioni dalla carica di consigliere di ammin istrazione della societa'. Nella lettera di dimissioni Catania ha precisato di aver assunto la decisione di rinunciare all'incarico 'al fine di consentire un sereno svolgimento delle attivita' del Consiglio, in una fase cosi' complessa per l'azienda, e del lavoro degli inquirenti, nel ribadire la piena correttezza dei miei comportamenti'. Catania si qualificava come Consigliere indipendente, sedeva nel Comitato Esecutivo ed era Presidente del Comitato per il controllo e i rischi e del Comitato per le nomine e la remunerazione.
7. BANCA IMI: DA MARTEDI' NUOVI BOND RETAIL IN CORONE NORVEGESI E DOLLARI
Corrado Poggi per Radiocor - Banca Imi lancia una nuova offerta di obbligazioni in valuta straniera dedicata alla clientela retail. Secondo quanto risulta a Radiocor, la documentazione relativa all'emissione di bond a tasso fisso in corone norvegesi e dollari americani e' gia' stata presentata presso la Consob e i titoli saranno acquistabili da martedi', giorno in cui le obbligazioni inizieranno a essere quotate sul Mot di Borsa Italiana e su Euro Tlx. I bond in corone norvegesi avranno una durata di 4 anni e pagheranno una cedola lorda del 4,35% (3,48% quella netta) mentre i bond in dollari avranno una vita piu' lunga, di 6 anni, e frutteranno un coupon annuale lordo del 4,5% (3,6% netto). Il taglio minimo e' rispettivamente di 15mila corone norvegesi, circa 1.400 euro, e di 2mila dollari americani.
Immobiliare: Fabrica vince gara per fondo da 1 mld con Cassa Forense
Radiocor - La Cassa Forense ha scelto la societa' di gestione del risparmio a cui affidare la gestione di un fondo immobiliare da un miliardo di euro. Il vincitore, secondo quanto risulta a Radiocor, e' Fabrica Immobiliare sgr, la societa' partecipata dal gruppo Caltagirone e da Mps. L'assegnazione, per il momento, e' provvisoria e attende ancora l'ufficializzazione che comunque dovrebbe arrivare a breve. Fabrica l'ha spuntata su diverse altre sgr fra cui Investire Immobiliare (classificatasi seconda) e Prelios sgr (terza).
8. BTP: IV TRIMESTRE LEGGERO PER IL TESORO, BTP ITALIA ATTESO A OTTOBRE
Radiocor - Il Tesoro italiano si appresta ad affrontare l'ultimo trimestre del 2013 sul fronte dell'emissioni con molto fieno in cascina e e la prospettiva di un sostanziale taglio del costo del debito rispetto al 2012. Secondo le stime degli operatori interpellati da Radiocor, infatti, il Tesoro ha completato finora circa il 77% del programma di emissioni sul medio e lungo termine per il 2013 e negli ultimi tre mesi dell'anno dovrebbe collocare BTp e CcTeu per poco piu' di 50 miliardi di euro.
Poche saranno le novita': un nuovo CTz e sicuramente la seconda emissione 2013 del BTp Italia che il mercato si attende per il mese di ottobre. 'Il programma di emissioni del Tesoro - dice un operatore - e' in fase molto avanzata, come ormai abituale per il Tesoro negli ultimi anni'. Finora sono stati emessi bond a medio e lungo termine per 190 miliardi di euro a fronte dei 245 miliardi che si attendono a fine anno, anche se non si puo' escludere che il ministero ritocchi al rialzo questa cifra: 'Se le condizioni di mercato renderanno l'operazione vantaggiosa - afferma un operatore - e' possibile che il Tesoro voglia anticipare al 2013 una parte del funding del 2014'.
Al momento la situazione di mercato sembrerebbe favorire questa ipotesi. Malgrado l'aumento dei tassi nelle ultime settimane, i rendimenti sui titoli di Stato italiani restano su livelli bassi e, inoltre, il Tesoro puo' contare su una base positiva: il 2013, infatti, si avvia a chiudersi con un bilancio molto lusinghiero in termini di costo di emissioni. Ad oggi il tasso medio riscontrato all'emissione per tutti i titoli collocati finora dal Tesoro si attesta al 2,16%, ben sotto il 3,41% medio con cui e' andato in archivio il 2012. Visto il volume di emissioni gia' collocato, e' improbabile che i costi lievitino di molto da qui a fine anno, anche nel caso in cui si dovesse registrare un rialzo sensibile dei tassi italiani.
9. DEBITO PA: BANKITALIA, A LUGLIO CALA A 2.072,9 MILIARDI
Radiocor - Il debito delle Amministrazioni pubbliche e' diminuito a luglio di 2,3 miliardi rispetto al mese precedente risultando pari a 2.072,9 miliardi. Lo comunica la Banca d'Italia con il supplemento al bollettino statistico di finanza publica. La riduzione - si fa notare - e' riconducibile al significativo decremento (8,1 miliardi) delle disponibilita' liquide del Tesoro che ha piu' che compensato il fabbisogno del mese (5,5 miliardi).
Nel mese di luglio la quota di competenza dell'Italia dei prestiti erogati dall'EFSF ai paesi in difficolta' dell'area dell'euro e' stimabile in 0,5 miliardi (complessivamente tale quota ha raggiunto 32,7 miliardi). Nei primi sette mesi dell'anno l'incremento del debito (84,2 miliardi) riflette principalmente il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (50,0 miliardi) e l'aumento delle disponibilita' liquide del Tesoro (33,8 miliardi).
Sul fabbisogno ha inciso per 8,7 miliardi il sostegno ai paesi dell'area dell'euro in difficolta' (comprendente la quota di competenza dell'Italia dei prestiti erogati dall'European Financial Stability Facility - EFSF - pari a 5,8 miliardi e il versamento effettuato in aprile della terza tranche per la sottoscrizione del capitale dell'European Stability Mechanism - ESM - per 2,9 miliardi). Tale sostegno complessivamente ha raggiunto 51,3 miliardi.
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