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Nicola Porro per Il Giornale
Zuppa estiva e godereccia per il week end più lungo della finanza italiana. Nel triangolo della morte cafonal, come la definerebbe Dagospia, che va da Capalbio, Manciano e Porto Ercole si confrontano i giovanotti, si fa per dire, dell'economia italiana. Tutti legati da un filo rosso: la grande contesa per il controllo del gruppo Impregilo, che vede contrapposti il silenzioso e secretive Gavio e il romano Salini.
Carlo Puri Negri invita per i suoi sessant'anni una pattuglia di milanesi in trasferta. Super organizzazione per l'inventore di Pirelli Re che ha invitato tutto il giro della Milano bene: da Tronchetti a Pirelli. Non dovrebbe mancare Domenico Siniscalco, l'uomo che indirettamente sta dando una mano ai romanissimi Salini nella battaglia contro Gavio, ovviamente Jacaranda Falck, che lì è di casa, e i romani Braghetti Peretti. La regola d'oro è però chiara: niente politici a casa Puri. Un eccezione si dovrà pur fare per Melania Rizzoli ed Angelo, a cui però la storia perdona i peccatucci parlamentari.
Più romana è politica la cenetta di Chicco Testa a pochi chilometri di distanza. Giornalisti e la new entry del cda Rai, Luisa Todini (azionista di minoranza della Salini di cui sopra). E terza e ultima meta di questo tour de force del presenzialismo italiano è il pranzo di Manuela Da Rin, la moglie del super avvocato di Bonelli Erede Pappalardo, Roberto Cera. Sulla spiaggia della Giannella ci si aspetta una buona fetta del generone romano. A proposito Cera è l'avvocato di Salini.
La domanda che tutti si fanno è come finirà la battaglia tra Salini e Gavio per il controllo dell'Impregilo. L'assemblea per scalzare il consiglio di amministrazione, oggi controllato dalla famiglia piemontese, si terrà martedì. I partecipanti al tour de force capalbiese non hanno dubbi. Salini ce l'ha fatta. Impregilo è sua. Mediobanca e Unicredit sconfitti. Secondo il tam tam marino il gruppo di costruzioni romano ha in tasca il due per cento in più in assemblea. Tanto basta per revocare il consiglio di amministrazione e piazzare la coppia Costamagna e Salini ai vertici.
Da Alessandria (dove in realtà proprio oggi si tiene un altro festone molto understatment ma con la bellezza di tre ministri in pole position) i Gavio però promettono di dare battaglia. Possono perdere il controllo del consiglio, ma non hanno alcuna intenzione di perdere i 500 milioni circa investiti (tra aumenti di capitale e acquisti di pacchetti di azione)nel gruppo di costruzioni.
Le banche stanno facendo quattro calcoli su quanto vale il regalo fatto da Mario Draghi con le sue decisioni di giovedì scorso. Il governatore della banca centrale ha infatti abbassato di 0.25 per cento il costo del finanziamento a tre anni concesso generosamente agli istituti di credito europei tra novembre del 2011 e febbraio del 2012.
A trarne maggiori benefici sarà Intesa San Paolo di Cucchiani che grazie a Draghi risparmierà 90 milioni di euro all'anno in interessi passivi. 65 milioni è il risparmio per Unicredit, 30 per Ubi, 33 per Banco Popolare. Segue Mediobanca che aveva chiesto in prestito 7,5 miliardi di euro e dunque avrà un conto interessi allegerito di quasi 19 milioni. Per Bpm si tratta di 15,25 milioni. Peanuts si potrebbe pensare per momenti di crisi come questo, ma che comunque danno una piccola boccata d'ossigeno.
PS- Luglio rischia di essere un mese micidiale per i vertici di Finmeccanica. Da giorni gira l'indiscrezione che la Procura di Napoli (ma non solo) avrebbe già richiesto una serie di mandati di arresto per le questioni giudiziarie del gruppo già aperte da tempo.
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