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Giacomo Galeazzi per La Stampa
Francesco intende snellire la Curia. «I tempi non saranno brevi; si valutano ipotesi, nulla è stato deciso», mettono le mani avanti le fonti ufficiali. La riforma allo studio punta a razionalizzare la gestione economica della Santa Sede. Nell'ottica di semplificare la struttura burocratica del Vaticano si fa strada l'idea di centralizzare le competenze economico-finanziarie.
Un progetto sul tavolo (quello dell'accorpamento dei dicasteri economici) sospinto anche dalle condizioni di bilancio non rosee della Santa Sede. La riforma non sarà immediata nei tempi e tende a rendere più efficiente il funzionamento del governo, chiarendo competenze e tagliando poltrone. Più che nomi da avvicendare ad altri, Francesco sta prendendo in considerazione quale forma dare all'architettura della Curia.
Verrà modificata in senso collegiale la stessa Segreteria di Stato, con l'obiettivo di ridimensionare il ruolo del primo collaboratore del Papa. Bergoglio pensa a una struttura suddivisa in tre sezioni e alle sue dirette dipendenze. Oltre a immaginare un raccordo forte con la figura del Sostituto, Francesco ipotizza un «contrappeso» alle funzioni della Segreteria di Stato.
Si pensa ad una ricollocazione dell'ex maestro di cerimonie, Piero Marini come arciprete di San Pietro con il conseguente spostamento di Comastri al dicastero dei Santi. Nei concistori una gran parte delle porpore verrà riservata agli episcopati nazionali per riequilibrare l'eccessivo peso dei curiali dentro il Sacro Collegio.
Bertone ha uomini di fiducia alla guida dei dicasteri finanziari. Con la sua imminente uscita di scena e la ridefinizione dell'organigramma di Curia, cambierà la «governance» d'Oltretevere. Intanto in relazione alla pubblicazione del memoriale l'ex presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi chiarisce che si tratta di un «documento che era stato tenuto riservato» in «quanto era stato redatto in un momento di tensione e di preoccupazione per quanto stava accadendo in ragione degli attacchi e delle polemiche».
Tali fatti «avrebbero dovuto essere divulgati solo al fine di rendere comprensibili ulteriori eventi che in quel momento si potevano solo temere». Francesco vuole mettere lo Ior sotto controllo, per ora, in attesa di una decisione sull'opportunità di mantenerlo come organismo dipendente dalla Santa Sede. E' possibile che in futuro venga ceduto.
 MARIO MONTI E LA MOGLIE ELSA CON PAPA BERGOGLIO E BERTONE jpeg
MARIO MONTI E LA MOGLIE ELSA CON PAPA BERGOGLIO E BERTONE jpeg papa francesco bergoglio guardia svizzera
papa francesco bergoglio guardia svizzera PAPA FRANCESCO - JORGE BERGOGLIO
PAPA FRANCESCO - JORGE BERGOGLIO papa francesco bergoglio prende in braccio un bimbo disabile a pasqua
papa francesco bergoglio prende in braccio un bimbo disabile a pasqua  NAPOLITANO CON PAPA BERGOGLIO jpeg
NAPOLITANO CON PAPA BERGOGLIO jpeg
         
						
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