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SAUDITI, RUSSI, E ORA ANCHE CINESI: TRUMP SI VENDE AL MIGLIOR OFFERENTE – QUESTA SERA IL TYCOON OSPITERÀ NEL SUO GOLF CLUB IN VIRGINIA I 200 MAGGIORI INVESTITORI NELLA SUA CRIPTOVALUTA, $TRUMP: TRA LORO ANCHE UN MILIARDARIO CINESE, JUSTIN SUN, L’UOMO CHE PAGÒ 6,2 MILIONI DI DOLLARI LA BANANA DI CATTELAN PER POI MANGIARLA – LA MEMECOIN DI TRUMP È UNO DEI CONFLITTI DI INTERESSI PIÙ CLAMOROSI DELLA STORIA: OLTRE AI SOLDI INCASSATI DAGLI ACQUIRENTI, HA MONETIZZATO CON 320 MILIONI DI DOLLARI DI COMMISSIONI SULLE TRANSAZIONI. IN TEORIA, RICEVERE FONDI DA SOGGETTI STRANIERI SAREBBE INCOSTITUZIONALE…
Justin Sun si mangia la banana di maurizio cattelan
MILIARDARIO DI ORIGINE CINESE A GALA TRUMP PER CRIPTOINVESTITORI
(ANSA) - Tra i partecipanti al gala che questa sera Donald Trump ospiterà nel suo golf club in Virginia con i 200 maggiori investitori nel suo memecoin $TRUMP, c'è anche Justin Sun, un miliardario cinese del settore delle criptovalute e il maggiore detentore del 'coin' del presidente.
Lo riporta Cbs news- Sun ha un patrimonio netto di 8,5 miliardi di dollari, secondo Forbes, ed è noto soprattutto per aver creato la blockchain Tron. Il miliardario è anche colui che ha pagato 6,2 milioni di dollari per la banana attaccata a un muro con del nastro dell'artista Maurizio Cattelan, che poi ha mangiato.
Durante l'amministrazione di Joe Biden, Sun è stato citato in giudizio per frode con l'accusa di "aver manipolato il mercato secondario" e di aver pagato celebrità per promuovere un token crittografico creato dalla sua azienda "senza rivelare il loro compenso".
All'inizio di quest'anno, la Securities and Exchange Commission ha sospeso la causa nell'ambito di una più ampia svolta dell'amministrazione Trump verso un'applicazione più flessibile delle normative sulle criptovalute.
DONALD E LA CRIPTO-CENA: L’ASTA MILIONARIA PER UN POSTO A TAVOLA «È CONFLITTO D’INTERESSI»
Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”
[…] La storia di Justin Sun rende bene il meccanismo messo in piedi dai Trump. Nell’autunno scorso, quando la famiglia ha lanciato la società World Liberty Financial con l’obiettivo di creare un marketplace, una criptovaluta (con mining di bitcoin) e una stablecoin (una moneta digitale legata a valori di asset reali), l’imprenditore cinese, che in tempi recenti si è alleato con una cripto «seria», Tether, e si è impegnato a combattere i crimini commessi sulla sua rete, ha investito nella start up del presidente e dei suoi figli ben 75 milioni di dollari, diventando consigliere della società.
Quando poi, alla vigilia del suo insediamento alla Casa Bianca, Trump ha emesso una memecoin (una moneta col volto del presidente priva di funzioni specifiche, con un valore solo speculativo), Sun ha investito altri milioni. Quanti? Secondo alcune fonti 28, secondo altre 18.
Quello che è certo è che il suo investimento gli ha consentito di primeggiare nell’asta per la criptocena. La logica di scambio (pagare per avere accesso al presidente) è così smaccata (e confessata candidamente da alcuni partecipanti, come l’imprenditore di Taiwan Vincent Liu) da provocare furiose reazioni dei democratici e imbarazzi tra i repubblicani.
La portavoce della Casa Bianca si è limitata a respingere le accuse di arricchimento indebito basato su un conflitto d’interessi sostenendo l’estraneità del presidente, visto che, formalmente, titolari dell’investimento sono i figli. Ennesimo caso in cui Trump ribatte alle accuse con giustificazioni paradossali, visto il ruolo che gioca nell’affare, fino a «metterci la faccia».
Oltre che guadagnare sul valore dei token emessi, Liberty Financial (posseduta in maggioranza dai Trump) ha già incassato 320 milioni di commissioni sulle transazioni in valute digitali. Ma quello del fiume di denaro che finisce nelle tasche dei Trump non è solo un caso di arricchimento assai discutibile: c’è un problema di trasparenza e di finanziamento da parte di soggetti stranieri che, se diretto al presidente (come detto, la Casa Bianca lo nega) sarebbe illegale in quanto esplicitamente vietato dalla Costituzione.
Secondo gli esperti del settore, oltre metà dei 220 maggiori investitori nel $TRUMP sono stranieri. Ma non ci sono certezze: si conosce l’identità solo di pochi operatori che si sono dichiarati. Molti altri preferiscono celarsi dietro un soprannome: le cripto sono il canale ideale per finanziare in modo anonimo la politica.
Tanti punti oscuri e un paradosso: le cripto, nate 15 anni fa da un’utopia libertaria, sganciate da ogni potere politico e autorità monetaria, oggi sono incatenate al leader più potente del Pianeta.
la criptovaluta di donald trump
donald trump criptovalute
CALO DELLA CRIPTO VALUTA DI TRUMP ALL ANNUNCIO DI QUELLA DI MELANIA
CARD DELLA CRIPTO VALUTA DI MELANIA TRUMP.
justin sun 3
justin sun 4
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