DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Da "Corriere.it"
E' loquace Francesco Schettino all'indomani del naufragio della Costa Concordia. Il capitano della nave naufragata davanti all'isola del Giglio viene intercettato dagli inquirenti mentre si trova in procura, ed è al telefono con un amico racconta: «Per dar retta al manager, passa da lì, passa da lì... Qualcun altro al posto mio non sarebbe stato così benevolo a passare lì sotto, perchè mi hanno rotto il c..., passa di là , passa di là . La secca c'era, ma non era segnalata dagli strumenti che avevo e ci sono passato».
«SONO SCESO» - Il comandante spiega all'interlocutore che probabilmente riceverà un fermo, intanto ammette: «Quando ho capito che la nave si stava inclinando ho preso e sono sceso». Più precisamente, aggiunge di essere tornato indietro a prendere la radio, di aver controllato che la nave si assestasse in mezzo agli scogli.
Schettino, comunque, si sente con la coscienza a posto: «Ho fatto tra virgolette non so se definirla un'imprudenza, ma comunque nei limiti della mia consapevolezza. Lo squarcio è stato immenso - racconta -, ci stava uno spuntone di roccia, poi tutto quello che è successo da quel momento l'ho fatto nel massimo della mia professionalità e questo potrebbe alleviare o quantomeno dare l'illusione di stare in pace con la coscienza». Ora, però, «mi trovo con la testa sotto e con le gambe all'aria senza sapere nulla».
«MI FA ONORE» - Infatti, prosegue Schettino, «quello che a me mi fa onore che abbiamo salvato tutti quanti, tranne questi qua (riferito alle vittime, ndr) che se non l'avessi fatto... Sono stato in giro a prendere la gente a mare e sono sereno così come un... (parola incomprensibile, ndr.) Mi sono fidato della carta nautica e di Palombi che mi ha chiamato».
«CAMBIO VITA» - Schettino è comprensibilmente agitato, e spiega di non voler più mettersi dietro a un timone: «Non ci voglio andare più sulla nave, perchè so io che non voglio più, cambio vita, perchè non la vedo tanto bene».
CINQUECENTO METRI - Raccontando la dinamica dell'incidente, in un'altra intercettazione avvenuta mentre era in procura Schettino prosegue: «Eravamo passati a 0,28 (0,28 miglia: circa 520 metri, ndr) e lo scoglio l'abbiamo preso lateralmente. Tutti i venerdì passavamo a cena, adesso perchè hanno rotto il c..., salutiamo a Palombi (forse Palombo, ndr), salutiamo o vento, ed ecco qua adesso, ho pagato tutto quello che si sa».
T-SHIRT SCHETTINO CODARDOSCHETTINO TORNA A SORRENTO il presidente costa crociere pier luigi foschiSCHETTINO-DE FALCO
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