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Marco Zini per www.tag43.it
Continua il lavoro di sistemazione di Saipem da parte del duo Francesco Caio, amministratore delegato, e Alessandro Puliti, direttore generale.
La società controllata da Eni e Cdp ha infatti ceduto a Kca Deutag le attività di perforazione su terra (Drilling Onshore) per 550 milioni di dollari (pari a 513,45 milioni di euro) più la partecipazione del 10 per cento nella nuova entità combinata che si verrà a creare, denominata KcaD.
Una mossa, alla vigilia dell’aumento di capitale da 2 miliardi di euro, che consentirà a Saipem di mettere a posto un problema che si trascinava da tempo.
L’ad Caio nell’ottobre scorso, proprio a proposito di un’eventuale revisione della strategia nel comparto drilling che tanti problemi aveva dato, aveva detto a giornalisti e analisti: «Noi stiamo gestendo, e continueremo a gestire, il business del drilling come una parte importante della nostra asset based offer; e siccome stiamo parlando di un piano di crescita, crescita profittevole, che deve generare cassa e che trasforma nel periodo l’azienda, ci potranno essere dei business che escono e dei business che entrano. Lo faremo in funzione dei valori che queste operazioni creano per gli azionisti».
Una cessione per valorizzare sinergie operative
Dunque, l’operazione non è casuale, ma risponde al criterio, pensato in tempi non sospetti, di costruire un modello di business più resiliente e focalizzato, a supporto della struttura di capitale e degli obiettivi di liquidità.
«L’aggiunta delle attività Drilling Onshore di Saipem in KcaD, che è già tra i più rinomati operatori internazionali di perforazione», spiegano a San Donato Milanese, «porterà ulteriori opportunità di creazione di valore grazie alle sinergie operative e all’esperienza portata da Saipem».
A sua volta Saipem potrà «trarre beneficio dalla sua partecipazione di minoranza nell’entità così potenziata». Con la cessione e la creazione della nuova entità combinata Saipem potrà così «concentrare i propri sforzi nel settore delle trivellazioni offshore» e «sostenere al contempo il raggiungimento degli obiettivi di struttura di capitale e di liquidità, riducendo l’indebitamento netto e sostenendo la realizzazione del suo piano industriale 2022-25».
Kca Deutag è una multinazionale scozzese che opera in 20 Paesi
L’acquirente Kca Deutag opera nel settore delle perforazioni, dell’ingegneria e della tecnologia sia su terra che su mare con circa 110 impianti di perforazione in 20 Paesi e impiega 8.300 persone. Ha chiuso il 2021 con un fatturato consolidato di 1,19 miliardi di dollari (1,11 mld euro) e un Mol di 237 milioni di dollari (221,25 mln euro). L’indebitamento netto consolidato di KcaD alla fine dell’anno 2021 è stato di 396 milioni di dollari (369,68 mln euro).
L’acquisizione non comporta trasferimenti di debiti finanziari da parte di Saipem ed è soggetta al completamento dello scorporo dell’attività ceduta dal Gruppo Saipem e al completamento dell’aumento di capitale da 2 miliardi di euro di Saipem e avverrà entro il prossimo 31 ottobre per le attività in Medio Oriente ed entro il 31 marzo 2023 per le Americhe.
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