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Sofia Fraschini per "il Giornale"
L’Enel stringe sul piano di dismissioni finalizzato alla riduzione del debito. «Mi vedrete nelle prossime due settimane elencare le possibili cessioni in maniera chiara», ha annunciato ieri il neo ad, Francesco Starace, a margine di un convegno organizzato dalla società.
«Abbiamo deciso - ha precisato - di mettere sul piatto un numero diverso e più ampio di asset e pescheremo quelli che convengono di più».Secondo le ultime indiscrezioni, e in base alle linee strategiche, nella lista dovrebbero esserci una serie di partecipazioni nell’Est Europa: Slovenske Elektrarne ( valutata circa 3,5 miliardi di euro in termini di enterprise value), su cui avrebbe già messo gli occhi il gruppo elettrico cecoslovacco Cez; Ogk-5 in Russia e le società di distribuzione elettrica in Romania.
Asset che secondo gli analisti di Kepler dovrebbero valere più dei 4,4 miliardi attesi dall’operazione. Conti alla mano, gli asset russi potrebbero valere 2,86 miliardi di euro (enterprise value)e quelli dell’Est Europa, includendo quelli in Slovacchia, 4,7 miliardi. L’obiettivo unico, e finale, è quello di alleggerire il debito riportandolo a 37 miliardi di euro dai 41,5 miliardi di marzo.
La partita delle dismissioni, e più in generale del taglio dei costi, potrebbe avere però anche un risvolto più decisivo e complesso: l’affare Endesa.Secondo quantoriportato ieri dal quotidiano spagnolo Abc , Starace «avrebbe ricevuto un preciso mandato dal premier, Matteo Renzi: ridurre ai minimi termini la presenza in Spagna ».
Passati i tempi in cui da Endesa arrivavano lauti dividendi e complicatosi il quadro energetico con la crisi, ora gli asset strategici della società italiana potrebbero cambiar volto. La stampa spagnola rilancia, infatti, l’ipotesi «di una sospensione della quotazione di Endesa e l’abbandono della borsa di Madrid».
Il passo successivo sarebbe quello di «ridurre Endesa a una semplice filiale amministrativa, mentre le decisioni che prima venivano prese in Spagna saranno trasferite alla sede centrale di Roma ». D’altra parte, i nuovi obiettivi di Enel sono la crescita in America Latina e in Africa. E il ridimensionamento in Spagna era già passato sul tavolo dell’ex ad Fulvio Conti.
Sul tema la società non conferma, né smentisce. Ma un’idea più dettagliata potrebbe arrivare nelle prossime settimane. A livello settoriale, Starace ha comunque aggiunto che la società «investirà nella capacità produttiva nel campo delle rinnovabili in giro per il mondo, in infrastrutture di rete e di connessione, nell’ambito dell’efficienza energetica e di tutto quello che c’è dietro».
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