TAVAROLI-TELECOM: INDAGATO IL FANTASMINO ENRICO BONDI PER ‘’FALSA TESTIMONIANZA’’

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Luigi Ferrarella per Corriere.it

«Sono assolutamente convinto che la storia della "cimice" non abbia avuto nessuna incidenza nella soppressione all'interno dell'azienda della posizione» del segretario generale di Telecom nel 2001, Vittorio Nola: così il teste Enrico Bondi (scelto da Marco Tronchetti Provera il 31 luglio 2001 come amministratore delegato di Telecom) il 12 novembre 2010 escludeva in Procura a Milano che nell'estate 2001 l'allontanamento di Nola fosse stato conseguenza del ritrovamento il 20 agosto di una microspia sull'«Audi» noleggiata da Bondi il 7 agosto a Fiumicino.

Cimice che - si scoprirà solo anni dopo nell'inchiesta sui dossier illegali della Security di Telecom e Pirelli nell'era 2001-2005 di Giuliano Tavaroli - era stata in realtà piazzata da chi fece finta di scoprirla (uomini legati all'alter ego di Tavaroli, l'investigatore privato Emanuele Cipriani), in modo da costituire il pretesto per spingere alle dimissioni Nola e aprire la strada anche in Telecom all'arrivo da Pirelli di Tavaroli.

Ma ora, a quasi 30 mesi dalla deposizione di Bondi e a 12 anni dalla microspia, la Procura indaga Bondi per «false dichiarazioni ai pm». Già amministratore straordinario di Montedison, gruppo Ligresti e Parmalat, il commissario alla spending review del governo Monti e neoamministratore dell'Ilva di Taranto è infatti destinatario di un «avviso di conclusione indagini» nel quale il pm Antonio D'Alessio e l'aggiunto Alfredo Robledo ipotizzano che, al pari dell'allora capo del personale Roberto Maglione, abbia detto il falso nel collegare l'allontanamento di Nola nel 2001 non alla «cimice» ma a una autonoma e precedente scelta aziendale legata all'eliminazione della struttura di Nola ritenuta ridondante rispetto alle esigenze organizzative.

Nell'aprile 2011 i pm Piacente e Robledo per la microspia avevano chiesto l'archiviazione di Tronchetti, Tavaroli e Cipriani, accolta dal gip Gennari che però additò «"criticità" nel periodo di Bondi in Telecom» come la «lampante prematura commistione tra strutture Telecom e Pirelli», e scrisse che Bondi nella storia «aleggiava come un fantasma».

 

 

TRONCHETTI PROVERAENRICO BONDI Corigliano e Tavaroli