TRONCHETTI D'ORIENTE - "PIRELLI VUOLE STARE IN ITALIA, NON FARSI CACCIARE. GLI ULTIMI DIECI ANNI SONO STATI I PEGGIORI DELLA MIA VITA DA IMPRENDITORE PER LA NEGATIVITÀ DEL PAESE, ORA GUARDIAMO AVANTI" - L'OK DI RENZI ALL'OPERAZIONE

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1.PIRELLI:TRONCHETTI, VUOLE STARE IN ITALIA NON FARSI CACCIARE

tronchetti e putintronchetti e putin

 (ANSA) - "Pirelli vuole rimanere in Italia, non vuole farsi cacciare e farsi trascinare fuori dal Paese". Lo ha detto il presidente Marco Tronchetti Provera, intervenendo alla presentazione dell'Albero della vita di Expo. "Noi vogliamo rimanere in questo Paese, le imprese vogliono rimanere e guardare avanti", ha aggiunto Tronchetti evidenziando che "chi fa impresa in questo Paese non vuole essere cacciato".

 

"Gli ultimi dieci anni sono stati i peggiori della mia vita da imprenditore per la negatività che si è sviluppata nel Paese, che sembrava avesse perso la speranza e non avesse la capacità di riprendere il cammino", ha sottolineato il presidente di Pirelli aggiungendo che "la cosa bella è che questo mondo stia perdendo peso. La gente non vuole più sentirsi raccontare di un'Italia che piange su se stessa e che non sa guardare verso il mondo e la corruzione poi domina su tutto".

 

Marco Tronchetti Provera Afef Jnifen Matteo Renzi Naomi Campbell foto vogue Marco Tronchetti Provera Afef Jnifen Matteo Renzi Naomi Campbell foto vogue

 

2.TRONCHETTI: RENZI HA DETTO SÌ ALL’ACCORDO CON CHEMCHINA

Francesco Spini per “la Stampa

 

L’operazione che porterà Pirelli sotto il controllo dei cinesi di ChemChina ha avuto il benestare di Matteo Renzi prima del suo annuncio. A rivelarlo è il numero uno della Bicocca, Marco Tronchetti Provera, nel corso di un’audizione alla commissione Industria del Senato. Il premier, racconta il presidente e ad di Pirelli, «fu informato con uno schema di sintesi il giorno prima dell’operazione e non ha avuto nessun motivo di considerare l’operazione se non in modo positivo».

 

CHEM CHINACHEM CHINA

A conferma arrivano le parole del ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, secondo cui «il governo ha seguito, e in qualche modo è stato informato di quello che stava avvenendo». Il giudizio? «È condivisibile qualsiasi operazione che miri a consolidare e a rendere ancora più competitiva una delle eccellenze industriali nazionali».

 

ITALIANITÀ PRESERVATA

CHINA NATIONAL CHEMICALCHINA NATIONAL CHEMICAL

Con l’ingresso dei cinesi «abbiamo stabilizzato in modo straordinario l’italianità dell’azienda», dice Tronchetti in Parlamento, facendola diventare «l’unica in Italia che avrà nel suo statuto l’impossibilità di spostare la sede uscendo dall’Italia o di cedere tecnologia se non con il voto del 90% degli azionisti. Un’azienda che Tronchetti, in seguito all’Opa, conta di riportare i Borsa in 4 anni, con «l’auspicio di farlo in Italia».

 

«NON CI SERVIVANO SOLDI»

PIRELLIPIRELLI

L’affare coi cinesi non è stato fatto per i capitali. «A noi non servivano soldi; ci porta invece una opportunità unica, che noi cercavamo», nuovi mercati per crescere, a cominciare da quello cinese. E le garanzie occupazionali? Ci saranno «tutte se faremo bene - dice Tronchetti -, in qualunque Paese. Nessuna se faremo male, in nessun Paese». Ma una cosa è certa: «Fin quando ci sarò io tutte le scelte saranno mie».

 

Poi, ricorda, «ho il diritto per 5 anni di nominare il mio successore». Anche se, scherza, «sono un signore di una certa età e cinque anni sono molto lunghi...». Se il successore verrà nominato al quarto anno «il mandato sarà per altri tre: quindi c’è una garanzia per sette anni, poi il management dovrà costruirsi il suo futuro».

 

PIRELLIPIRELLI

Con un «piccolo trucco: degli otto consiglieri cinesi l’ottavo sono io», spiega Tronchetti. Il quale ripercorre la sua storia in Pirelli e il balzo del valore che dal 2008 «si è moltiplicato non del 50 ma del 500%». Ma i riconoscimenti, lamenta, gli sono giunti più che altro dall’estero: «Mi hanno voluto i russi, mi hanno voluto i cinesi; anche se alcuni italiani avrebbero voluto che lasciassi il proscenio». L’ultimo rischio? Una contro-opa che, dice Tronchetti, sarebbe «la sconfitta della mia vita».

 

 

FEDERICA GUIDI FEDERICA GUIDI