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Paolo Fiorentino vice dg Unicredit
Domani potrebbe avvenire la grande svolta di Unicredit. Il primo colpo di bisturi alla prima linea del nuovo ad Jean Pierre Mustier, secondo fondate indiscrezioni, colpirebbe Paolo Fiorentino, il numero 2 operativo, disistimato dal socio Caltagirone perché reo di aver “aiutato” l’immobiliarista Luca Parnasi (a cui però la banca ha levato tutti i beni). Altro colpo di bisturi sarebbe destinato a Gabriele Piccini, numero uno di Unicredit Italia.
Resterebbe, invece, al suo posto ma solo per sei mesi al fine di progettare la manovra straordinaria la CFO Marina Natale: la dama di ferro di Unicredit.
Colpo di scena: Gianni Franco Papa, vice direttore generale e responsabile della divisione Corporate, non viene rimosso, benchè il casino che ha combinato su Pop Vicenza sia in gran parte imputabile a lui stesso. Chi si rafforza è n.2 di Papa, il francese Olivier Khayat: nella sostanza, commissaria il Capo.
Mustier starebbe studiando una manovra articolata che comprenderebbe la cessione di partecipazioni considerate non strategiche oppure di partecipazioni che possono dare una ricca plusvalenza.
Si sta intanto definendo un’operazione complessa sulle sofferenze di circa 15 miliardi di euro e in parallelo prenderebbe forma un aumento di capitale tra 8 e 10 miliardi. Più o meno le stesse cifre che circolano per il Monte Paschi.
Ovviamente in questo scenario, le Fondazioni – la CRT di Palenzona e la CRV di Biasi – finirebbero per scomparire, al pari della Fondazione Mps.
Tutti i giornaloni dicono che Renzi segue da vicino le vicende bancarie. Al momento, la sua sensibilità sull'argomento ha prodotto che gli amministratori delegati di Generali e Unicredit sono nati in Francia (Philippe Donnet e Mustier). Il primo azionista di Telecom è Vivendi di Vincent Bollorè; e sempre il bretone controlla l'8% di Mediobanca, con tanto di figliola nel consiglio d'amministrazione di Piazzetta Cuccia.
Insomma, il premier cazzone ha spalancato le porte del capitalismo italiano ai francesi. Tant'è che gira voce che dalle parti di Leonardo-Finmeccancia qualcuno stia tastando una fusione con Airbus, con Montegrappa destinata a diventare la divisione "militare" dei francesi...
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