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Francesco De Dominicis per "Libero"
Gordon Gekko, personaggio interpretato da Michael Douglas in un famoso film degli anni '80, è uno spregiudicato speculatore finanziario. E con i boss della banda della Magliana, almeno nell'immaginario collettivo, non ha granché in comune. Eppure l'accostamento appare meno forzato dopo aver scoperto quello che stanno facendo le banche italiane (e non solo).
La storia ce l'ha raccontata ieri un banchiere che, vista la delicatezza del caso, chiede di restare anonimo. Il succo è questo: chi non paga qualche rata del mutuo corre il rischio di finire in mano agli avvoltoi, cioè gli speculatori finanziari. Che poi per rientrare dei loro quattrini - come riconoscono, di fatto, gli stessi i banchieri - non guardano in faccia a nessuno: vale a dire che manderebbero sotto casa di un debitore financo i peggior delinquenti. Romanzo criminale? Mica tanto. La faccenda prende le mosse dalle sofferenze delle banche, cioè i prestiti e i finanziamenti che non vengono rimborsati regolarmente da famiglie e imprese. Fenomeno in forte crescita, tra bufera economica e piena recessione.
Un guaio per l'industria bancaria: le sofferenze, infatti, si traducono in poste negative sui conti degli istituti che, per alleggerire i bilanci, si liberano dei «crediti problematici» e li vendono a società specializzate.
Peccato che la crisi finanziaria abbia cambiato qualche pedina. Perché le sofferenze hanno scatenato l'appetito degli hedge fund internazionali. I fondi d'investimento più spregiudicati, spiega il nostro banchiere, stanno acquistando a mani basse i crediti non rimborsati. Stiamo parlando di una montagna di denaro che vale 113 miliardi di euro. Un macigno, come accennato, sui conti delle banche del nostro Paese. Che pur di liberarsi dei non performing loan - questo il termine tecnico - stanno bussando, appunto, alle porte degli hedge fund. I quali comprano i «prestiti anomali» con forte sconto, scommettendo sull'attività di recupero dagli ex clienti degli istituti per guadagnare.
Ed è proprio questo aspetto che preoccupa (in ritardo) i vertici degli istituti. Spiega ancora il banchiere: «à suonato un mezzo campanello d'allarme e dobbiamo gestire con grande attenzione la situazione perché esistono criticità » proprio in relazione alle «modalità con cui vengono gestiti i recuperi dei crediti ceduti». In ballo, dice, c'è pure la «reputazione» delle stesse banche. à tutto chiaro: i banchieri prima si sono liberati dell'immondizia per far quadrare i conti e poi si sono accorti di aver commesso un grave errore.
Lo stesso banchiere parla di «effetto boomerang», anche se la botta potrebbe arrivare in faccia ai consumatori e agli imprenditori. Sì perché Gordon Gekko, ora che ha "comprato" il mutuo di una famiglia che non rimborsa le rate o il prestito di un'azienda che non rispetta le scadenze dei versamenti in banca, potrebbe usare qualsiasi mezzo per fare cassa. E magari non avrebbe alcuna remora nel rivolgersi a un boss della banda della Magliana.
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