IL VATICANO DISINFETTA LA LAVATRICE! - NEL MIRINO DI VON FREYBERG 320 MILIONI DI EURO SU 1.300 CONTI

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Maria Antonietta Calabrò per Corriere.it

Ogni attività finanziaria che si svolge su territorio vaticano dovrà ottenere l'autorizzazione preventiva e essere sottoposta a controllo successivo dell'Autorità di informazione finanziaria (Aif), il cui potere di vigilanza e sanzionatorio si rafforza notevolmente, in particolare sugli enti come lo Ior e l'Apsa.

Il presidente del Governatorato, invece, avrà la competenza di stilare la cosiddetta «black list» dei soggetti a rischio per cui «vigono automaticamente i divieti di fornitura di beni, risorse economiche e servizi finanziari».

La nuova legge, numero 18, antiriciclaggio entrata in vigore ieri, ha detto il portavoce della Sala stampa, padre Federico Lombardi, completa «al 90 per cento la normativa che doveva essere messa in cantiere in questo campo».

L'arcivescovo Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati, ha spiegato che si tratta quasi di «un testo unico in materia finanziaria» che serve ad adeguare l'ordinamento vaticano ai parametri internazionali del Financial Action Task Force (Gafi) ed alle raccomandazioni del Comitato Moneyval. Completando la legge del dicembre 2010 e le modifiche del gennaio 2012.

Mamberti ha anche rivelato che queste misure erano state «adottate in via d'urgenza con il decreto n. XI del presidente del Governatorato l'8 agosto 2013, contestualmente al "Motu proprio" di Papa Francesco», cioè dopo l'arresto dell'ex contabile dell'Apsa, monsignor Nunzio Scarano, ma adesso sono stabilmente entrate nell'ordinamento d'Oltretevere.
Intanto sono giorni cruciali per lo Ior.

La commissione referente sulla cosiddetta banca vaticana, nominata da papa Francesco in giugno, presieduta dal cardinale Farina, coordinatore Juan Ignacio Arrieta, si è riunita l'altro ieri, martedì, e si riunirà anche oggi in sessione plenaria. Domani, venerdì, incontrerà papa Francesco.

I conti per cui il presidente Von Freyberg ha mandato le lettere di richiesta chiusura sono ormai 1.300 e su di essi sono depositati ben 320 milioni di euro. Sulla maggior parte sono in corso le procedure di controllo dell'Aif.

In alcuni casi appartengono a persone o enti che non hanno o non hanno più diritto ad avere il conto. Ma per la maggior parte non si tratta di conti che possano essere chiusi e basta. A questi controlli è direttamente interessata l'Uif della Banca d'Italia in base ad un accordo di collaborazione con l'Aif.

 

ERNEST VON FREYBERG ERNST VON FREYBERGDOMINIQUE MAMBERTI papa francesco bergoglio foto lapresse IOR