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Federica Angeli e Francesco Viviano per "la Repubblica"
Da truffati a possibili evasori. Sono 217 gli investitori vip "beffati" da Gianfranco Lande, il Madoff dei Parioli, finiti ora nel mirino della Guardia di Finanza. A quasi un anno dall´inizio delle indagini sulla megatruffa, i risparmi di clienti eccellenti - calciatori, politici, artisti, professionisti e nobili romani - consegnati al re del raggiro capitolino e ai suoi quattro soci, sono adesso sotto la lente degli investigatori. Gli accertamenti, disposti dalla Procura di Roma, mirano a verificare se quei soldi, volati in paradisi fiscali con la promessa di interessi fino al venti per cento annuo, siano stati o meno dichiarati al fisco.
Nella lista dei 217 potenziali evasori (su un totale di 1.684 vip coinvolti nella stangata da 270 milioni di euro) ci sono personaggi della politica e del mondo dello spettacolo. Il primo della lista è il deputato Paolo Guzzanti che non solo ha investito negli anni oltre 400mila euro nella società fantasma Eim, ma ha trascinato nella macchina mangiasoldi tutta la sua famiglia: i tre cugini, le figlie (Sabina è stata sentita in tribunale come teste lo scorso martedì) e alcuni amici che, a loro volta, hanno affidato al Madoff romano un vero e proprio capitale superiore abbondantemente ai tre milioni di euro.
Gli uomini del Nucleo di Polizia valutaria delle Fiamme Gialle stanno poi scavando nel conto di Francesco Ricci, un sacerdote domenicano, avvocato dei "santi" che, per conto del Vaticano, istruisce le pratiche e avvia i procedimenti per la beatificazione dei santi: il religioso è riuscito così a mettere da parte un milione e settecentimila euro. Questa somma è passata dallo Ior a titoli e obbligazioni di Gianfranco Lande e - per poter indagare sul "gruzzolo" (e sull´eventuale coinvolgimento della Chiesa nell´affaire Lande) - il pubblico ministero Luca Tescaroli ha richiesto una rogatoria allo Stato del Vaticano.
Al vaglio degli inquirenti anche la posizione di David Riondino e della principessa Ruspoli, dell´avvocato Titta Madia e della soubrette Samantha De Grenet, del cantante Massimo Ranieri e del professor Umani Ronchi. E quelle di molti altri personaggi più o meno noti.
Per la Procura sarà fondamentale chiarire anche tutta l´operazione di scudo fiscale che ha coinvolto i vip. Nel 2008 - quando la Eim (società non autorizzata dalla Consob che operava nel mercato finanziario dal â98) è sparita e al suo posto è nata la regolare Egp, sempre gestita dalla gang dei Parioli in carcere dal 24 marzo - i soldi di tutti gli investitori sono tornati in Italia e passati alla nuova società attraverso lo scudo fiscale.
Gli investitori vip sostengono di aver pagato la tassa per regolarizzare i loro capitali lievitati all´estero: chi 65 mila euro (è il caso di David Riondino), chi 60 mila euro (è quanto ha dichiarato il frate domenicano Ricci in udienza). Tuttavia questi soldi non risultano pagati allo Stato e molti clienti sono a tutti gli effetti evasori. L´ennesimo raggiro di Lande o una svista dei clienti eccellenti? A chiarirlo sarà la Finanza.
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