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    CAFONALINO - DAME ROMANE IN FIBRILLAZIONE PER BISIGNANI CHE FIRMA IL SUO LIBRO COME UN BARMAN SERVE TEQUILA BUM-BUM. E SVELA: "SALVINI HA SEI GAY INTORNO A SÉ" - FELTRI: "BISI SPIEGA COME RENZI HA FOTTUTO I COMPAGNI E SI È CIRCONDATO DI MIRACOLATI"


     
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    1. LUIGI BISIGNANI: "MATTEO SALVINI HA SEI GAY INTORNO A LUI"

    Mario Valenza per "il Giornale"

     

    luigi bisignani enrico cisnetto luigi bisignani enrico cisnetto

    "Matteo Salvini ha sei gay intorno a lui, ne ha nella sua segreteria e nella comunicazione, nel Consiglio regionale della Lombardia".

     

    Ad affermarlo è Luigi Bisignani, ex giornalista e manager, che oggi è stato ospite di "Un Giorno da Pecora", il programma di Radio2 condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro. Chi sarebbero gli altri gay a cui lei fa riferimento? "C'è n'è anche uno che era candidato alle regionali". Quindi una persona che attualmente è candidata a governatore? "Ora non lo è più, quella persona è stata tirata fuori", ha spiegato Bisignani a "Un Giorno da Pecora".

     

    luigi bisignani autografa il suo libro luigi bisignani autografa il suo libro

    Poi Bisignani parla anche del Cav: "Berlusconi voleva Bruno Vespa Presidente della Repubblica. Il conduttore lo sapeva ed era ben contento di sapere che dalla terza camera dello Stato sarebbe diventato la prima…".

     

     

    2. MATTEO FUORICLASSE. A FREGARE GLI ALTRI

    Vittorio Feltri per “il Giornale

     

    luigi bisignani autografa il suo libro (2) luigi bisignani autografa il suo libro (2)

    I potenti al tempo di Renzi è il titolo di un libro venuto alla luce in questi giorni, suscitando curiosità. Scritto da Luigi Bisignani con Paolo Madron (entrambi giornalisti, anche se il primo non si è limitato a lavorare in redazione: si è occupato di molto altro), racconta i retroscena della politica e le gesta dei suoi protagonisti, quasi tutti arrampicatori, alcuni acrobati.

     

    liana barbaro nicoletta benedettini e adriana della frattina liana barbaro nicoletta benedettini e adriana della frattina

    Da quel che si legge nel volume, edito da Chiarelettere, si capisce che nella presente congiuntura il più abile e spericolato scalatore è l'attuale premier, il quale sin da quando frequentava la scuola materna ha sempre puntato non a essere il primo della classe, cosa di cui non gli importava e non gli importa nulla, bensì a impadronirsi del potere. Si è talmente allenato nell'esercizio di conquistarlo e amministrarlo da non avere, oggi, alcun rivale in grado di contrastarlo.

     

    gianfranco pasquino gianfranco pasquino

    Bisignani e Madron, stimolandosi a vicenda, ricostruiscono per filo e per segno i passi da gigante compiuti dal giovin fiorentino per giungere in fretta sulle più alte vette istituzionali. Contornandosi di amici di ogni tipo, specialmente democristiani, ex boy scout, progressisti all'acqua di rose e cattolici opportunisti, a 28 anni Renzi aveva già il bastone del comando in mano e l'ha utilizzato per farsi eleggere presidente della Provincia di Firenze, infinocchiando col sorriso sulle labbra i reduci del comunismo militante che avevano visto in lui un astro nascente.

    franco cardini (2) franco cardini (2)

     

    Nell'arte sovrana di fottere i compagni, Matteo ha la stoffa del fuoriclasse. Basti pensare alla destrezza con cui è passato da sindaco del capoluogo toscano a segretario del Pd: si è mangiato l'ottimo Pier Luigi Bersani come una merendina, poi si è divorato in un sol boccon l'ingenuo Enrico Letta e si è insediato a Palazzo Chigi, da cui medita di uscire coi piedi davanti, cioè post mortem.

     

    corinne e fulvio abbate corinne e fulvio abbate

    Le premesse affinché il suo piano - resistere a capo del governo sino al termine della vita - si compia, ci sono tutte. Le ha create egli stesso assegnando i posti chiave a pretoriani fidatissimi che lo proteggono; di più, lo adorano perché senza la sua spinta non sarebbero mai entrati nelle stanze che contano. Renzi in pratica si è dotato di un esercito di miracolati, la sopravvivenza dei quali è legata alla sua. Per cui essi si batteranno senza risparmio per salvarlo in quanto è l'unico modo per salvare sé medesimi. Così si fa per durare.

    antonello colosimo antonello colosimo

     

    Nell'estensione e nella conservazione del potere, Renzi ha fatto proprie le tecniche dei vecchi principi della Democrazia cristiana (Amintore Fanfani e Giulio Andreotti), affinandole, perfezionandole e adeguandole alla velocità che caratterizza la nostra epoca. Egli vuole tutto e subito. Se non lo ottiene, finge di averlo ottenuto e strombazza risultati illusori camuffandoli in maniera che sembrino autentici, credibili agli occhi del popolo, ovviamente bue. Il presidentino non si arrende, ma arretra, cambia idea e tattica, spacciando ogni mutamento di linea come un aggiustamento di tiro.

     

    luigi bisignani intervistato da enrico cisnetto luigi bisignani intervistato da enrico cisnetto

    Il suo ottimismo è persuasivo e contagioso. I suoi discorsi si bevono come acqua fresca e rigenerante, fanno digerire il politichese che gli italiani hanno ingoiato per 70 anni fino a provarne nausea. Egli è imbattibile nel prendere in giro l'uditorio e nel sedurlo inondandolo di parole che dipingono sogni irrealizzabili. «L'Italia riparte» è il suo slogan preferito e idoneo a far scattare l'applauso. Oddio, il Paese in effetti è ripartito, però a marcia indietro; questo almeno si evince dall'esame dei dati macroeconomici.

    luigi bisignani luigi bisignani

     

    Pochi si accorgono dei bluff renziani. L'uomo ama sorprendere. Non calcola i propri attacchi, li azzarda, prende alla sprovvista gli avversari e li rottama. Non conosce né la coerenza né la lealtà: va dritto verso l'obiettivo e, se non lo raggiunge, si giustifica così: calma, quasi ci siamo. Non sarà facile scalzarlo. Manca chi sia attrezzato per dargli lo spintone decisivo. La destra è impegnata a riorganizzarsi e non è pronta a superarlo.

    enrico cisnetto enrico cisnetto

     

    La sinistra è disorientata dal proprio leader e lo subisce come una calamità naturale.

    Insomma, il cosiddetto «uomo solo al comando» arriva sempre primo proprio perché corre da solo, privo di antagonisti all'altezza. La vicenda dell'elezione al Quirinale di Sergio Mattarella, nella ricostruzione di Bisignani e Madron, merita di essere letta. Nei giorni delle votazioni, dentro il Palazzo è successo di tutto.

     

    maria romana e gianni ietto maria romana e gianni ietto

    Nelle trattative mise il becco anche Pier Ferdinando Casini, e ciò spiega perché il centrodestra se la pigliò in saccoccia. Pagine che oscillano tra la cronaca e la barzelletta: imperdibili per chi desideri comprendere in quale Paese ci tocca campare. Alla stessa stregua si gustano i brani del capitolo che affronta le fregature rifilate da Renzi al suo mentore Francesco Rutelli.

     

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    Matteo gli ha sfilato i migliori collaboratori, isolandolo completamente. Invece di premiarlo per l'aiuto ricevuto, lo ha scaricato senza indugio, considerandolo probabilmente un pezzo di ferro arrugginito. Il cinismo è l'arma migliore del signorino premier. Un'arma che egli maneggia con maestria. Quanto alle donne, di cui ama circondarsi quali collaboratrici (domestiche), le usa e da esse non si fa usare. Chiamatelo fesso.

     

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