Foto di Luciano di Bacco per Dagospia
1. IL RIEMPITIVO
video proiettato
Pietrangelo Buttafuoco per “il Foglio”
Ha tutte le qualità e un grave difetto, Alfio Marchini, candidato civico per l' elezione del sindaco di Roma. Ci sa fare, ha carisma, porta argomenti convincenti, ha anche un vero programma, non c' entra niente coi partiti ed è già carro al punto che in tanti vogliono salirci per dare una svolta nella morta gora della politica.
E' fresco, è bello, conosce tutti ed è a proprio agio nel mondo, l' ideale per chi si lancia alla conquista del Campidoglio che, nei millenni, è il luogo dell' universale. E' sinceramente antagonista di Matteo Renzi, è il perfetto antidoto alla tirannia della narrazione, voterà NO al referendum, insomma, niente da dire su di lui e però ha un difetto: la Ferrari. Il Vero Signore disdegna bolidi pacchiani e guida solo Mercedes SLR (Ali di gabbiano, e non l' ultimo modello).
simpatizzanti per marchini sindaco (1)
2. CARO MARCHINI, TIENI DURO
Renzo Rosati per “il Foglio”
Roma ha i suoi problemi, ma diciamolo: sono nulla rispetto alla Ferrari del candidato civico-centrodestra Alfio Mar chini. Il perché lo ha spiegato ad Otto e mezzo, incalzato da Lilli Gruber, Andrea Scanzi del Fatto quotidiano: "Marchini è un imprenditore benestante. Non è che se si presenta con una utilitaria o una Peugeot bianca ottiene maggiore empatia con l' elettorato". Dunque il cuore della questione sta in quelle due parolette: "Imprenditore benestante".
marchini saluta i giovani
Inammissibile, e magari non solo per i canoni della sinistra manettaragrillina (a fasi alterne), se è vero che Giorgia Meloni, sorella d' Italia, rimase inorridita alle foto di "Arfio" al Polo Club dell' Acqua acetosa, sport nel quale eccelle e pure quello non equosolidale come si conviene a chi sta "co 'a ggente". Ed è perfino banale aggiungere che la sinistra la dinastia marchiniana la conosce non bene ma benissimo fin da quando il prozio Alvaro, costruttore con villa a Grottaferrata e presidente della Roma, donò a Palmiro Togliatti il palazzo delle Botteghe Oscure.
marchini saluta i giovani (2)
Ora pare che Alfio, dopo aver lasciato la Ferrari in periferia per il mitico cambio con la Panda, voglia venderla per presentarsi più umilmente in campagna elettorale. Che er rore. Vergognarsi della ricchezza per far piacere al Proletario Unico da talk -show?
Non abbiamo già avuto candidati sindaci in bicicletta, finiti come sappiamo? Ignazio Marino a Roma. Filippo Nogarin a Livorno. Ora la Cinque Stelle Virginia Raggi a Roma. Caso mai proprio la bici dovrebbe insospettire gli elettori, altro che Ferrari. Francesco Rutelli, altra tempra, ci provò anche lui col motorino, ma ebbe il buon gusto di capire che in ufficio si va con l' auto di servizio. Ernesto Nathan, primo sindaco alto borghese di Roma, massone, ebreo e anticlericale, l' uomo che trasformò la Rometta ottocentesca in metropoli con i bilanci in ordine e cosmopolita, lui stesso essendo nato a Londra, era ricchissimo, elegantissimo, poliglotta.
marchini saluta i sostenitori
Ma chissà perché la sinistra che stravedeva per la maxi Yamaha di Yanis Varoufakis e che ha da tempo ha eletto a proprio guru globalista-multiuso il finanziere miliardario George Soros, inorridisce per una Ferrari. E' quello stesso pauperismo alquanto trasversale - c' è appunto anche un po' di destra in felpa e garbatelliana - che a Fausto Bertinotti non perdonò non tanto la scempiaggine delle 35 ore quanto i pullover di cachemere, mentre ora si sdiliquisce per papa Francesco sulla Ford Focus; e del resto il pontefice non ha forse dichiarato la ricchezza "sterco del diavolo?".
luca zappacosta e alfio marchini (2)
La faccenda d' altra parte non si ferma alle candidature capitoline, l' invidia sociale esplosa in grande stile in èra Cav. ha a anche che fare con il modello populista universitario, fiscale, nella scala Isee.
i fratelli luca e andrea zappacosta
Le recensioni cinematografiche recano tuttora l' avvertenza "ambientato in una famiglia borghese". A Massimo D' Alema non si contesta l' incoerenza politica quanto l' Ikarus, la casa in Prati, la produzione vinicola. Invece le dinastie gradite a sinistra sono immancabilmente "sobrie": i Moratti, i Bassetti, per un po' perfino il loden di Mario Monti, che pure va a messa a Sankt Moritz (a scompaginare i giudizi fu però Gianni Agnelli, che flirtava con la Cgil e si tuffava pisello in fuori dal Capricia). Modesto consiglio a Marchini: si goda la Ferrari, e non nasconda il diploma del De Merode.
andrea zappacosta parla ai suoi simpatizzanti (5) andrea zappacosta saluta i simpatizzanti beatrice scibetta alfio marchini alessandro onorato alfio marchini alessandro onorato alfio marchini (1) andrea zappacosta parla ai suoi simpatizzanti (4) beatrice scibetta alfio marchini andrea zappacosta