CAFONALINO SMODATO - LA FASHION WEEK MILANESE SCARICA LE MINETTI PER L’AUSTERITY? MADDECHÉ! SOLO VELINE, TRONISTI E LA FACCIA TUMEFATTA DAL BOTOX DI VALERIONA MARINI

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testo e foto di Januaria Piromallo - www.ilfattoquotidiano.it

Da tempo non si vedeva una settimana della moda così. E' l'austerity, bellezza mia. Ma solo a parole. Si lustrano i pomelli mentre il Titanic cola a picco. Ma il pret-à-deporter è un iceberg che tiene duro. E Franca Sozzani, mater nostra, ci da il nostro delirio stagionale. Si comincia con i nuovi mostri: una volta c'erano le divine, da Sharon Stone a Nicole Kidman, oggi sgomitano in prima fila velone, velini e tronisti. I parterre pullulano di fashion blogger ( Non so cosa fare? Mi faccio un blog).

Siamo a corto di testimonial invitiamo Panariello e la Gelmini. L'ex ministra diserta Forza Italia e ai buzziconi di partito preferisce i lustrini delle sfilate.

E la moda da i numeri: più 8 per cento per i buyer esteri, un modesto più 4 per cento per i compratori italiani. Dati che fanno a cazzotti: nell'ultimo anno nel settore moda si sono perse 5mila imprese. Ma solo in Lombardia il giro d'affari è di 34 miliardi all'anno, secondo la Camera del Commercio.

Si tuffa in passerella Federica Pellegrini, bizzosa campionessa olimpionica, che sfila muscoli e beachwear. Il suo cachet, come quello della Minetti l'anno scorso, è top secret.

Fendi, Ferragamo e Meissen, un cortile per tre, quello di via Montenapoleone dove si affacciano i tre negozi tirati a lucido. La mostra, all'ex cinema Manzoni, è un omaggio delle sorelle Fendi al grande cinema italiano e sarebbe piaciuta anche agli animalisti. Si parte da "Gruppo di famiglia in un interno" e si finisce a" L'età dell'innocenza. In mezzo a peli e pellicce di gran pregio le imbolsite (da troppo botox) Ornella Muti e Catherine Denevue.

Proiezioni psichedeliche da Ferragamo e debutto della storica maison Meissen di manifattura sassone. Abiti caramellosi su modelle che sembrano bamboline di bisquit. Moschino si autocelebra e festeggia 30 anni di irriverenza con la "resuscitata" top model d'antan Pat Clevand che indossa una iconica gonnona rossa con le mucche. A seguire il concerto pop di Gloria Gaynor. Più che una sfilata era una festa, peccato per quelli che, invito in mano, non sono riusciti a entrare.

"Quando ti chiama un museo è fatta, Ira" diceva mio fratello Egon. E Sua Altezza Ira von Furstenberg, nipote prediletta dell'avvocato Agnelli (figlia di sua sorella Clara), è di nuovo alla ribalta. E al museo Bagatti Valsecchi ( chaperonata da Mario d'Urso) mescola il gotico e il rinascimentale, crocifissi e calici, teschi e teste di buddha, all'insegna del "Sacro e Profano".

Da inebriarsi in un delirio di sensi la Chocolate Room del Four Season che festeggia i 20 anni e dedica alla settimana modaiola borse e pochette, cappellini e decolletè, sono delizie fatte di cioccolata e pralinè. Tonino Cacace, patron del Capri Palace, il principe del monte, scende da Anacapri e inaugura a un passo dal teatro La Scala, Larte, nuovo format di ristorante gourmet e galleria d'arte.

Che coppia. Chiara Boni e Giovanni Gastel. La prima ( Oprah Winfrey va pazza per la sua moda) strizza l'occhio alle geometrie optical di Mondrian, il secondo firma l'allestimento fotografico e si inchina al Blow Up di Antonioni.

La terra madre sempre nel cuore e in passerella. Ma basta con la Sicilia da cartolina del duo Dolce & Gabbana, dopo il carretto, coppole e veli neri, ceramiche di Caltagirone e mosaici bizantini, adesso è la volta della valle dei templi di Siracusa.

Anche Expo va a nozze con la moda. E da Piazza Castello parte il Roadshow mondiale delle statue del "Popolo del cibo" che portano la griffe dello scenografo tre volte premio Oscar Dante Ferretti. Le teste grottesche in stile Arcimboldo faranno tappa New York dove Dante inaugura una mostra personale al MoMa.

Ancora eccellenze del nostro artigianato: Stefano Conticelli, artigiano etrusco ( così si definisce), inventa un vestito in cuoio staccabile per la Vespa Piaggio e per il suo derriérè confeziona un morbido bauletto. Mamma li cinesi, un bastimento carico di buyers dagli occhi a mandorla premevano per accaparrarsi un posto alla sfilata svolazzante di chiffon di Ermanno Scervino.

Lusso e ostentazione stanno diventando fastidiosamente demodè, come un vestito troppo appariscente, di due taille in meno. Come la lingerie assai cheap disegnata da Valeria Marini, l'agent provocateur de' noantri, sempre compressa e "impaillettata" in microabiti di due taille in meno.

Dopo l'orgia infinita di vestiti all'improvviso si spegne la musica. La festa è finita, gli amici se ne vanno... Fine del bunga bunga. Basta olgettine, nani, grilli e ballerine. Ci aspetta un inverno freddo. Ma la morigeratezza è davvero il nuovo diktat socio culturale, come piacerebbe alla Merkel? Paligi (con l'erre moscia che fa chic) ci aspetta....Folza, sblighiamoci. Altrimenti l'anno prossimo Anna Wintour ci boicotta.

 

VALERIA MARINI TORTA PER I TRENTANNI DI MOSCHINO jpegSTEFANIA CRAXI CON FIGLIA SILVIA GRILLI SIBILLA DELLA GHERARDESCA jpegMODELLE jpegMODELLE jpeg