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Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Fabrizia Bagozzi per www.europaquotidiano.it
vera l interprete e alexis tsipras
Aperitivo chez Ferrero, cena chez Vendola. E prima, a cavallo del mezzogiorno, pranzo con Rodotà. Alexis Tsipras arriva in Italia per l’assemblea con cui sabato la lista che porta il suo nome prova a rilanciare in chiave nazionale, dopo aver superato lo sbarramento alle europee, con un’agenda densa di appuntamenti: il leader di Syriza, modello di una sinistra radicale unita e vincente – cosa in Italia non pervenuta – è molto conteso ed evidentemente non può che dare a ciascuno il suo.
Dunque ha partecipato all’inaugurazione della nuova sede nazionale di Rifondazione vicina a piazza del Popolo (presenti ovviamente il segretario Paolo Ferrero e l’eurodeputata Eleonora Forenza) per poi cenare con Nichi Vendola alla festa di Sel a San Giovanni. E in mattinata è stato alla sede del Parlamento europeo per ragionare di democrazia, lavoro e beni comuni con uno dei “grandi elettori” della Lista, Stefano Rodotà, e con i deputati europei Barbara Spinelli ed Eleonora Forenza.
vendola saluta i militanti di sel
Ma il tour de force italiano non finisce qui: per venerdì sera (18,30) è previsto un incontro pubblico con tutti e tre gli eurodeputati in piazza Farnese (ci sarà anche Curzio Maltese) E sabato mattina Tsipras aprirà l’assemblea nazionale della Lista che porta il suo nome e che, nelle intenzioni, dovrebbe traghettarla da Bruxelles a Roma con gli occhi rivolti alla tornata elettorale dell’anno prossimo (e cioè quantomeno le regionali).
Nelle intenzioni. Sulle quali i due partiti che sono fra i principali contraenti della Lista non hanno identità di vedute. Per Rifondazione, che fino adesso con la Lista Tsipras ha portato avanti un’operazione win-win (uscire dall’isolamento politico e approdare a Bruxelles) l’obiettivo è, se non un partito, una federazione della sinistra unita in nome del verbo antirenziano. Per arrivare alle regionali consolidandosi e rilanciandosi in vista di una tornata elettorale nazionale prossima ventura.
Ma è un’opzione che Sinistra e libertà – il cui bilancio con la Lista Tsipras è invece in chiaroscuro (il mancato ingresso di Furfaro al parlamento europeo, l’addio di Migliore e un’altra decina di deputati) – non prende in considerazione. Non ora, non nel quadro dato. Per Sel la Lista è l’occasione per coltivare un cantiere della sinistra con cui avviare iniziative comuni. Niente contenitori, nessuna proiezione sulle amministrative. Vendola vuole le mani libere nell’aggregare variamente una sinistra che non perda la prospettiva del governo. E dunque va bene l’area che ruota attorno alla Lista, nella quale stare da protagonisti, ma tenendo lo sguardo ben fermo su ciò che succede nella sinistra dem e nelle aule parlamentari, a partire dal senato.
Da qui la sua presenza alla Politicamp di Livorno organizzata da Civati, ospite anche Gianni Cuperlo: comunque sia, intanto si sperimenta una rete, si condensa in parlamento un asse con cui fare subito “cose di sinistra” – domani Sel sarà con Civati davanti a Montecitorio per il cessate il fuoco a Gaza – a partire dai diritti civili, dal reddito minino e dall’ambiente.
Per le amministrative si vedrà, ma già ora Sel è alleata con il Pd in molti luoghi. E si tratta di alleanze realisticamente destinate a confermarsi. E se Rifondazione potrebbe non avere pregiudiziali a intese con il Pd sul piano locale (è già così nella giunta emiliana uscente e in quella ligure), è il Pd che invece potrà averne.
Stando così le cose, l’assemblea di sabato forse deciderà molte cose, ma probabilmente non accelerazioni organizzative verso una qualche forma federativa. È ancora presto, e anche il Prc, che sarà presente in forze e spinge in questa direzione (la direzione di un “Altra Italia” e chissà che non sia questo il nome della cosa, qualsiasi essa sia) lo sa. Non è il momento di forzare, per ora può bastare un calendario di iniziative comuni dopo la pausa estiva.
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