(D)EPURAZIONE SERENA - ANCHE LA DANDINI GIOCA A FARE LA MARTIRE RAI (“SONO STATA CACCIATA. AVEVO UN NEMICO POTENTE”. CHI?): E SE INVECE IL PROBLEMA ERA CHE NON FACEVA PROPRIO RIDERE? – E NON LO SCRIVE “IL GIORNALE” O IL NEMICO ALDO GRASSO MA “IL FATTO”!

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Nanni Delbecchi per “il Fatto Quotidiano

 

Serena Dandini Serena Dandini

   Siamo un popolo di santi, navigatori, ma soprattutto di eroi. Ne abbiamo un po’ dappertutto, di eroi e perfino di protomartiri, ma in nessun posto come la Tv pullula di esodati, di rottamati, o addirittura di epurati; storie commoventi, degne del libro Cuore. Colpa dei giovani, “incapaci di fare gli stessi numeri dei senatori”, come ha sostenuto di recente Rita Dalla Chiesa?

 

Veramente avevamo la sensazione che l’Italia fosse un paese ferocemente gerontocratico; e ci sembrava che la Dalla Chiesa se ne fosse andata lei da Mediaset, sbattendo la porta, dopo avere condotto lo stesso programma – il non scomodissimo Forum – per una ventina d’anni. Numero in effetti non facile da replicare, per un giovane. Ma siccome un eroe tira l’altro, ecco scendere in campo Serena Dandini; e rievocare ieri, in un’intervista a Repubblica la sua cacciata dalla Rai di tre anni fa, quando era alla conduzione di Parla con me. Roba tosta: “Posso dire di avere avuto un nemico potente. Il lunedì mattina, puntuali, arrivavano le telefonate. Mi colpiva sempre la timidezza dei direttori…”

 

Daniele Luttazzi Daniele Luttazzi

   Ora, è vero che gli editti bulgari a Viale Mazzini ci sono stati. Ed è anche vero che la Dandini non è mai stata simpatica a B. e ai suoi uomini. Però tra un certo cazzeggio da camera e l’umorismo lisergico di un Daniele Luttazzi qualche differenza c’è. E ci permettiamo di dubitare che la parodia sulle ragazze baresi chiuse nel bagno di Palazzo Grazioli intitolata Lost in WC fosse “un atto di eroismo”. Forse non faceva proprio ridere. Esageriamo: forse non se ne poteva più della Dandini che rifaceva sempre se stessa; solo che i direttori erano timidi, e non avevano il coraggio di dirglielo.

 

CORRADO GUZZANTI IN ANIENE jpegCORRADO GUZZANTI IN ANIENE jpeg

   È vero che la colpa è sempre di qualcun altro (altrimenti che eroi saremmo?), ma è curioso che Serena in tanti anni non sia sfiorata dall’idea di cambiare programma, o almeno di cambiare ospiti, o almeno di cambiare tormentoni, o almeno di cambiare divano.

  

 

Ai più piccoli ricordiamo che tutto cominciò 26 anni fa con la Tv delle ragazze, primo di una serie di programmi di successo, alcuni veri capolavori (Avanzi, Tunnel,Pippo Chennedi Show, L’ottavo nano), dove Serena si afferma come la ragazza del clan di Raitre, quindi riesce a sopravvivere vittoriosamente alla stagione di Angelo Guglielmi. Poi, dal 2004, la ragazza si siede per non rialzarsi più. Comincia la stagione del divano: in otto anni di Parla con me, la sperimentatrice Dandini sperimenta più che altro se stessa.

angelo guglielmiangelo guglielmi

 

   Sarebbe ingiusto prendersela solo con lei. Quasi tutti i televisivi ragionano così. Non vengono sostituiti, vengono eliminati perché controcorrente. Il suo è un esempio tra i tanti d’inamovibilità che si trasforma in immutabilità, di privilegio che si trasforma in diritto acquisito. A tutti piace lavorare, a tutti piace essere strapagati per divertirsi, ed è perfino legittimo replicare se stessi, se non vengono idee migliori.

 

Sabina Guzzanti Sabina Guzzanti

   Ma voler fare anche i martiri di successo è davvero troppo. Comunque, indovinate dove sta per rientrare la Dandini? In Rai, per condurre un varietà radiofonico che a giudicare dalle sue dichiarazioni sarà l’ennesimo salotto dove tutto ruota attorno al suo cazzeggio. Staremo a vedere: essendo radio, il divano non ci sarà, né potrà esserci il deja-vu, al massimo il già sentito. Comunque auguri: a volte l’eroismo paga.