Elisabetta Esposito per la Gazzetta dello Sport
LOTITO CAIRO GAZZETTA
Ad aggiungere un nuovo pesante elemento alla vicenda è ora la Asl Roma 1, l' autorità sanitaria competente per i calciatori biancocelesti e già oggetto di indagine della Procura federale, che nell' ambito della sua inchiesta vuole comprenderne i rapporti con i biancocelesti(a proposito, ieri gli ispettori sono andati nella sede principale della Synlab, il laboratorio incaricato dall' Uefa, ad acquisire nuovi documenti).
Da quanto emerge, la Asl in questione ha avuto con la Lazio soltanto interlocuzioni telefoniche. In un primo momento il club aveva contattato la Asl Roma 4, a cui appartiene la sede di Formello, che ha però spiegato che quella competente fa riferimento alla residenza dei positivi, nel caso dei giocatori coinvolti appunto la Roma 1.
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Alle telefonate non ha fatto però seguito alcuna comunicazione formale relativa ai casi di positività. La Asl a quel punto non ha potuto disporre alcun tipo di mappatura dei contatti del positivo così come previsto dalla legge e dal protocollo Figc. Una novità importante, che potrebbe andare anche al di là della questione Immobile, ma che di certo ha a che fare anche con il suo caso. In Italia c' è infatti l' obbligo di comunicare qualsiasi caso di Covid alle autorità sanitarie locali.
cairo lotito
Nel calcio il compito spetta ai club, in modo da permettere, tra le altre cose, «all' operatore di sanità pubblica del Dipartimento di Prevenzione territorialmente competente di provvedere, nei confronti dei contatti stretti, alla prescrizione della quarantena», come da protocollo Figc.
Il Comitato tecnico scientifico, in un comunicato del 5 ottobre, aveva anche sottolineato: «Il Cts, a proposito del caso dei calciatori positivi al contagio dal coronavirus, richiama gli obblighi di legge sanciti per il contenimento del contagio e ribadisce la responsabilità dell' Autorità sanitaria locale competente e del medico sociale per i calciatori e del medico competente per gli altri lavoratori». Non a caso la Procura federale, che ha già ascoltato il presidente Lotito e il dottor Pulcini, si sta concentrando proprio sulla comunicazione tra Lazio e Asl.
luis alberto leiva e signore
Ma vediamo gli effetti sul caso Immobile. L' attaccante a una settimana di distanza viene trovato due volte positivo da Synlab (il 26 ottobre e il 2 novembre), che lo ferma. In mezzo, a sei giorni dal primo responso che aveva spinto sia il club che la famiglia (ricordate la foto postata il 29 ottobre dalla moglie Jessica in cui i due erano divisi da un vetro con tanto di faccine tristi?) gioca la partita contro il Torino, entrando nel secondo tempo. Il club si è infatti sentito autorizzato a "liberarlo" per il doppio tampone negativo del 30 e del 31 ottobre riscontrato dal laboratorio di Avellino di cui si serve la Lazio, forte anche del fatto che la positività emersa fosse "debole".
cairo lotito
Lo stesso direttore sanitario del club, Ivo Pulcini, intervenuto ieri a Radio Punto Nuovo, si chiedeva: «Che senso ha "debolmente positivo"? Un laboratorio deve dare responsi chiari, positivo o negativo». In realtà basterebbe attenersi alle indicazioni del Comitato tecnico scientifico. Interpellata proprio per fare chiarezza su questo punto, la professoressa Giovannella Baggio, membro del Cts e titolare della prima cattedra di Medicina di genere in Italia, ha dichiarato:
ivo pulcini 29
«Nelle nostre linee guida non c' è distinzione tra debolmente positivo e positivo. Se da un tampone molecolare emerge una positività, di qualsiasi livello, il paziente è positivo e va isolato per 10 giorni». Come qualsiasi paziente affetto da Covid-19.
cairo lotito
E il discorso vale anche per i calciatori: il protocollo della Figc infatti interviene sulla gestione dei contatti stretti e della quarantena, non su quella dei casi positivi. Per giocare, uscendo dunque dall' isolamento, Immobile avrebbe avuto bisogno di un validazione della propria negatività da parte dell' autorità sanitaria competente, che pare proprio non ci sia stata.
Ma se finora ci siamo concentrati sull' eventuale violazione del protocollo per Torino, merita attenzione anche lo scenario che si sta delineando in vista della sfida di domenica all' Olimpico contro la Juventus.
immobile
Prima del match di Champions con lo Zenit San Pietroburgo, il d.s. biancoceleste Tare, ha detto: «Pensiamo che Immobile possa giocare contro i bianconeri». Questo perché, a loro parere, il tampone effettuato dal laboratorio di Avellino «è negativo».
Ma lo stesso presidente del cda di Futura Diagnostica, Massimiliano Taccone, ci aveva parlato di un caso «debolmente positivo», che dunque andava per legge segnalato alla Asl dalla società di Lotito (il laboratorio non può farlo perché opera in un' altra regione). La posizione dell' attaccante è dunque tutta da valutare. Nell' allenamento di ieri non si è visto, ma oggi come il resto della squadra si sottoporrà a un nuovo giro di tamponi. Alla Lazio c' è ancora chi pensa di poter ripetere la procedura vista per il Torino e averlo domenica in campo.
Ma rispetto ad allora il club ha gli occhi di tutto il calcio, e non solo addosso. Una buona notizia per Simone Inzaghi comunque c' è: ieri Luis Alberto è tornato negativo e potrà prendere parte al match di domenica. Su di lui infatti non ci sono dubbi: lo spagnolo era stato trovato positivo negli esami del 26 ottobre (quello pre Bruges) e ieri, terminati i dieci giorni di isolamento previsti dal protocollo, grazie ad un test negativo può considerarsi guarito e disponibile.
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ivo pulcini foto di bacco immobile luis alberto