R. Es. per “il Messaggero”
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In Russia a godere dell' immunità pressoché totale presto potranno essere non soltanto i presidenti in carica, ma anche gli ex. La norma è contenuta in un disegno di legge presentato alla Duma, la camera bassa del Parlamento russo, come parte del processo legislativo che deve aggiornare la Costituzione dopo il referendum del luglio scorso.
L'APPROVAZIONE L' idea ha ricevuto il placet del Cremlino e dunque è molto probabile che venga approvata a tempo di record da entrambe le Camere. Una volta approvata, sarà una sorta di assicurazione sulla vita di Vladimir Putin: se deciderà di appendere al chiodo la tiara di zar potrà dunque farlo sapendo di poter dormire sonni tranquilli senza timore di essere attaccato da fazioni ostili. La bozza prevede infatti che gli ex presidenti - dunque anche Dmitry Medvedev - non possano essere «incriminati, perquisiti o interrogati».
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LA NORMA La loro casa e il loro luogo di lavoro saranno poi un santuario che non può essere violato in nessun modo, così come i loro «veicoli, bagagli o mezzi di comunicazione». L' ex presidente sarà dunque un super-uomo, ma non un super-eroe. Il suo potere non sarà infatti illimitato. La norma, a questo proposito, introduce un complicato meccanismo di revoca dell' immunità - che coinvolge il Parlamento, la Corte Suprema e la Corte Costituzionale - ma solo nel caso di accuse di «tradimento» o di non meglio definiti «altri reati gravi».
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Si tratta di una procedura che forse vuole solo salvare l' apparenza, dato che per essere validata richiede «i due terzi dei voti del totale di deputati e senatori» - a condizione che l' atto di accusa della Duma sia stato sostenuto da almeno «un terzo dei deputati» - e che una commissione parlamentare speciale abbia dato il suo assenso.
IL REFERENDUM Il processo di riforma della Costituzione, dopo l' ok del referendum, continua a riservare insomma sorprese, con dettagli sempre più precisi su che volto avrà la Russia del futuro.
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Quel che appare chiaro è che Putin non vuole rischiare nulla nel dopo Putin. Questo ddl arriva una settimana dopo che lo zar ha presentato - di persona - un altro disegno di legge che dà agli ex-presidenti un seggio a vita al Consiglio della Federazione (il Senato russo).
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«Nel quadro del pacchetto legislativo sulla riforma costituzionale c' è anche un articolo sulle garanzie agli ex presidenti, pratica in vigore in molti Paesi del mondo ed è piuttosto giustificata», ha osservato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. «Non è una novità nella prassi internazionale», ha detto, sottolineando che la norma «metterà a punto» lo status attuale.
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Il presidente russo Vladimir Putin starebbe per annunciare le sue dimissioni a gennaio e il relativo passaggio di consegne al suo successore. A sostenerlo è Valeri Soloviei, l'ex professore della prestigiosa università di relazioni internazionali Mgimo di Mosca divenuto oppositore (dopo il licenziamento) con la fondazione del movimento Perimen. Soloviei - che ha sempre avuto buone fonti al Cremlino e nel corso degli ultimi anni ha “azzeccato” alcune previsioni importanti - ha raccontato quanto bolle in pentola nell'entourage del presidente all'emittente Eco di Mosca.
"Putin ha intenzione di rendere pubblici i suoi piani di transizione a gennaio", ha detto Soloviei all’Ansa. "I piani di transizione prevedevano l'inizio di questo processo ad agosto e il piano implicava l'unione con la Bielorussia. Ma le proteste hanno sconvolto questi piani", ha proseguito l'ex professore. Soloviei. L'attuale premier, Mikhail Mishustin, verrà "dimissionato" e come successore si stanno vagliando vari candidati, tra cui Dmitry Medvedev e "la figlia di Putin Ekaterina Tikhonova".
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Quando lo zar annuncerà i suoi piani non è chiaro, ma "una delle varianti" al momento in discussione è nel corso del tradizionale discorso di Capodanno, così come fece Boris Eltsin (proprio con Putin) nel 1999. Tra le ragioni della repentina uscita di scena vi sarebbero "motivi di salute". Tra le voci che si rincorrono - ormai da almeno un anno - emerge l'ipotesi del Parkinson o di una forma grave di cancro, ormai in metastasi.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha liquidato come "spazzatura" le notizie rilanciate della stampa britannica secondo cui il presidente Vladimir Putin intende dimettersi a gennaio. "Questa è spazzatura assoluta. Il presidente sta bene".
vladimir putin agente del kgb
Proprio ieri, infatti, è stato presentato alla Duma russa, la camera bassa del Parlamento, un disegno di legge per garantire l'immunità agli ex presidenti. Lo riferisce l'agenzia Interfax specificando che la norma è stata sviluppata in coerenza con le recenti modifiche alla Costituzione. "Il disegno di legge stabilisce la garanzia dell'immunità per l'ex presidente oltre il termine dei suoi poteri presidenziali", ha fatto sapere il senatore Andrei Klishas, che ha presentato la bozza insieme a un deputato, ai giornalisti.
Vladimir Putin da giovane alle prese con l'amica Elena putin images putin giovane hipster PUTIN PUTIN DMITRIJ PESKOV E PUTIN vladimir putin e le figlie ekaterina e maria