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    CAVALLO VANESIO! - GLI EQUINI SI RICONOSCONO ALLO SPECCHIO E SI FANNO BELLI, SECONDO UN ESPERIMENTO DELL'UNIVERSITÀ DI PISA - NON SOLO HANNO COSCIENZA DI SÉ, MA TENDONO AD AMMIRARSI E PAVONEGGIARSI: "SE TROVANO UNA MACCHIA SUL MUSO, LA PULISCONO" - MA A NEW YORK HANNO DUBBI SUL TEST: GLI ANIMALI STAVANO DAVVERO INDAGANDO SULLE LORO IMMAGINI SPECULARI?


     
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    Michela Allegri per “Il Messaggero

     

    CAVALLI E SPECCHI CAVALLI E SPECCHI

    Dal mondo animale arriva una scoperta epocale: i cavalli hanno la capacità di riconoscersi davanti allo specchio e, addirittura, tenderebbero ad ammirarsi e pavoneggiarsi proprio come gli esseri umani.

     

    La ricerca è tutta italiana: un team di scienziati ha scoperto che questi animali hanno un'intelligenza tale da essere in grado di riconoscere il proprio riflesso. Addirittura, i cavalli sono in grado di distinguere anche macchie e segni, e addirittura di pulirli.

     

    SPECCHIO E CAVALLO SPECCHIO E CAVALLO

    LO STUDIO

    Lo studio è stato condotto su 14 cavalli. Gli scienziati hanno dipinto una X colorata sul loro muso dopo averli fatti specchiare e 11 animali hanno tentato di rimuoverla. Un comportamento simile - la capacità di riconoscere il proprio riflesso, in particolare - è stata rilevata in passato in altre specie, come elefanti e delfini, ma si trattava di percentuali molto basse, insufficienti per trarre una conclusione certa.

     

    Per i cavalli, invece, la situazione è diversa e sembra essere valido un principio più generale. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Animal Cognition. A guidare il team di ricerca, il dottor Paolo Baragli, dell' Università di Pisa.

     

    CAVALLO ALLO SPECCHIO CAVALLO ALLO SPECCHIO

    Ecco come è stata condotto lo studio. Per iniziare, 14 cavalli del Centro Italiano di Salvataggio per la Protezione dei Cavalli, in Toscana, sono stati filmati dopo essere stati messi di fronte a un grande specchio, uno alla volta, in uno spazio aperto.

     

    LA REAZIONE

    La reazione iniziale è stata quella che ci si aspettava: tutti gli animali hanno subito pensato di avere davanti un altro animale. Alcuni hanno cercato di giocare, mentre altri sono stati aggressivi. Un solo cavallo si è spaventato.

     

    Dopo questa fase, diversa da animale e animale, undici dei quattordici esemplari hanno controllato dietro lo specchio e, poi, hanno iniziato a muovere la testa osservando il riflesso eseguire gli stessi movimenti. Alcuni cavalli hanno tirato fuori la lingua. «Dopo la prima fase, hanno un po' cercato di indagare per vedere se il cavallo nello specchio fosse effettivamente un loro riflesso», dice Baragli.

     

    cavallo cavallo

    I SEGNI

    È quindi scattata la fase successiva dell'esperimento. I ricercatori hanno utilizzato un gel colorato per segnare le guance dei cavalli. Gli animali potevano vedere le X disegnate dagli scienziati solo posizionandosi davanti allo specchio.

     

    Undici esemplari, specchiandosi, si sono accorti di avere qualcosa di strano sul muso. Secondo gli scienziati hanno riconosciuto il loro riflesso. Quindi, hanno cercato di rimuovere i segni colorati.

     

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    Baragli è sicuro del risultato raggiunto: le sue conclusioni sono basate su 22 ore di video, dove sono stati immortalati i cavalli che si guardano allo specchio, si sfregano il muso e poi tornano a osservare il loro riflesso.

     

    «Stanno cercando di esplorare il segno sul loro viso, o di toglierlo - sostiene lo scienziato - È difficile immaginare che ci sia un altro motivo per questo comportamento». Nel rapporto c'è scritto che «i cavalli testati nello studio pilota hanno mostrato alcuni modelli comportamentali in risposta alla presenza della superficie colorata».

     

    cavalli all aria aperta cavalli all aria aperta

    I DUBBI

    Non è invece troppo convinto dei risultati Gordon Gallup, dell'Università di Albany, a New York, che ha sviluppato il test dello specchio, noto anche come mark test. Lo psicologo evoluzionista ritiene infatti dubbie le conclusioni di Baragli: non concorda sul fatto che i cavalli stessero davvero indagando sulle loro immagini speculari.

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