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    CHE FACCIAMO CON LO SCUDO ANTI-SPREAD? - LA NUMERO UNO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA, CHRISTINE LAGARDE, SARÀ PRESENTE AL VERTICE DI BRUXELLES PER FARE IL PUNTO SULLO SCUDO MA LA GERMANIA CONTINUA A NUTRIRE DUBBI – LA BUNDESBANK: “AGIRE TROPPO LENTAMENTE NELLA LOTTA CON L'INFLAZIONE RISCHIEREBBE DI PRODURRE MAGGIORI DANNI ECONOMICI. LE BANCHE CENTRALI NON DEVONO RISPONDERE CON TROPPO POCO, TROPPO TARDI…”


     
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    F.Gor. per “la Stampa”

     

    CHRISTINE LAGARDE CHRISTINE LAGARDE

    Dopo la sicurezza energetica, oggi al Consiglio europeo sarà la volta della politica monetaria. E Italia e Germania saranno nuovamente divise. La numero uno della Banca centrale europea, Christine Lagarde, sarà presente al vertice di Bruxelles per fare il punto sullo scudo anti-spread, dopo il Consiglio generale della Bce tenutosi ieri. Berlino continua a nutrire dubbi.

     

    L'idea di uno scudo a protezione dei differenziali di rendimento non è stata ben accolta dalla Bundesbank. «Agire troppo lentamente nella lotta con l'inflazione rischierebbe di produrre maggiori danni economici», ha detto Nagel in una conferenza a Eltville am Rhein. Il quale ha calcato la dose: «Le banche centrali non devono rispondere con troppo poco, troppo tardi».

    joachim nagel joachim nagel

     

    Il tutto, però, senza evitare «distorsioni» sul mercato obbligazionario. In altre parole, porte ancora chiuse sullo scudo anti-spread. «Il nostro obiettivo è preservare la corretta trasmissione della politica monetaria»: Lagarde lo ribadirà oggi al Consiglio Ue, citando due elementi specifici, entrambi contenuti nell'ultimo bollettino economico di Francoforte, pubblicato ieri. Preoccupano l'elevata incertezza e le tensioni sui mercati. In previsione c'è un rialzo del costo del denaro di 25 punti base in luglio. E porte aperte per 50 punti base a settembre. Poi si vedrà.

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