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Francesco Persili per Dagospia

“È bello avere un po’ d’Italia a questo Mondiale”. Appena vede Fabio Cannavaro il cerimoniere del sorteggio Gary Lineker non perde l’occasione per sfottere gli azzurri che per la prima volta dopo 60 anni non saranno alla fase finale del Mondiale. L’ex attaccante inglese, oggi commentatore per le tv d’Oltremanica, nel corso della cerimonia al palazzo del Cremlino per l’estrazione dei vari gruppi, gioca a fare il brillantone e quando Maradona si occupa dell’urna dell’Inghilterra piazza la più prevedibile delle battute: “Sei stato sempre bravo con le mani”, alludendo al gol di pugno del Pibe che nel mondiale del 1986 condannò alla sconfitta la Nazionale inglese di cui lui era il bomber.

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In un’atmosfera sonnacchiosa che non regala colpi di scena, a parte la foto di Maradona in abito nero e papillon giallo con Pelè,  Lineker si prende il centro della scena con la sua ironia che spesso l’ha messo letteralmente in mutande. “Ranieri, really?” Scrisse quando il Leicester comunicò l’ingaggio di Ranieri. “Se vincerà la Premier, andrò in diretta tv in slip”, disse l’ex gloria delle Foxes che dopo l’impresa della squadra allenata dall’Imperatore Claudio si presentò davanti alle telecamere della BBC in boxer. Ranieri, really!

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Dell’ex attaccante del Barcellona si ricordano sempre le parole in libertà su Twitter, una pallosissima citazione (“Il calcio si gioca 11 contro 11 e alla fine vince la Germania”) e giudizi al vetriolo su Zaza (“Buon acquisto specialmente se dovesse essere il rigorista del West Ham”) e recentemente su Benzema che hanno mandato su tutte le furie, tra gli altri, anche Bobo Vieri: “Io non so come Lineker possa lavorare in televisione, solo in Inghilterra può succedere. E' uno che ha fatto tutti i suoi gol nell'area piccola...”.

Due anni e mezzo fa tuonava contro la Fifa e i suoi “nauseanti livelli di corruzione”, ieri Gary Lineker era a Mosca, tra Putin e Infantino, nel ruolo del “fool” del sorteggio. In patria lo hanno accusato di ipocrisia, lui si è difeso pigolando: “Se ci fosse stato ancora Blatter non avrei partecipato…”. La speranza degli inglesi è che la sua presenza accanto a Maradona e a Cannavaro - due che la Coppa del Mondo l’hanno alzata con la tv a colori - possa portare fortuna all’Inghilterra che non vince dal 1966.

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Il girone dei Leoni di Sua Maestà con Belgio, Panama e Tunisia non pare proibitivo. A parte il gruppo dell’Argentina con Croazia, Nigeria e Islanda, non ce ne è uno che possa nascondere qualche trappola. Il più incerto sembra quello con Polonia, Colombia, Giappone e Senegal. Se non ci sono sorprese, il tabellone potrebbe condurre a due semifinali classiche: Argentina-Germania, rivincita della finale mondiale 2014, e Brasile-Francia, che fu l’epilogo della Coppa del Mondo vinta dai transalpini nel 1998. Ma vedere certi gruppi con Danimarca e Perù, Marocco e Iran, Corea del Sud, Messico e Svezia (ahi!) non fa che aumentare il rimpianto per le cose che potevano essere e non sono state. Chiederemo, in ogni caso, consigli all’inglese Lineker che con i rimpianti mondiali ci convive dagli anni Settanta.

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