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I leader mormoni starebbero "coprendo" una "epidemia" di abusi sessuali che rivaleggia con gli scandali denunciati all'interno della chiesa cattolica.

 

Secondo quanto rivelato dal “Daily Mail”, i fedeli, con sede nello Utah, hanno ripetutamente protetto i colpevoli e punito coloro che hanno parlato nel tentativo di proteggere la loro reputazione. Le vittime ritengono che gli abusi siano "dilaganti" e tra le famiglie ci sarebbero "tassi estremamente elevati di incesto".

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Le ragazze sottoposte a orribili abusi affermano che viene loro detto di "perdonare" i loro aggressori e vengono scoraggiate dal denunciare alla polizia.

Secondo le indagini del “Daily Mail”, in Oregon, tre donne hanno accusato la chiesa di non averle protette da un medico mormone che avrebbe aggredito più di 200 pazienti. In California, la chiesa avrebbe “favorito e incoraggiato” il “silenzio e l’insabbiamento” degli abusi sessuali su minori, compreso quello di una bambina di tre anni.

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In Colorado, i vescovi sono accusati di favorire un ciclo di abusi incestuosi all’interno di una famiglia tossica non denunciandoli alle autorità. E nello Utah, i leader ecclesiastici non avrebbero dato seguito alle denunce secondo cui un membro della chiesa stava abusando di una giovane ragazza, lasciando l’autore del reato libero di violentare un’altra donna nel 2014.

Le notizie arrivano dopo che un tribunale dell'Arizona, all'inizio di questo mese, ha stabilito che i funzionari della chiesa sapevano che un membro stava abusando sessualmente di sua figlia: non avevano il dovere di denunciare l'abuso alla polizia perché l'informazione era stata ricevuta durante una confessione.

 

Kathleen Wallace, 39 anni, che sostiene che i suoi abusi da parte di un membro della famiglia siano stati tenuti nascosti dalla chiesa, parla di "epidemia": «Penso ci siano tassi estremamente alti di incesto e abusi sessuali nelle case dei mormoni. Questo tipo di abuso è dilagante»

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Nicole Snow, 32 anni, è cresciuta in una famiglia mormone a Wilsonville, Oregon. Lì frequentò la chiesa con il dottor David Farley, laureato ad Harvard, che era anche un dirigente ecclesiastico. Essendo una figura stimata nella comunità, Farley era il medico della maggior parte delle donne della comunità.

 

La madre di Snow iniziò a portarla da lui quando aveva 15 anni dopo aver lamentato un mal di stomaco cronico. Ma con il pretesto di cercare di alleviare la sua stitichezza, avrebbe eseguito un esame rettale senza guanti.

 

Successivamente le penetrò la vagina con le dite, provocandole "un immenso dolore fisico", e suggerì di "romperle l'imene" per "assicurarsi che il sesso fosse più piacevole". Tra il 2007 e il 2009, Farley avrebbe abusato e molestato sessualmente di lei in almeno cinque occasioni.

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Le testimonianze fanno parte di una causa civile intentata da quattro donne, tra cui Snow, nell’ottobre 2020, che descrive in dettaglio le gravi accuse di violenza sessuale contro il medico un tempo rispettato. Da allora, più di 200 donne hanno avanzato simili accuse di abuso sessuale contro Farley.

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