rishi sunak e giorgia meloni a downing street
DAGOREPORT
Ci mancava solo la corrispondenza d’amorosi sensi tra Giorgia Meloni e Rishi Sunak per far girare ulteriormente le palle all’Unione Europea. Intanto, la virata verso i conservatori britannici proprio quando i sondaggi danno i Tories ormai soccombenti davanti all’avanzata dei laburisti. Ma il peggio è l’incazzatura, a partire da Ursula von der Leyen, di Bruxelles che non ha ancora metabolizzato la via Crucis per arrivare alla Brexit.
L’incontro londinese ha indispettito gli europei, soprattutto la Germania, molto sensibile alle deportazioni, quando hanno letto la dichiarazione di una fonte del premier britannico: “Giorgia Meloni sta dando una buona sponda al primo ministro Sunak sull’Ucraina e sulla lotta all’immigrazione irregolare”.
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Come purtroppo sappiamo, l’idea schiavista (eufemismo) di Sunak è quella di risolvere la questione migranti clandestini deportandoli in Ruanda, a raccogliere le banane.
Nella prima versione del comunicato congiunto italo-inglese pare che ci fosse un accenno alla ‘’soluzione Ruanda’’, poi la Ducetta, in un raro sussulto di intelletto, ha pensato bene di tagliarlo, con grande disappunto di Sunak.
Altro incazzato è Matteo Salvini. La svolta di Giorgia verso il conservatorismo “buono”, mollando gli estremisti di Vox, lascia il leader della Lega con il cerino acceso delle Marine Le Pen e dei para-nazisti tedeschi di AFD. Insomma, la Reginetta della Garbatella poteva risparmiarselo il viaggio a Londra.
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matteo salvini e marine le pen