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    SUICIDIO, OMICIDIO O "OMO"-CIDIO? – IL 77ENNE CLAUDIO BELLOI E IL 48ENNE FRANCESCO SCORZONI SONO STATI RITROVATI SENZA VITA NELLA CASA DI BELLOI IN PROVINCIA DI MODENA – TRA LE PRIME IPOTESI C'E' QUELLA DELL'OMICIDIO-SUICIDIO LEGATO A MOTIVI ECONOMICI VISTO CHE SCORZONI LAVORAVA PER BELLOI MA C’È ANCHE CHI PENSA CHE TRA I DUE CI FOSSE UN LEGAME SENTIMENTALE NASCOSTO - VIDEO


     
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    Filippo Fiorini per “la Stampa”

     

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    Qualche tempo fa la vita di Claudio Belloi aveva subito un brusco sconvolgimento e l'uomo neanche settantenne che praticamente tutti gli 8 mila abitanti di Serramazzoni, primo Appennino Modenese, avevano conosciuto per la sua giovialità, per la partecipazione alle iniziative paesane, per le attività in parrocchia, per le cene e per i balli, ma soprattutto per la bancarella di borsette che portava nei mercati della provincia, era improvvisamente sparito dalla circolazione.

     

    Continuava a vivere nella casa che era stata di sua madre, quella che aveva condiviso con la prima moglie e poi con l'ex compagna, quella che in passato affittava ai villeggianti, ma ora lo faceva con porte e finestre sempre chiuse, restando solo. Ieri verso il mezzogiorno, è proprio qui che i carabinieri e i vigili del fuoco hanno sfondato la porta e lo hanno trovato morto insieme a un altro uomo: Francesco Scorzoni, di 48 anni, romagnolo, e la scena che si sono trovati davanti ha portato come prima ipotesi quella dell'omicidio-suicidio, senza che sia ancora possibile escludere altre piste.

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    Chi ha ucciso chi e poi si è suicidato? Perché? Con quale arma? Sono tutte domande a cui gli inquirenti ancora non rispondono, a poche ore dalla scoperta dei due corpi e mentre la Scientifica è al lavoro per i rilievi di rito.

     

    A dare l'allarme sono stati i colleghi di Belloi che, preoccupati perché ieri non arrivava al mercato come al solito, hanno chiesto di fare un controllo. Il camion bancarella si trovava ancora parcheggiato a Torre Maina come d'abitudine. A quanto pare, l'uomo custodiva un'importante quantità di armi da fuoco in casa e una di questa sarebbe quella usata per il delitto, anche se nessuno dei vicini interpellati ha sentito degli spari.

     

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    Riguardo al più giovane dei due, sembra svolgesse dei lavori di giardinaggio presso la casa di Belloi e viveva in affitto in un suo appartamento. Benestante, figlio unico particolarmente legato alla madre, giovanile, la prima ipotesi di movente è quella economica. Non si esclude tuttavia che tra i due uomini potesse esistere un legame sentimentale di qualche tipo e che il recente isolamento in cui si era chiuso l'ambulante delle borsette, abbia in qualche modo pesato nella tragica fine che lo ha legato al suo giardiniere, probabilmente, la notte di mercoledì. Ma questo sarà l'autopsia a dirlo.

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