Paolo Manzo per “il Giornale”
joe biden 1
Biden ha finalmente cancellato le politiche di Trump verso Cuba e Venezuela. Per la Casa Bianca, il ritiro deciso nelle ultime ore delle sanzioni ai regimi dell'Avana e di Caracas faciliterebbe «la democratizzazione dei due paesi». Sono senza dubbio le decisioni più rilevanti di Biden nei confronti delle due dittature più feroci dell'America latina ma, oltre a non essere state comunicate dal presidente bensì da funzionari in conversazioni con giornalisti e tramite comunicati stampa, non sono state neanche discusse nella Commissione esteri del Senato, presieduta dal democratico Bob Menendez.
nicolas maduro
Per lui, importante politico cubano-americano della Florida, la tempistica di questa decisione storica «invia un messaggio assolutamente sbagliato».
Nel caso cubano, Biden ha deciso di ripristinare i voli verso tutte le principali città cubane e riattivare il programma di ricongiungimento familiare. Inoltre, Washington ha aperto ai viaggi di gruppo ed eliminato il limite di 1.000 dollari sulle rimesse inviate dagli Usa.
Nei prossimi giorni, il Dipartimento di Stato Usa aumenterà l'emissione di visti presso l'ambasciata all'Avana e incoraggerà le società di pagamento elettronico a lavorare di più a Cuba, per facilitare l'invio di maggiori rimesse. La scorsa settimana, il Dipartimento del Tesoro ha persino autorizzato una società statunitense a offrire un credito e a fare un investimento in una società cubana.
cuba barrio del arte l'avana
È la prima volta negli ultimi 60 anni che succede ed è paradossale, a detta di Menendez, che l'apertura di Biden arrivi tre giorni dopo l'approvazione di un nuovo codice penale all'Avana. Codice che inasprisce le condanne, introduce 37 nuovi reati connessi a Internet, oltre a confermare la pena di morte e l'ergastolo per chi tenta di rovesciare il regime.
Tre anni di carcere per chiunque insulti un funzionario pubblico mentre, chi riceva fondi da ong sgradite alla dittatura castrista sarà punito con dieci anni di detenzione.
PDVSA PETROLIO VENEZUELA
Nel caso del Venezuela, gli Stati Uniti da oggi consentono invece alla compagnia petrolifera californiana Chevron di tornare ad esplorare il territorio venezuelano, soprattutto il bacino dell'Orinoco, l'area con più greggio al mondo. E di farlo insieme alla compagnia statale nonché cassa del regime chavista, la PDVSA. Parimenti Washington permetterà alle società europee ancora operanti in Venezuela di dirottare immediatamente più petrolio nel Vecchio continente.
La nostra Eni e la spagnola Repsol sono gli unici grandi produttori Ue con attività petrolifere in Venezuela e, a detta di una fonte sentita da Bloomberg, stanno già negoziando con l'amministrazione Biden per deviare il greggio venezuelano diretto in Cina verso l'Europa. Infine da segnalare che Carlos Erik Malpica Flores, ex dirigente della stessa PDVSA nonché nipote della moglie del presidente de facto, Nicolás Maduro, Cilia Flores, è stato rimosso dalla black list delle persone sanzionate dal Tesoro Usa, dove era stato inserito 5 anni fa per corruzione e riciclaggio di denaro dei narcos.
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