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    COME È POTUTO ACCADERE? SONO PASSATI DUE ANNI DALL’INIZIO DELLA PANDEMIA MA ANCORA NON SI SA DI CHI SIA LA “COLPA” E LE VERITÀ SONO SOLO PARZIALI - LE RESPONSABILITÀ DELL'INUTILE E COSTOSO OMS NON SI POSSONO NEGARE: HA DIMOSTRATO CON TUTTA EVIDENZA LA SUA INCAPACITÀ DI DIFENDERCI – ALLA FINE E' TOCCATO AI SERVIZI SANITARI REGIONALI DIFENDERCI, IN UN PAESE CHE PER ANNI HA TAGLIATO RISORSE AL SSN…


     
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    Daniela Minerva per “la Repubblica - Salute”

     

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    «Certo, ‘sti cinesi... Figurati se da noi si puo mettere in lockdown un’intera citta di milioni di abitanti!». Questo dicevamo il 23 gennaio del 2020 seguendo le notizie in arrivo da Wuhan. Tempo un mese o poco piu, e tutta l’Italia finiva in lockdown (il 9 marzo del 2020): strade deserte, tutti in casa a inventarsi una nuova vita reclusa, polizia nelle strade a controllare se tu avessi davvero il diritto di fare quel tragitto casa- lavoro che facevi da anni senza pensarci.

     

    wuhan dopo la pandemia wuhan dopo la pandemia

    Fosse stata l’unica delle previsioni sbagliate. Non possiamo fare finta di dimenticarci (certo chi scrive non puo) la relativa tranquillita con la quale commentavamo l’epidemia nelle prime settimane. Era, ci sembrava, una storia cinese, come lo era stata la Sars anni prima. Ne avremmo sentito solo l’eco. Garrulo ottimismo? Fino a un certo punto. Piuttosto, ingenua fiducia nell’Oms che minimizzava, tranquillizzava. E sbagliava piu o meno tutto.

    vecchi cartelli sulla pandemia nel regno unito 1 vecchi cartelli sulla pandemia nel regno unito 1

     

    Non e un tentativo di addossare all’Oms un errore di valutazione, abbiamo sbagliato. Ma in quei giorni di caos totale non siamo stati gli unici. Dalla chiusura dei voli da e per la Cina, mentre frotte di cinesi arrivavano via Francoforte, Zurigo o Londra, alla zona rossa lombarda ritardata chissa perche, agli anziani stivati nelle Rsa senza cautele, sono

     

    stati mesi di caos ed errori. Si sarebbe potuto fare diversamente? Chissa.

    Certo, nessuno si aspettava quel che e accaduto. Poi abbiamo scoperto che un piano pandemico c’era pure, in qualche cassetto, buttato li e mai implementato. Abbiamo ritrovato valanghe di dichiarazioni di professori preoccupati che da anni spiegavano che “la grande influenza” sarebbe tornata e che sarebbero stati guai, guardati dalla politica come Cassandre, inopinatamente intente a paragonare il nostro mondo, cosi avanzato, ben nutrito e medicalizzato, con l’Europa del primo dopoguerra.

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    No, il nostro modo di vivere non si sarebbe fatto vin- cere da un virus: era l'illusione collettiva prima della grande paura, alimentata dai morti e dal brancolare nel buio della comunita medica che non aveva, per forza di cose, una risposta a quella malattia sconosciuta. Come poi e andata a finire lo stiamo vedendo tutti. E adesso, a due anni da quei giorni spaventosi, dobbiamo chiederci perche.

     

    Sapendo che i perche sono migliaia, che non li esauriremo certo in poche pagine. E allora, permetteteci di proporvi qualche idea di perche, quelli sui quali abbiamo pochi dubbi. Convinti come siamo che molti altri ce ne sono, e se ne aggiungeranno, per spiegare un cataclisma di questa portata, la vittoria di un virus che ha scompaginato tutte le nostre vite, che lascera segni indelebili sulla societa, sulle relazioni e sulle persone. Siamo oggi qui tutti a sperare che diventi endemico, che non vuol dire innocuo vista la malaria in Africa.

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    Ma: poteva essere fermato? Forse no. Anche se l’Oms avesse dato l’allarme prima, anche se i negazionisti di tutto il mondo si fossero ravveduti, anche se il Ssn fosse stato perfetto... Covid-19 forse era il nostro destino.

     

    E ora non possiamo che sperare di riuscire a governare meglio, di avere imparato a rispettare la natura, ad apprezzare la nostra caducita e la nostra intrinseca debolezza. Il battito d’ali d’una farfalla dall’altra parte del mondo ci puo soffocare. Guardiamo ai nostri limiti con maggiore benevolenza e mandiamo in soffitta la pretesa incongrua di una umanita sbruffona che va baldanzosa alla ricerca dell’immortalita. Cosi, almeno, questa tragedia sara servita a rimetterci in carreggiata.

    oms accusata di stupri in africa 3 oms accusata di stupri in africa 3

     

    Ma, torniamo alle colpe. Ha detto, in un’intervista al nostro giornale, il grande storico Adriano Prosperi che «le epidemie, come la guerra, cancellano la verita». Eppure, 60 milioni di italiani oggi cercano la verita: chi ha ucciso i loro cari morti col Covid? Chi ha rubato due anni della nostra vita? Chi ha impoverito milioni di famiglie? Cosa e realmente successo?

     

    coronavirus coronavirus

    Perche? E ancora: si sarebbe potuto evitare? Ma una verita semplice e chiara non c’e. Ce ne sono pero tante che sono nascoste e “uccise” dal rumore di fondo delle opposte fazioni, ma anche dal loro stesso intrecciarsi e nascondersi a vicenda. I fatti, oggi, sono sopraffatti dalle opinioni, dalle narrazioni, dai punti di vista. E allora, a noi che siamo cronisti, non resta che metterli in fila affinche ciascuno si formi la sua verita.

     

    Vogliamo dare la colpa a un virus maledetto, anzi un coronavirus, scappato dal cuore di tenebra dell’evoluzione del vivente? No. La natura fa il suo corso, e noi umani ci siamo presi la briga di contrastarlo cos’altro e la medicina? Ma contrastare il nostro caduco destino non significa diventare immortali.

     

    terapia intensiva covid 1 terapia intensiva covid 1

    Significa, per esempio, mettere a punto vaccini e farmaci che alimentano la resistenza al maledetto microrganismo, che salvano milioni di vite. E questo, di certo, e stato fatto. Chi di noi apprezza, ora, che solo un anno fa nessun adulto sano e di certo nessun adolescente era ancora vaccinato? Un anno per trovare un vaccino, un anno per vaccinare la stragrande maggioranza degli italiani: chiamatelo miracolo se volete, noi lo chiamiamo scienza. Ma vincere le malattie, e le infezioni che ne sono il tramite, beh quello e un altro paio di maniche.

     

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    Allora dobbiamo dare la colpa all’Oms che – che Dio ci perdoni se sembra che la pensiamo come Donald Trump (e lo abbiamo scritto gia mesi fa sul nostro sito) – brucia miliardi e dimostra ogni pie sospinto la sua incapacita di difenderci. La stessa Oms, pero, nel suo elenco dei pericoli per l’umanita nel terzo millennio aveva gia, in tempi non sospetti, messo al primo posto “una pandemia”.

     

    Poi, e vero: ha promesso piani per contrastarla e non li ha fatti; ha minimizzato per mesi confondendo tutti.

     

    tedros adhanom ghebreyesus direttore oms tedros adhanom ghebreyesus direttore oms

    Andate a riguardare la timeline, che l’Oms stessa pubblica sul suo sito. Vista oggi e agghiacciante: un balletto di salamelecchi e tweet inconcludenti che sembrano avere la sola missione di compiacere i cinesi e ignorare le loro bugie. E andate a rileggervi la determina con cui, il 29 gennaio 2020, avvisa che i non sintomatici non devono indossare le mascherine. Per molto meno una dirigenza si dovrebbe dimettere. Per molte migliaia di morti in meno un funzionario della pubblica sanita dovrebbe cambiare mestiere.

     

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    E il 7 gennaio quando arriva la notizia che a Wuhan c’e una polmonite sconosciuta causata da un virus Sars. Tra tweet e commissioni, e il 22 gennaio quando i funzionari Oms vanno a Wuhan, ma affermano che non ne sanno abbastanza per dire la loro sulla epidemia, mentre i cinesi stessi contano ufficialmente gia 78.824 casi. E bisogna aspettare il 30 gennaio prima che l’Oms dica: e emergenza. Poi ancora dichiarazioni, commissioni. E, forse, omerta: in Cina e un’ecatombe, ma Ginevra minimizza. Cosi The Donald dice: l’Oms e al servizio dei cinesi. Brutale, come sempre. Piu elegantemente 116 paesi a meta maggio chiedono di capire cosa diavolo sia successo. E Francia e Germania annunciano un progetto di riforma, spazzato via proprio dal flagello che l’Oms non ha neanche provato a fermare. Forse e ora di riprenderlo in mano. E in fretta. Perche oggi l’Oms che fa? Niente, sempre.

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    Mentre arrivano varianti dai paesi poveri non vaccinati, e speriamo che non ne arrivino altre, dobbiamo constatare il flop di Covax, voluta dall’Onu nell’aprile del 2020, sotto il controllo dell’Oms e della Coalizione Gavi, per fare in modo che tutti i paesi del mondo avessero un accesso equo ai vacci- ni, e i poveri li ricevessero gratis.

     

    PANDEMIA DI CORONAVIRUS PANDEMIA DI CORONAVIRUS

    A squadernare la verita sull’ennesima debolezza delle Nazioni Unite e stata mesi fa un’inchiesta del Bureau of Investigative Journalism (di cui abbiamo dato notizia gia sul nostro sito) rilanciata da Nature, in cui si leggeva: «I primi 18 mesi non sono andati come si sperava. Mentre i paesi ricchi partono con la terza dose, il 98% pelle persone che vivono nei paesi a basso reddito non sono state vaccinate. Covax, che un esperto ha definito come “ingenuamente ambiziosa”, ha con- tribuito solo al 5% di tutti i vaccini somministrati globalmente». Coi ricchi che andavano per i fatti loro in ordine sparso accaparrando dosi, mentre l’apparato burocratico di Covax manca di relazionarsi coi paesi... E, nel complesso, ancora tutti quei pasticci che da decenni rendono l’Oms inefficace.

     

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    Ma gia prima delle varianti, comunque, Sars-CoV 2 colpiva duro. Spettava ai servizi sanitari regionali difenderci. Alcuni lo hanno fatto meglio, altri han- no fallito crudelmente. E, certo, per la gravita de- gli eventi in Lombardia (con le ovvie ripercussioni nel paese) molte colpe ha il Ssr lombardo, chi lo ha disegnato (la giunta Formigoni), chi lo ha rifor- mato, e per quanto possa sembrare impossibile, peggiorato (la giunta Maroni) e chi l’ha gestito per mesi e mesi (la ineffabile coppia Gallera-Fontana).

    pandemia globale di influenza pandemia globale di influenza

     

    La rabbia montava giorno dopo giorno nel vedere cosa accadeva nella ricca Lombardia dei “centri di eccellenza”. Ma in tutto il paese il virus ha mietuto vittime: perche? Anche in questo caso i perche sono tanti. Ma la ragione principe sta nel fatto che per anni si sono tagliate risorse al Ssn, e che per anni si e detto che gli ospedali non potevano piu essere il cuore di un sistema sanitario di un paese che invecchia. Arrivato Covid, mentre gli ospedali soffocavano, sul territorio, accanto ai malati, era il nulla.

     

    E questo ha ucciso tanto quanto il virus: colpa di chi ha chiacchierato per vent’anni di “case della salute” e “medicina del territorio”, tagliando pero risorse al servizio e favorendone la privatizzazione. Tutta colpa dei Ssr? No, perche il governo centra- le (in conformita con la Costituzione riformata) si e preso grandi responsabilita: ha sbagliato? Franca- mente, visto oggi, e quello che ha sbagliato meno, ma ha la responsabilita politica di aver tentennato, di aver ascoltato (e forse ancora troppo ascoltare) industriali, commercianti, e tutti coloro che hanno in mente il sistema produttivo. Che va, certo, dife- so, ma non a discapito di un’ecatombe come quella lombarda, dei troppi morti in tutto il paese.

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    Col senno di poi, pensiamo che il ministro Roberto Speranza e la Cts abbiano fatto scelte oculate e giuste, che diversamente non avrebbero potuto fare. Ma anche che nel primo anno di pandemia avrebbero dovuto tenere le briglie a molti imprenditori, dagli industriali che hanno sempre tenuto aperte le fabbriche anche nei momenti piu bui fino ai gestori delle discoteche: che senso ha avuto con la varian- te Delta scorrazzante per il Paese tenere aperte le discoteche l’estate scorsa? Lo abbiamo pagato con mesi e mesi di nuova emergenza.

    terapia intensiva covid terapia intensiva covid

     

    Ma la vera colpa del governo e stata quella di non aver preso in mano la gestione della pandemia, come peraltro la Costituzione gli avrebbe permesso, nonostante le competenze delle regioni in materia di sanita. Mesi di ritardo sulla campagna vaccinale: ma ve li ricordate i centri a forma di fiore progettati dall’allora commissario Arcuri (ridicoli solo come i banchi a rotelle di cui vorremmo perdere memoria) mentre le regioni non riuscivano a partire con le vaccinazioni e le fiale arrivavano ovunque tranne che in Italia? Troppe esitazioni sull’obbligo vaccinale che doveva essere imposto. Un caos esagerato sulla scuola, con regole da settimana enigmistica a far impazzire le famiglie. Quanti italiani si sono esa- sperati al punto da mandare al diavolo ogni cautela?

     

    roberto speranza roberto speranza

    Gli italiani. Mansueti e chiusi in casa per mesi, poi in fila a farsi vaccinare come soldatini. Bravissimi. Tutti, tranne qualche milione di sconsiderati. La piaga dei no-vax resta. A significare che nel paese cova una rabbia cieca contro la medicina e i farmaci, per quello che sono intrinsecamente, ma anche per quello che rappresentano come longa manus delle istituzioni. Un no al vaccino che nasconde un no a ogni autorita, e un vaffa alla scienza. Non va bene. E una faccenda che va sistemata, con l’educazione e l’informazione. Magari anche con meno gente che parla a vanvera in Tv.

     

    terapia intensiva covid 3 terapia intensiva covid 3

    Colpe, colpe, colpe. Verita parziali, fatti che si in- castrano gli uni negli altri. Le colpe di vent’anni di governi che hanno devastato il Ssn, tagliando fondi e togliendo medici e letti ai malati. Quelle di chi, alla vigilia del lockdown, ha preso di assalto i treni andando a seminare il virus nel Paese. E ancora al- tri. Cosa ha ucciso il nostro amato parente? Tutto questo.

     

    SEDE OMS GINEVRA SEDE OMS GINEVRA

    E se uno solo di questi soggetti – dall’Oms a Speranza al no-vax, alla signora della porta accanto – avesse agito diversamente, papa (o mamma o la zia) sarebbero vivi? Sarebbe tutto finito da mesi? Potremmo riprenderci le nostre vite? Bah, chissa. Forse si. Ma anche forse no. Perche se c’e una cosa che questi due anni disperati ci hanno insegnato e che la certezza in medicina, ma anche in sanita (che ne e la declinazione sociale) non esiste. Esiste pero la probabilita, che scrive le regole di quello che c’e da fare e di quello che si deve evitare. Da qui bisogna ripartire per ricominciare a vivere, e perche tutto questo non accada mai piu.

    Andrea Pizzini e la terapia intensiva di bolzano Andrea Pizzini e la terapia intensiva di bolzano terapia intensiva terapia intensiva terapia intensiva 1 terapia intensiva 1 vaccino vaccino terapia intensiva covid 2 terapia intensiva covid 2

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