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    COME HA FATTO LA 22ENNE CHE HA UCCISO IL PROPRIO BIMBO APPENA NATO A FARE TUTTO DA SOLA? - LA GIOVANE AVREBBE INDOTTO IL PARTO, AMMAZZATO IL FIGLIO E SEPOLTO IL CORPO NEL GIARDINO DELLA VILLETTA DOVE VIVE CON I GENITORI, IN PROVINCIA DI PARMA - COME È POSSIBILE CHE NESSUNO SI SIA ACCORTO CHA LA 22ENNE FOSSE INCINTA? SECONDO LA MADRE DEL FIDANZATO SAREBBE COINVOLTO QUALCUN'ALTRO...


     
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    LA MADRE AVREBBE INDOTTO IL PARTO E UCCISO IL NEONATO

    Traversetolo Traversetolo

    (ANSA) - BOLOGNA, 16 SET - Avrebbe indotto il parto, dando alla luce il piccolo in casa, da sola il 7 agosto. Poi avrebbe ucciso il bambino e l'avrebbe nascosto in una buca del giardino di casa. Due giorni prima di partire per un viaggio all'estero programmato da tempo.

     

    È quello che - a quanto finora ricostruito dagli investigatori - sarebbe successo nella villetta di Traversetolo nel Parmense dove il 9 agosto è stato trovato il corpicino esanime di un neonato, figlio della 22enne che nella villetta dove abita insieme alla sua famiglia. La ragazza risponde di omicidio premeditato e occultamento di cadavere.

     

     

    NEONATO MORTO: LA MADRE DEL FIDANZATO, 'NON PUÒ AVER FATTO SOLA'

    neonati morti trovati nella villetta di traversetolo 6 neonati morti trovati nella villetta di traversetolo 6

    (ANSA) - "Non può aver fatto tutto da sola, non è possibile". Risponde così la signora Sonia, la madre del ragazzo risultato il padre del neonato trovato morto nel giardino di una villetta bifamiliare a Traversetolo (Parma). La donna lavora in un bar e tra un caffè e un tramezzino oggi ha risposto a decine e decine di telefonate. Non riesce a darsi pace per quello che è successo ma è "sollevata" per il comunicato della Procura di Parma che accerta l'estraneità dei fatti per suo figlio e per la sua famiglia.

     

    "Sono sollevata per questo - dice all'ANSA - ma il resto non me lo toglie nessuno". Suo figlio, coetaneo della madre del piccolo, è "devastato. Di più". Non si è confidato. "Si conoscono da quando erano alle elementari, stavano insieme, l'abbiamo vista due giorni prima di quel 9 agosto (la data del ritrovamento del cadavere)". La cerchia di amici e frequentazioni è quella, il giro è sempre lo stesso. Com'è possibile non essersi resi conto che lei era incinta?

     

    "Le assicuro che non era possibile, ha girato tutta l'estate con la pancia scoperta. Ma vedremo, non può aver fatto tutto da sola". Dopo la notizia del macabro rinvenimento lei e la sua famiglia hanno provato a contattare quella del ragazzo, dice la madre di lui, "ma non ho voluto avere contatti, non li voglio più vedere". "Ma lei non può aver fatto tutto sola, non è possibile".

     

    NEONATO TROVATO MORTO, LA 22ENNE HA FATTO TUTTO DA SOLA

    neonati morti trovati nella villetta di traversetolo 5 neonati morti trovati nella villetta di traversetolo 5

    (ANSA) – Nessuno era a conoscenza della sua gravidanza, nemmeno la famiglia e il padre del bimbo, la ragazza non è stata seguita da un ginecologo e avrebbe partorito da sola in casa, senza l'aiuto di nessuno: la 22enne indagata per la morte del neonato trovato cadavere nel giardino di casa il 9 agosto a Traversetolo nel Parmense avrebbe fatto tutto da sola. È quanto emerge da un comunicato firmato dal procuratore di Parma, Alfonso D'Avino.

     

    In un lungo comunicato il procuratore D'Avino, che sul delicato caso di Traversetolo coordina le indagini dei carabinieri, precisa che "può ritenersi accertata" l'estraneità dei genitori della ragazza, 22enne madre del neonato trovato morto il 9 agosto. Su questo stesso episodio risulta accertata anche l'estraneità del papà del neonato. La Procura precisa che "nessuno - all'infuori della ragazza - era a conoscenza della gravidanza: né familiari, né padre del bambino, né amiche o amici".

     

    Traversetolo Traversetolo

    Quarto punto sottolineato quello che la gravidanza della giovane "non è stata seguita da alcuna figura professionale", che sia medico di famiglia o ginecologo. Il parto "è avvenuto nella casa familiare, al di fuori di contesti ospedalieri o sanitari in generale". Ed è soprattutto "avvenuto in solitudine, senza la collaborazione né la presenza di nessuno, al di fuori della ragazza".

     

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